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IndyCar – Kyle Larson abile e arruolato per Indy

Anche Kyle Larson ha superato con successo ieri il Rookie Orientation Program che lo porterà a disputare la 108ma edizione della Indy 500. Come sappiamo Larson sarà il quinto pilota della storia a tentare il “Double” con la Coca Cola 600 a Charlotte nel medesimo weekend del Memorial Day.

Sotto lo sguardo attento di Tony Kanaan, nuovo direttore sportivo di Arrow McLaren, il campione della NASCAR Cup 2021 ha risolto la pratica in meno di due ore, segnando una miglior media di 217.898 mph in 72 giri complessivi.

Nella giornata odierna proseguiranno i test della nuova unità motrice ibrida che vedranno impegnati i neoacquisti di Arrow McLaren ed Andretti Global David Malukas e Marcus Ericsson, unirsi ad Alex Palou e Will Power, già impegnati ieri presso l’IMS.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Blomqvist, Lundqvist, Armstrong: tutti promossi a Indy. Oggi tocca a Larson

Conclusi con esito positivo nella giornata di ieri all’Indianapolis Motor Speedway i test dell’Indy 500 Rookie Orientation Program. Protagonisti Marcus Armstrong e Linus Lundqvist del Chip Ganassi Racing e Tom Blomqvist del Meyer Shank Racing.

Quest’ultimo, una volta completato il programma obbligatorio, è risultato il più veloce dei tre con una media di 220.176 mph, contro le 219.594 mph dell’ex-campione Indy Lights e le 219.252 del sophomore neozelandese, che quest’anno si appresta alla sua prima stagione completa in IndyCar, per un totale di 285 tornate totali compiute durante la giornata.

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Ricordiamo che il ROP consiste di tre fasi: la prima in 10 giri da compiere tra 205 e 210 mph; a seguire 15 giri tra 210 e 215 mph ed infine ulteriori 15 tornate oltre le 215 mph, il tutto per garantirsi l’accesso alla 218ma edizione della Indy 500 a maggio.

Oggi si prosegue con Kyle Larson, quinto pilota a tentare il “double”, nelle fila dell’Arrow McLaren, il quale avrà la pista a disposizione per dalle 11.00 AM alle 2.00 PM locali. Prima e dopo test collettivi con il nuovo sistema ibrido applicato ai motori 2,2 V6 biturbo, che vedranno in azione il neocampione Alex Palou affiancato da Will Power, Colton Herta ed Alexander Rossi.

I test sull’unità ibrida, che ricordiamo debutterà nel season opener di St.Petersburg a marzo, proseguiranno nella giornata di venerdí.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – E Grosjean fa causa ad Andretti

Con un breve comunicato diffuso via social, Romain Grosjean ha annunciato di aver intentato una causa legale nei confronti dell’Andretti Autosport. Al team sarebbe contestato il fatto di aver appiedato il pilota franco-svizzero nonostante un contratto valido per il 2024. Questo il testo integrale del comunicato:

“Ho apprezzato lavorare col team IndyCar di Andretti Autosport e sono fiero dei successi che abbiamo condiviso nel corso di due stagioni. Sono grato per le tante amicizie sviluppatesi nel più alto livello delle gare di monoposto americane.

Mi aspettavo di continuare a correre con la brava gente di Andretti Autosport nei prossimi anni. Sono dispiaciuto che questo non sarà possibile ed auguro il meglio ai membri del team. Sto inseguendo altre opzioni che mi permettano di continuare la mia carriera in IndyCar alla ricerca dell’eccellenza.

Ho dato il via in Indiana ad una procedura di arbitrato contro l’Andretti Autosport, nel tentativo di proteggerei i miei diritti. Sarò rappresentato da John Maley e Mark Owens della Barnes & Thornburg, LLP.

Rispettosamente, Romain Grosjean”

Il 37enne Grosjean nei due anni trascorsi all’Andretti Autosport ha ottenuto tre secondi posti e due pole position, quasi lo stesso risultato della stagione parziale d’esordio con il ben meno quotato Dale Coyne Racing nel 2021, conclusa con tre podi ed una pole, ma mai la tanto agognata vittoria.

Ricordiamo che il team Andretti, fresco di ammissione da parte della FIA in F1, ha ingaggiato Marcus Ericsson, riducendo il proprio impegno nella serie da quattro a tre macchine per lo svedese, Colton Herta e Kyle Kirkwood. Vedremo se questa “tegola”, che vede protagonista il sopravvissuto per eccellenza della F1 moderna, potrà essere di qualche impaccio nell’inseguimento definitivo da parte di Michael Andretti all’undicesimo box della massima formula.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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Indy NXT – Ecco la schedule 2024: entra Milwaukee

Il Milwaukee Mile è la grande novità del calendario 2024 dell’Indy NXT by Firestone, appena rilasciato. L’ovale di West Allis si aggiunge, come nell’IndyCar, alla programmazione della serie cadetta, portando a tre le prove su ovale, tutte programmate nella parte finale della stagione.

Si parte come al solito a St.Petersburg, il 10 marzo, per proseguire con Barber Park un mese e mezzo dopo. Raddoppia l’appuntamento nell’infield di Indianapolis, a corollario del GP, quale conseguenza della cancellazione della seconda gara agostana, mentre al contrario salta la seconda gara di Detroit, che va a fare posto tra i 14 round, divenuti canonici dal 2022, alla new entry.

Assenti come lo scorso anno Long Beach, Toronto e qualsiasi superspeedway, a seguire nessun’altra variazione rispetto alla scorsa stagione, salvo lo spostamento di date tra Laguna Seca – il cui doubleheader si terrà ora a fine giugno –  e Nashville, che chiuderà il campionato a metà settembre, che si ripropone anche nell’Indy NXT.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

Il calendario Indy NXT by Firestone 2024

Date Venue
Domenica 10 marzo Streets of St. Petersburg
Domenica 28 Aprile Barber Motorsports Park
Venerdì 10 Maggio Indianapolis Motor Speedway Road Course Race 1
Sabato 11 Maggio Indianapolis Motor Speedway Road Course Race 2
Domenica 2 Giugno Streets of Detroit
Domenica 9 Giugno Road America
Sabato 22 Giugno WeatherTech Raceway Laguna Seca Race 1
Domenica 23 Giugno WeatherTech Raceway Laguna Seca Race 2
Domenica 7 Luglio Mid-Ohio Sports Car Course
Sabato 13 Luglio Iowa Speedway
Sabato 17 Agosto World Wide Technology Raceway
Domenica 25 Agosto Portland International Raceway
Sabato 31 Agosto Milwaukee Mile
Domenica 15 Settembre Streets of Nashville
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IndyCar – Nuova partnership fra Juncos Hollinger e McLaren. MSR si limita all’IndyCar

Resa nota poco fa la nuova partnership tra Juncos Hollinger Racing ed Arrow McLaren. L’alleanza, che – come cita il comunicato – sarà di beneficio per entrambi i team, potrà evolvere nel tempo, partendo da obiettivi commerciali e strategici, lavorando assieme per far crescere i rispettivi propositi.

Le due squadre, entrambe motorizzate Chevrolet, considereranno questa alleanza quale un’opportunità per sviluppare talenti, con la possibilità per ingegneri, meccanici e piloti di costruirsi la propria esperienza e sarà effettiva già dalla prossima stagione dell’IndyCar Series.

L’annuncio fa seguito alla recente promozione di David P.Morgan quale team manager del JHR, mentre in casa McLaren Gavin Ward lascia il ruolo di racing director per divenire Team Principal e Tony Kanaan assume formalmente l’incarico di Sporting Director.

La partnership tra JHR e McLaren ricalca quella posta in essere il mese scorso tra Penske e Foyt, guardacaso entrambe spinte dai motori del “farfallino”.

Non ha invece destato molto stupore l’annuncio, pure di pochi minuti fa, col quale il Meyer Shank Racing ha confermato ciò che si conosceva da tempo, cioè che nel 2024 si concentrerà sull’IndyCar, lasciando, almeno temporaneamente, l’endurance. Honda non ha gradito quanto accaduto a gennaio a Daytona, dove pur mantenendo la vittoria sportiva, sono stati tolti i punti alla squadra dell’Ohio per un problema di pressione dei pneumatici.

Piero Lonardo

Foto: Juncos Hollinger Racing

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IndyCar – Andretti in F1 dal 2025: line-up già definita?

Indubbiamente la news più di rilievo nel motorsport in questi giorni consiste nell’accettazione, da parte della FIA, di Andretti Global con Cadillac in F1 a partire dal 2025, vale a dire il passaggio della cosiddetta “Fase 2” della richiesta.

Anche se rimane ancora da superare lo scoglio forse più difficile, quello rappresentato della FOM, e che consisterà in una contrattazione sostanzialmente economica (curioso che la FIA, organo sportivo, sancisca ciò in una fase specifica, la cosiddetta “Fase 3”), si può dire che Michael Andretti abbia già infilato il classico piede nella porta nella massima serie di monoposto.

N.B.: Dei 10 team attuali, solo McLaren ed Alpine si sono dichiarati favorevoli, ed entrambi per ovvi motivi; il gruppo dei contrari, capeggiato dai boss Mercedes e Red Bull, avrebbe chiesto l’innalzamento della tassa di iscrizione da 200 a 600 milioni di dollari.

Cosa succederà ora alle altre attività del gruppo? Nel WeatherTech SportsCar Championship, l’unione formalizzata a gennaio col Wayne Taylor Racing garantisce al tempo stesso esperienza ed affidabilità, grazie ai rapporti con Acura, ed il prossimo anno potrebbe concretizzarsi in un clamoroso approdo al WEC e a Le Mans. In Formula E prosegue il rapporto con Porsche, così come gli altri impegni in Supercars ed Extreme E.

Pertanto anche il programma IndyCar, con Honda come partner tecnologico, non dovrebbe subire ripercussioni, salvo forse sul piano piloti.

Andretti ha già tentato di inserire il suo giovane pupillo, Colton Herta, 7 vittorie ed 11 pole position dal 2018, nel roster della F1, ed il figlio d’arte potrebbe essere la prima importante pedina, dai tempi di Zanardi, Villeneuve e Bourdais, a lasciare il mondo dell’IndyCar per la massima serie.

Negli ultimi giorni però anche un’altra giovane promessa è stata blindata con un contratto pluriennale: si tratta di Kyle Kirkwood. Di qualche mese più anziano di Herta, ha scalato la Road to Indy ladder a suon di vittorie, unico ad aver trionfato in tutte le categorie propedeutiche.

Dopo una stagione di parcheggio al Team Foyt, quest’anno il floridiano ha potuto esprimersi al meglio, risultando il più efficace in casa Andretti con due vittorie ed una pole position.

Al momento ovviamente non si conoscono ancora i piani per la line-up dell’Andretti Formula Racing in chiave 2025, ma se si accettassero scommesse punteremmo su una soluzione “casalinga”, che avrebbe anche il merito di riportare in F1 non solo una ulteriore squadra statunitense, ma anche due piloti di scuola interamente USA, visto che la formazione agonistica di Logan Sargeant, unico attuale portacolori a stelle e strisce nella massima formula, proviene dalle categorie propedeutiche europee, categorie che Herta ha assaggiato solo nel biennio 2015-2016 per poi concentrarsi sull’Indy Lights.

Piero Lonardo

Foto: Andretti Global

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IndyCar – Ecco il calendario 2024: torna Milwaukee al posto del Texas e niente Argentina

Diffuso poco fa il calendario dell’IndyCar Series 2024. Poche le vere novità, tra cui svetta sicuramente il ritorno del Milwaukee Mile, assente dal 2015, addirittura con un doubleheader.

Alle due gare su ovale di un miglio di West Allis, che sarà di scena nel weekend del Labor Day, il 31 agosto ed il 1° settembre, farà posto il Texas Motor Speedway, l’unico altro grande ovale rimasto insieme ad Indianapolis, oltre alla seconda gara nell’infield dell’IMS.

Per la gara texana si parla dell’impossibilità di trovare una data consona (il sito del circuito proponeva già in vendita i biglietti per un fantomatico 2 aprile, martedì) nel periodo tra il season opener di St.Petersburg, li 10 marzo, e l’appuntamento di Long Beach del 21 aprile.

Nel mezzo, è stata posta la $1 Million Challenge al Thermal Club, gara fuori campionato annunciata nelle scorse settimane. Parziale delusione per l’assenza, almeno per ora, di gare fuori dal Nord-America, nonostante gli abboccamenti con il governo argentino per avere una corsa, anche fuori campionato, all’impianto di Termas de Rio Hondo.

Per il resto, a parte il già annunciato spostamento di Laguna Seca quale season finale a favore di Nashville, si prosegue ancora una volta all’insegna della continuità col resto dei 17 appuntamenti, con il fiore all’occhiello dalla 108ma edizione della Indy 500 il 26 maggio quale quinto appuntamento dopo Barber Park e l’Indy GP.

A seguire la schedule si concentrerà nel consueto tour de force estivo che tra giugno ed agosto prevede ben 11 appuntamenti in 9 weekend.

Ricordiamo infine che la prossima stagione vedrà il debutto delle nuove unità ibride, i cui test sono proseguiti con successo durante l’estate.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

2024 NTT INDYCAR SERIES SCHEDULE

Date Venue Television
Sunday, March 10 Streets of St. Petersburg NBC, Peacock
Sunday, March 24

The Thermal Club $1 Million Challenge*

NBC, Peacock
Sunday, April 21 Streets of Long Beach USA Network, Peacock
Sunday, April 28 Barber Motorsports Park NBC, Peacock
Saturday, May 11 Indianapolis Motor Speedway (road course) NBC, Peacock
Saturday, May 18 Indianapolis 500 Qualifying Day 1 NBC, Peacock
Sunday, May 19 Indianapolis 500 Qualifying Day 2 NBC, Peacock
Sunday, May 26 Indianapolis Motor Speedway (oval) NBC, Peacock
Sunday, June 2 Streets of Detroit USA Network, Peacock
Sunday, June 9 Road America NBC, Peacock
Sunday, June 23 WeatherTech Raceway Laguna Seca USA Network, Peacock
Sunday, July 7 Mid-Ohio Sports Car Course NBC, Peacock
Saturday, July 13 Iowa Speedway Race 1 NBC, Peacock
Sunday, July 14 Iowa Speedway Race 2 NBC, Peacock
Sunday, July 21 Streets of Toronto Peacock
Saturday, Aug. 17 World Wide Technology Raceway USA Network, Peacock
Sunday, Aug. 25 Portland International Raceway USA Network, Peacock
Saturday, Aug. 31 Milwaukee Mile Race 1 Peacock
Sunday, Sept. 1 Milwaukee Mile Race 2 USA Network, Peacock
Sunday, Sept. 15 Streets of Nashville NBC, Peacock

*Non-points event

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IndyCar – Kyffin Simpson sulla quinta vettura di Ganassi

Le sorprese del mercato piloti IndyCar non accennano a diminuire, con Kyffin Simpson per tutta la stagione con una quinta DW12-Honda del Team Ganassi.

Il giovanissimo nativo delle Cayman, annunciato come development driver del team ad inizio stagione, viene da due annate nella Indy NXT con TJ Speed ed HMD nelle quali ha ottenuto due podi, ma finora è con i prototipi LM P2 che ha raccolto maggiori soddisfazioni.

Simpson infatti è al secondo posto dell’European Le Mans Series con Algarve Pro Racing dopo lo splendido successo di Le Castellet, che si va ad aggiungere alle prestazioni top nell’ultima Asian Le Mans Series, conclusa al terzo posto finale con una vittoria in gara 1 a Dubai ed alla vittoria di categoria di Sebring col Tower Motorsport. A quanto sopra va aggiunta anche la vittoria alla Petit Le Mans 2022 tra le GTD con l’Acura NSX GT3 del Gradient Racing.

Simpson va ad aggiungersi al neocampione Alex Palou, al runner-up Scott Dixon, all’altro neoacquisto Linus Lundqvist e al Rookie of the year in carica, Marcus Armstrong. Quest’ultimo ha completato in settimana il suo primo test su ovale in Texas, in vista della sessione in programma ad Indianapolis l’11 ottobre prossimo insieme agli altri rookies: Tom Blomqvist, Kyle Larson e lo stesso Lundqvist.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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Indy NXT – Rasmussen, vittoria e titolo a Laguna Seca

Christian Rasmussen è il nuovo campione della Indy NXT by Firestone. Il pilota danese dell’HMD w/DCR ha chiuso in stile il weekend di Laguna Seca con una vittoria dominante in gara 2.

Hunter McElrea ce l’ha messa tutta, vincendo la prima gara del doubleheader finale, partendo dalla pole position e conducendo fino alla bandiera a scacchi nonostante le quattro neutralizzazioni, ma a Rasmussen, che già vantava un cospicuo vantaggio in classifica, un secondo posto bastava ed avanzava per poter chiudere la partita il giorno dopo con la sola presenza in griglia.

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Nonostante ciò, Rasmussen ha condotto la gara sin dalla green flag per la quinta vittoria stagionale. Il podio veniva completato da McElrea e Louis Foster. Quest’ultimo, reduce dal successo di Portland, non è riuscito a portare a casa la terza posizione in campionato, che rimane a Nolan Siegel, Rookie of the year, buttato fuori da Jacob Abel in gara 1 dopo 18 tornate ma settimo in gara 2.

Corse entrambe sfortunate per il nostro Francesco Pizzi, ritornato in azione dopo i primi due outing di Nashville ed Indianapolis: una foratura lo ha rallentato in gara 1 ed ha chiuso in P12, ma il romano ha infiammato in gara 2 con un tentativo di “The Pass” alla Zanardi ai danni di James Roe che però ha comportato un danno terminale all’ala anteriore.

E’ tutto per l’Indy NXT 2023 che, in attesa della schedule definitiva, sappiamo già tornerà in azione a marzo a St.Petersburg.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

L’ordine di arrivo di Gara 1

L’ordine di arrivo di Gara 2

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IndyCar – Dixon trionfa nel caos a Laguna Seca

Difficile commentare la gara di Laguna Seca in modo puntuale, tanti sono stati i colpi di scena che hanno movimentato la corsa. Protagonista sicuramente in primis il nuovo asfalto, che ha reso complicata la gestione delle gomme da parte dei piloti: ben otto infatti le Full Course Yellow, tali da rendere necessario il rifornimento della vettura di servizio.

Ad emergere da questo caos il solito Scott Dixon, che acciuffa la sua terza vittoria stagionale, legittimando se ce ne fosse stato bisogno il secondo posto in campionato, davanti a Scott McLaughlin ed al Alex Palou.

Gara iniziata in salita per il sei volte campione, costretto a ricorrere all’ultimo momento ad un nuovo motore Honda, e quindi costretto a partire dall’undicesima piazzola invece che dalla quinta. Allo start Dixon non rimane coinvolto nella melèe di centro gruppo all’Andretti hairpin, ma viene giudicato ugualmente colpevole e deve scontare un drive-through insieme a Christian Lundgaard.

Si riparte quindi dal fondo, e allora tanto vale cambiare presto le primary, anche se le alternate non garantiscono la medesima affidabilità, ne sapranno qualcosa in diversi durante i 95 giri di gara. Davanti il polesitter Felix Rosenqvist, all’ultima esperienza con l’Arrow McLaren, ha già ceduto il passo ad Alex Palou, che si terrà stretto la leadership fino alla seconda sosta, al lap 59.

La testa della gara passa quindi a Pato O’Ward, desideroso di togliersi quello 0 nella casella delle vittorie del 2023, ma l’ultimo pit suo e di Romain Grosjean, altro desideroso di rivincita dopo una stagione non all’altezza delle aspettative, a 20 tornate dal termine, lascia miracolosamente Dixon, risalito alle spalle del duo di testa, solo al comando e con un set di prime che in totale percorreranno 30 giri fino alla bandiera a scacchi, sventolata per la 56ma volta, con 7” di vantaggio su McLaughlin.

Quest’ultimo è stato pure protagonista di una enorme rimonta dopo una penalità per avoidable contact nei confronti della rediviva DW12-Honda #14 di Santino Ferrucci, che lo ha lasciato in fondo allo schieramento, ed un successivo drive-through per avere effettuato il pit prima del riposizionamento di cui sopra.

Analoga situazione vissuta anche da Will Power, il quale al lap 36 metteva ko l’altra vettura del Team Foyt, per terminare quarto al traguardo dietro Palou. Crisi nera invece per Josef Newgarden con la terza Penske, coinvolto nel caos iniziale e poco dopo in testacoda in curva 4.

Giornata speciale invece per il Juncos Hollinger, che perde il podio nelle ultime battute con Callum Ilott in modalità fuel saving ma termina comunque al quinto posto, bissando il miglior risultato di sempre del team ottenuto a St.Petersburg. Agustin Canapino, a lungo alle immediate spalle dei battistrada, chiuderà in P14 dopo una gara tutta d’attacco.

Occasione sprecata invece per Marcus Armstrong, rookie of the year, che spreca la strategia mutuata dal caposquadra andando in testacoda in curva 11 e provocando l’ennesima FCY grazie al contatto con l’ormai ex-teammate Marcus Ericsson. In precedenza erano stati lo stesso Ericsson e Rosenqvist ad agganciarsi.

Termina cosí l’IndyCar Series 2023. La serie, in attesa del calendario completo 2024, ci dà appuntamento al 10 marzo prossimo col consueto season opener di St.Petersburg. Conosciamo però già una prima novità: una gara fuori campionato il 24 marzo al Thermal Club.

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La corsa, che offrirà un montepremi di tutto rispetto, si articolerà partendo da un sorteggio che abbinerà i membri del Thermal Club a team e piloti; seguiranno una qualifica e due batterie, i cui sei migliori di ognuna si contenderanno il bottino finale, bottino che verrà suddiviso tra i primi cinque classificati – incluso un milione di $ per il vincitore – con i membri del Club. Nei prossimi mesi si dovrebbe sapere qualcosa di più riguardo a potenziali azioni di beneficenza legate a questo evento.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

L’ordine di arrivo