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IndyCar – McLaughlin-pole si rilancia a Portland

Team Penske ha tratto il meglio dai test privati della scorsa settimana a Portland e piazza Scott McLaughlin in pole position nel penultimo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series davanti ai compagni di squadra Josef Newgarden e Will Power.

Il trio era già stato protagonista delle libere-2, dove Newgarden, che ricordiamo dovrà scontare 6 posizioni in griglia per aver sostituito il quinto motore Chevy, ha preceduto Power e McLaughlin.

Il neozelandese, alla terza partenza al palo dopo St.Petersburg e Nashville, ha fissato i cronometri sul 58.2349, ma la migliore prestazione del weekend va a Christian Lundgaard nel gruppo 2 del Q1. Il danese finirà per conquistare ancora una volta la Firestone Fast Six, classificandosi immediatamente dietro le tre Penske e davanti ad Alex Palou e Pato O’Ward.

Gli unici due dei sette contender accreditati a non entrare tra i primi sei sono stati Scott Dixon e Marcus Ericsson, fuori alla prima scrematura, e che partiranno in ottava e nona fila.

La sessione, cosí come le libere precedenti, non ha visto interruzioni nonostante le perplessità sulla rinnovata curva 1, che ha rischiato di segnare le qualifiche di Colton Herta, vittima di un contatto col rail nel Q1. La crew dell’Andretti Autosport ha rimediato, permettendo al futuribile driver Alpha Tauri F1 di qualificarsi per il turno successivo, dove ha sfiorato il taglio.

A seguire un’ultima mezz’ora di libere alle 7.15 PM ET prima dello start del Grand Prix of Portland alle 3.30 PM di domani, vale a dire le 21.30 italiane, godibile in diretta pay-tv sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere 2

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IndyCar – Newgarden davanti a Portland, ma sconterà 6 posizioni

Disputate nella tarda serata italiana di ieri le prime libere sul circuito di Portland, sede del penultimo round dell’IndyCar Series 2022.

Sull’iconico tracciato dell’Oregon è stato Josef Newgarden alla fine a primeggiare col tempo di 58.5769, davanti al sempre più consistente David Malukas.

In generale, i Team Penske ed Andretti hanno tratto vantaggio dai test privati della scorsa settimana, con Scott McLaughlin terzo a precedere Alexander Rossi e Colton Herta. Will Power, leader della classifica, ha terminato in P10 mentre Romain Grosjean ha sofferto di problemi tecnici apparentemente legati alla frizione, ed è rimasto ai box per gran parte della sessione, che è stata interrotta a causa di un incidente senza precedenti.

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Vittima della situazione uno dei megaschermi, di cui uno dei piloni di sostegno ha ceduto, appoggiandosi su un fianco. Dopo diversi tentativi e circa 80’ di red flag, la struttura è stata rimessa in sicurezza e si è potuto continuare con circa 53’ a disposizione.

Ma questa non è stata l’unica interruzione della sessione, che ha visto protagonisti di uscite di strada Helio Castroneves, Takuma Sato e soprattutto Pato O’Ward, fermo in curva 5. Il messicano, che ricordiamo è uno dei sette contender al titolo, ha compiuto appena 17 tornate.

Il programma prosegue oggi con le libere 2 e le qualifiche, rispettivamente alle 2.15 PM ET ed alle 3.05 PM ET, vale a dire le 21.05 italiane. Le libere finali, che sostituiscono il warm-up, chiuderanno la giornata alle 7.15 PM ET.

Non sarà comunque un weekend semplice per il capofila odierno, che sa già di dover scontare sei posizioni in griglia per aver dovuto utilizzare il quinto motore Chevy. Identica penalità anche per Dalton Kellett.

Le libere potranno essere godute gratuitamente sul canale IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream, mentre per le qualifiche l’appuntamento è come sempre sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, utente twitter

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Power e Palou al top negli ultimi test prima dello sprint finale

In previsione degli ultimi due appuntamenti dell’IndyCar Series 2022, diversi piloti si sono divisi nei giorni scorsi tra il Portland International Raceway ed il WeatherTech Raceway di Laguna Seca per l’ultima giornata a disposizione di test privati.

Lo scorso anno il test sul circuito dell’Oregon è stato decisivo per la conquista del titolo da parte di Alex Palou, ed il Team Penske, insieme all’Andretti Autosport ed al Team Foyt, ha optato per l’obiettivo più ravvicinato.

Will Power ha terminato al top nella lista dei tempi in una giornata caratterizzata da diverse escursioni fuori pista, compreso un crash del capoclassifica, davanti al futuribile prospetto F1, Colton Herta, e a Josef Newgarden.

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Il Team Ganassi invece, insieme all’Arrow McLaren SP, all’RLL, al Dale Coyne Racing, ed allo Juncos Hollinger Racing, più Devlin de Francesco dell’Andretti Autosport, si è invece ritrovato in California, sulal pista che sarà sede del season finale.

Come lo scorso anno un problema logistico (nel 2021 il carburante, ieri l’altro gli pneumatici) ha posticipato l’inizio delle prove, che hanno visto primeggiare il campione in carica Alex Palou su Felix Rosenqvist e Pato O’Ward. Anche qui un crash degno di nota, protagonista il vincitore della Indy 500, Marcus Ericsson.

Si è peraltro appreso che la serie, ancora una volta vicina ai desideri di team e piloti, avrebbe intenzione di regolamentare diversamente le giornate di test collettivi, portandole a tre, più le consuete due di test privati, di cui uno obbligatoriamente ad inizio stagione, ripristinando così il cosiddetto “Spring Training”, già ospitato a suo tempo a Homestead, Sebring e, più recentemente, Austin.

L’appuntamento con il Gran Prix of Portland è per domenica 4 settembre alle 3.30 PM ET, vale a dire alle 21.30 italiane, mentre le prime libere sono in programma venerdì 2 alle 5.30 PM ET. I due turni (li secondo sabato 3 alle 12.00 PM ET) saranno fruibili gratuitamente sul canale IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Portland International Raceway

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IndyCar – Newgarden cala il pokerissimo a Gateway, ma Malukas infiamma

Josef Newgarden era ovviamente tra i favoriti al World Wide Technology Raceway, con le sue tre vittorie nelle sue sei apparizioni sull’ovale corto alle porte di St.Louis, ma al termine di una lunga sosta per il meteo avverso è riuscito a piazzare anche l’ennesimo successo, il quinto stagionale, che lo rilancia nella lotta per il titolo IndyCar.

La gara, cominciata con mezz’ora di anticipo nel tentativo di schivare la temutissima pioggia, è sempre stata nelle mani dei piloti Penske, con Will Power a dominare fino all’unica Full Course Yellow della gara, procurata da Jack Harvey al lap 145.

Dietro al leader i protagonisti del campionato, con Marcus Ericsson presto rimpiazzato alle spalle da Scott McLaughlin, e Felix Rosenqvist a dare spettacolo in partenza rimontando metà schieramento dall’ultima piazzola.

Al restart era però Pato O’Ward ad emergere alle spalle del fresco recordman delle pole position all-time, complice anche la strategia adottata dalle altre vetture del Team Penske, i cui box optavano per una terza sosta anticipata, nella speranza di ritrovarsi davanti nel momento in cui le precipitazioni avrebbero fatto capolino.

Con le gomme fresche infatti Newgarden e McLaughlin volavano sugli avversari impossessandosi delle due posizioni di testa, ma la pioggia tardva a mostrarsi, cosí diventava necessaria una nuova sosta, che premiava, complice anche l’innocente Christian Lundgaard, il kiwi.

La gara però non era assolutamente finita, perchè al lap 214 venivano esposte le bandiere gialle per le prime gocce di pioggia, Full Course Yellow che si trasformava tre giri dopo in Red Flag a causa del successivo temporale.

Seguiva un’interruzione eterna, di oltre due ore, per permettere alla pista di asciugarsi. Al rinnovarsi delle ostilità, dopo un breve momento thrilling in cui la DW12-Chevy di Newgarden, come peraltro accadeva ad altri piloti, faticava a rimettersi in moto, il nativo del Tennessee rompeva subito gli indugi sverniciando il compagno di squadra ed installandosi al comando.

Dietro il quartetto Chevy composto dalle tre Penske con nel mezzo O’Ward emergevano le due vetture motorizzate Honda di David Malukas e Takuma Sato. Sempre in contention per le prime posizioni grazie ad una strategia anticipata, i due alfieri del Dale Coyne Racing si sono trovati nella top six grazie alle ultime soste del trio Ganassi, capitanato da Marcus Ericsson, tra gli unici a pieni giri insieme a Graham Rahal.

Malukas e Sato passavano agevolmente Power per la quarta piazza ed il rookie si lanciava all’inseguimento dei battistrada, giungendo sino alle spalle del leader, che alla fine lo precederà al traguardo di appena mezzo secondo, mentre il due volte vincitore della Indy 500 chiuderà al quinto posto dietro McLaughlin ed O’Ward.

Grazie al risultato odierno la classifica si accorcia ulteriormente, con Power ancora leader ma per soli 3 punti su Newgarden, mentre il distacco su Dixon ed Ericsson, oggi P7 e P8, aumenta a 14 e 17 lunghezze rispettivamente. Con oltre 100 punti in palio nelle ultime due gare comunque sono ancora sette i piloti che matematicamente possono ancora sperare nel titolo. L’IndyCar Series tornerà il 4 settembre per il penultimo appuntamento del 2022 a Portland.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

L’ordine di arrivo

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Indy Lights – Brabham si vendica dell’Iowa e vince a Gateway

Matthew Brabham torna alla vittoria nell’Indy Lights al World Wide Technology Raceway. L’alfiere dell’Andretti Autosport dopo aver conquistato la seconda piazza allo start su Benjamin Pedersen si è messo dietro il leader Linus Lundqvist per tutta la gara fino a passarlo a quattro tornate dal termine.

Lundqvist, che si era aggiudicato ieri l’ennesima la pole position stagionale, la settima in undici gare, non ha potuto nulla contro l’assalto dell’australiano, che vendica cosí lo sgarbo dell’Iowa del mese scorso, allorquando venne messo a muro senza tanti complimenti.

Dietro i due battistrada la gara, l’ultima su ovale del 2022 per la serie cadetta, è stata movimentata dal solito Christian Rasmussen, che dopo aver persi la quarta piazza in partenza a cura di Danial Frost, ha poi ripreso ritmo sino a rimontare e staccare decisamente il nativo di Singapore per poi accapparrarsi al lap 40 la terza piazza su Pedersen.

Purtroppo per il danese, un altro errore – una big slide in curva 2 terminata con un contatto a muro col posteriore – è costato il ritiro a due terzi di gara. A completare la top five dietro Frost, Hunter McElrea, il quale ha coronato il lungo inseguimento a Jacob Abel ed alle posizioni di vertice al lap 55, portandosi dietro anche il teammate Sting Ray Robb.

In classifica generale, Lundqvist a tre gare dal termine deve praticamente solo arrivare sempre al traguardo per aggiudicarsi il titolo 2022. Brabham ritorna il suo primo inseguitore, ancorchè distanziatissimo, a -108, con 1 ed 11 lunghezze di vantaggio a sua volta su McElrea e Robb. Prossimo appuntamento con l’Indy Lights Series il 4 settembre a Portland.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: Indy Lights

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IndyCar – Power da record, 67ma pole a Gateway

Will Power si candida per la vittoria sull’ovale del World Wide Technology Raceway guadagnando l’ennesima pole position della sua carriera IndyCar, la numero 67 che lo porta ad eguagliare il record di Mario Andretti.

Il leader della serie, dopo aver dominato le prime libere, è uscito per ultimo nelle qualifiche demolendo il limite fino a quel momento appannaggio di uno spettacolare Marcus Ericsson alla media sui due giri di 182.727 mph.

Seconda e terza fila per gli altri due alfieri Penske e Ganassi, con Josef Newgarden e Scott McLaughlin a precedere Alex Palou e Scott Dixon. A seguire Pato O’Ward, migliore degli “altri”, il primo a battere la prestazione apparentemente inarrivabile di Takuma Sato, che lo affianca in quarta fila.

Parziale delusione per l’Andretti Autosport, che piazza nelle posizioni immediatamente successive i suoi quattro piloti. Purtroppo per Romain Grosjean, il migliore del quartetto, qui con una livrea simile a quella del compagno-rivale Alexander Rossi, la sua posizione in griglia verrà arretrata di 9 piazzole per aver cambiato il quinto motore in stagione.

L’unica interruzione della giornata è stata causata da Felix Rosenqvist, che nel corso del primo dei due giri cronometrati è andato testacoda per evitare un duro contatto a muro.

L’immediata vigilia dell’appuntamento è stata movimentata da due annunci di mercato, con Christian Lundgaard, oggetto del desiderio di diverse squadre, che ha prolungato con un accordo pluriennale col Rahal Letterman Lanigan, mentre Helio Castroneves è pronto a rientrare per una nuova stagione completa nel 2023 col Meyer Shank Racing.

Il programma odierno proseguirà con altre due sessioni di libere, di cui la prima vedrà nove vetture impegnate nel compito di gommare la parte alta della pista. Lo start della gara di Gateway, visibile in pay-tv sui canali Sky, a partire dalle 6.00 PM ET, vale a dire le 00.00 italiane, di sabato.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – A Gateway per giocarsi un pezzo di titolo

Il World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois potrebbe diventare ancora una volta decisivo nella corsa al titolo IndyCar 2022. Nei cinque anni passati dal ritorno dell’ovale nella schedule infatti, per due volte una vittoria qui ha consolidato la posizione del leader finale (Josef Newgarden nel 2017 e Scott Dixon nel 2020); Newgarden peraltro qui ha conquistato altri due successi, nella seconda gara del doubleheader 2020 e lo scorso anno.

La classifica attuale a tre gare dal termine vede Will Power condurre a distanza ravvicinata sui due pluricampioni e su Marcus Ericsson, ed anche Power ha un buon ricordo dell’ovale di 1,25 miglia, avendo trionfato nel 2018, senza dimenticare che lo svedese quest’anno ha concluso sempre tra i primi 8 nei quattro appuntamenti fin qui disputati su ovale, con la perla ovviamente della Indy 500, il cui risultato al contrario, potrebbe risultare determinante nella corsa al settimo titolo per il recente trionfatore di Nashville.

Tornando indietro di un paio di settimane, la gara di Nashville (subito ribattezzata “Crashville”), secondo diversi addetti ai lavori ha evidenziato un’eccessiva componente di aggressività, specie in alcuni piloti già noti per azioni al limite. Primo imputato proprio l’enfant du pays Newgarden, colpevole di aver buttato a muro Romain Grosjean nello sforzo di non perdere troppe posizioni dai leader della gara.

Grosjean, che ha aspettato il pilota del Team Penske mimando un WTF anni ’70, è però stato in precedenza tacciato più volte di troppa irruenza; immediata la risposta di Marcus Ericsson – qualche giro prima vittima del franco-svizzero a sua volta in rimonta – al suo tweet di rimostranze “What goes around comes around”, traducibile con un nostrano “chi la fa l’aspetti”.

In generale, si fa riferimento alla fine di un’epoca in cui i piloti IndyCar, aldilà di qualche comportamento plateale di Power (chi ha dimenticato le epiche lotte, anche in corsia box, con Dixon?) o del Takuma Sato di turno, ponevano mutuo rispetto negli avversari in favore di un comportamento in pista nettamente più aggressivo, anche fra compagni di squadra, come dimostrato dai duelli in casa Andretti di Mid-Ohio.

In compenso non sono emersi nuovi segnali nella querelle che vede coinvolto Alex Palou, al momento quinto in classifica a 33 punti da Power, ed il Team Ganassi. Le due parti si sarebbero incontrate prima di Ferragosto per discutere del futuro del campione in carica, ma ad oggi non si conosce l’esito di questi colloqui.

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Fatto sta che Palou, insieme agli altri piloti full-season, è pronto ad entrare in pista venerdì 19 agosto alle 1.00 PM ET per le prime libere della Bommarito 500. Lo sponsor della gara per l’occasione campeggerà anche sulle fiancate della DW12-Honda #14 del Team Foyt condotta da Kyle Kirkwood.

Qualifiche sempre venerdì alle 4.15 PM ET e gara sabato 20 agosto alle 6.30 PM ET, corrispondenti alle 00.30 nostrane di domenica.  Tra qualifiche e gara altre due sessioni di libere tra cui una mezz’ora per gommare, come in Texas, la parte superiore dell’ovale, anche se qui la “high line” risulta meno determinante. Diretta della gara in pay-tv sui canali Sky e, limitatamente invece a libere e qualifiche, anche sul canale gratuito IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Team Foyt

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IndyCar – Dixon trionfa a Nashville e si porta alle spalle di Power in campionato

Il Music City Grand Prix si è fatto desiderare, ma dopo un lungo ritardo – 2 ore – per fulmini e pioggia, ci ha ripagato con tanto spettacolo e una vittoria, ancora una volta dalle retrovie, di una vettura del Team Ganassi.

Dopo l’incredibile successo nell’atto inaugurale del 2021, questa volta è toccato a Scott Dixon. Partito 14mo, il sei volte campione IndyCar è rimasto coinvolto, come tanti, in un contatto multiplo al lap 26 innescato da Callum Ilott, subendo danni al posteriore della sua DW12-Honda da parte di Dalton Kellett.

Ciononostante, dopo una serie interminabile di soste per sistemare la sua vettura (alla fine si conteranno ben 7 pitstop, compreso un emergency pit che gli costerà una penalità), si è avvantaggiato al momento giusto con l’ultimo pit per accomodarsi dietro l’enfant du pays Josef Newgarden, il quale però doveva fermarsi ancora una volta, ed in seguito mantenere il comando fino alla bandiera a scacchi.

Le fasi finali non sono state però una passeggiata per il runner-up all-time in vittorie – da oggi in solitario con la 53ma su Mario Andretti e a -14 da A,J. Foyt – il quale nelle fasi finali ha dovuto mantenere la posizione prima sul rookie d’assalto Christian Lundgaard e poi sul dominatore delle qualifiche, il connazionale Scott McLaughlin, risalito dopo vari alti e bassi dalla sesta piazza con due furiosi restart susseguenti ad altrettante neutralizzazioni.

L’ultimo restart, il classico shooutout di un giro e mezzo dopo una red flag per non fare terminare la gara under caution, non è bastato all’”altro Scott” per avere la meglio, e Dixon può involarsi alla caccia del suo settimo titolo, a sole 6 lunghezze dal leader, Will Power

A podio per la gioia (forse) del Team Ganassi anche Alex Palou, pur’egli ancora a portata di titolo, a -33 lunghezze. Completano la top five altri due piloti risaliti “alla Ericsson” da altrettanti incidenti nelle fasi iniziali, Alexander Rossi e Colton Herta, a precedere a loro volta Newgarden, il quale limita i danni chiudendo nel finale su Lundgaard, crollato in carenza di push-to-pass anche su Felix Rosenqvist.

Solo P11 per il capoclassifica Will Power, pure crollato nel finale forse per le varie botte prese dalla sua vettura, cosí come Marcus Ericsson, terminato in P14 praticamente senza cambio; quest’ultimo, pur rimanendo assolutamente in lizza (si mantiene terzo a -12) ad ogni gara vede il titolo allontanarsi.

Gara totalmente da dimenticare invece per Pato O’Ward, protagonista dell’incidente che ha penalizzato anche Graham Rahal nelle fasi iniziali, e per un Romain Grosjean tornato in grande spolvero, “fatto” fuori” da Newgarden a 4 tornate dalla fine. Peccato infine per gli altri due rookie, David Malukas e Kyle Kirkwood, eliminatisi a causa di una manovra azzardata di quest’ultimo dopo oltre tre quarti di gara dopo essere stati stabilmente protagonisti della top ten.

Da segnalare anche l’aggiunta di una quarta gara, Laguna Seca, alla schedule del Paretta Autosport e di Simona de Silvestro, sparita oggi dai radar nella melèe del giro 26.

Nel frattempo il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series sarà sabato 20 agosto sull’ultimo ovale stagionale, il World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo

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Indy Lights – Lundqvist domina e torna alla vittoria a Nashville

Linus Lundqvist torna al successo nell’Indy Lights Series sulle strade di Nashville. Il capolista, che mancava dal gradino più alto del podio da Detroit, si è aggiudicato la vittoria numero 5 del 2022, estendendo ulteriormente il proprio vantaggio sugli inseguitori.

La gara per il primato non ha praticamente avuto storia, con Lundqvist che si è involato dalla pole position ereditata in virtù della classifica generale a causa delle forti precipitazioni di ieri, e solo Hunter McElrea ha provato nelle prime fasi di mantenere il ritmo del leader, finendo per consumare le gomme e permettendo a Sting Ray Robb di appropriarsi della seconda piazza a cinque tornate dal termine, dopo un paio di tentativi a vuoto.

La gara, svoltasi su pista assolutamente asciutta, e che non ha avuto interruzioni nonostante un paio di toccate a muro, ha visto ancora una volta la lotta fra gli altri due driver di origine scandinava, Christian Rasmussen e Oscar Pedersen.

I due si sono ritrovati a competere per la quinta piazza dietro Matthew Brabham e al lap 27 Pedersen arrivava lungo nell’insidiosa turn 4, bloccando Rasmussen e favorendo Jack Abel, che come il proverbiale terzo tra i due litiganti, si impossessava della posizione

Purtroppo per Abel, Danial Frost a due giri dalla bandiera a scacchi cercava un sorpasso impossibile e lo faceva girare, chiudendo la gara di entrambi. Buono per Rasmussen e Pedersen che andavano a completare in ordine la top six, seguiti da Christian Bogle e Kyffin Simpson.

A chiudere la classifica Ernie Francis Jr, che nelle fasi iniziali ha toccato a muro dopo una buona partenza, e James Roe, costretto ad una lunga sosta ai box in difetto di potenza.

Grazie al risultato odierno ora Lundqvist conduce a quattro gare dal termine con 95 punti di vantaggio su McElrea, 103 su Robb e 115 su Brabham. Prossimo appuntamento con l’Indy Lights fra due settimane al World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois, per la seconda ed ultima gara su ovale della stagione.

Piero Lonardo

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Foto: Indy Lights

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IndyCar – McLaughlin, seconda pole in carriera a Nashville

Scott McLaughlin conquista la sua seconda pole in carriera nell’IndyCar Series a Nashville. Sotto il torrido clima del sud che ha messo a dura prova piloti e macchine nonostante un acquazzone che ha avuto l’unico effetto di ritardare di circa 90’ la sessione e la cancellazione di quelle dell’Indy Lights, il kiwi del Team Penske ha dominato la Firestone Fast Six col tempo di 1.14.5555.

A far compagnia a McLaughlin in prima fila Romain Grosjean, il migliore dell’Andretti Autosport, le cui altre vetture sono rimaste coinvolte nella doppia rossa che ha movimentato il primo gruppo del Q1, che ha visto l’eliminazione del vincitore del Gallagher GP dello scorso weekend, Alexander Rossi, di Felix Rosenqvist e di Simon Pagenaud. Proprio Colton Herta, dominatore qui lo scorso anno in prova e per gran parte della gara, e Devlin de Francesco sono stati i catalizzatori delle due interruzioni.

Chi si attendeva poi un dominio Penske dopo la seconda sessione di libere del Music City Grand Prix, conclusa con un tris delle vetture del Captain, è andato parzialmente deluso, perchè il capoclassifica Will Power, è stato escluso dal Q2 dopo aver ottenuto la sesta prestazione per aver provocato delle local yellow per essersi girato ed aver potenzialmente ostacolato il sopraggiungente Pato O’Ward.

Lo stesso O’Ward è stato poi promosso al turno finale, dove ha ottenuto il quinto tempo davanti a Josef Newgarden. In seconda fila, uno straordinario Christian Lundgaard, approdato per la seconda volta di fila alla Fast Six nonostante un drive-through nel Q2 per aver bloccato Alex Palou, e lo stesso spagnolo.

Da segnalare l’ottima prova del Rahal Letterman Lanigan, che per la prima volta ha piazzato tutte e tre le vetture tra le prime dodici, la “prima volta” di Dalton Kellett, col team Foyt abile a sfruttare la già citata situazione del primo turno, inforcando immediatamente le nuove alternate “green” arpionando cosi l’ultimo posto utile per la Top Twelve.

Domani la gara partirà alle 3.15 PM ET, preceduta da un warm up mattutino. Diretta a pagamento a partire dalle 21 italiane sui canali Sky.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche