Da questo inizio di annata si potrebbe pensare che tutto girerà bene per il team Penske. La squadra del Captain ottiene infatti la 600ma vittoria complessiva nelle discipline motoristiche aggiudicandosi la XPEL 375, secondo appuntamento dell’IndyCar Series 2022, grazie a Josef Newgarden, autore di un sorpasso all’ultima curva sul compagno di squadra Scott McLaughlin.
La gara è stata praticamente sempre nelle mani del neozelandese, che già allo start ha avuto la meglio sul polesitter Felix Rosenqvist. Ennesima gara da dimenticare peraltro per lo svedese, rallentato al secondo pit da un problema alla posteriore destra e poi costretto al ritiro anticipato, col compagno di squadra Pato O’Ward pure rallentato un attimo prima ai box dopo aver investito anche un meccanico.
McLaughlin ha condotto 186 giri dei 248 totali, di cui una lunga parte centrale in regime di neutralizzazione per tre contatti che hanno avuto sempre come protagonista negativo Devlin DeFrancesco, il quale prima toccava Takuma Sato, poi al successivo restart interferiva quel tanto che basta con la traiettoria di Kyle Kirkwood, a muro in curva 4, e poi ancora dopo allargava coinvolgendo Graham Rahal ed Helio Castroneves.
A 100 tornate esatte dalla chequered flag Newgarden prendeva brevemente la leadership su McLaughlin, che però restituiva subito il favore, ma erano Will Power con la terza Penske e Rinus VeeKay a dare spettacolo in questa fase e fino all’ultimo giro di pit, che vedeva l’olandese ancora davanti, ma per poco, dopo un breve intermezzo in testa da parte di Marcus Ericsson, sempre più in palla sugli ovali.
McLaughlin infatti disponeva di VeeKay al giro 204, inseguito sempre da vicino da Newgarden, che tentava il tutto per tutto all’ultima curva, dove il kiwi usciva leggermente più lento a causa di David Malukas e Callum Ilott, doppiati davanti a lui, e grazie alla maggiore esperienza riusciva a batterlo in volata.
Dietro Scott Dixon si faceva largo sino alla quinta piazza, dietro Ericsson e Power, con un ultimo sorpasso su Jimmie Johnson. Quest’ultimo, P6, migliore prestazione nella serie finora (e viene da domandarsi perchè non abbia debuttato prima sugli ovali, che meglio conosce grazie ai trascorsi in NASCAR).
A seguire ancora Alex Palou, autore di una gara non di punta, limita i danni avendo la meglio nelle ultime miglia su Simon Pagenaud, ma l’altro eroe della giornata è sicuramente Santino Ferrucci, partito 27mo e ultimo in sostituzione di Jack Harvey, infortunatosi nelle ultime libere, nono al traguardo.
Ottima anche l’11ma posizione di David Malukas come la 14ma del rientrante JR Hildebrand, entrambi per il Dale Coyne Racing, mentre sembra ancora in crisi Andretti Autosport, con Colton Herta incapace di andare oltra la dodicesima piazza dopo essere stato a lungo nella seconda parte della top ten, ma soprattutto per i guasti alle macchine di Alexander Rossi, ko subito dopo il via per problemi elettrici, e di Romain Grosjean.
In classifica, le prime sei posizioni sono appannaggio dei piloti di Penske e Ganassi, con McLaughlin a condurre con 97 punti contro i 69 di Power ed i 67 di Palou; a seguire Newgarden (65), Ericsson (58) e Dixon con 55. Il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è il 10 aprile sulle strade di Long Beach.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar Series