Fratelli coltelli, ecco come potrebbe essere riassunto questa seconda gara dell’Indy Lights Series a Barber Park. Linus Lundqvist, già vincitore qui in gara 1 lo scorso anno e pressochè imbattuto nelle categorie minori della Road to Indy ladder, è riuscito a contenere il ritorno del compagno di squadra all’HMD, Benjamin Pedersen, per conquistare il primo successo del 2022 e, approfittando delle defaillances degli avversari, prende il comando della serie.
La gara è iniziata su pista bagnata e Lundqvist, partito dalla pole position conquistata ieri, non aveva problemi a prendere il largo seguito da Pedersen e da Christian Rasmussen, deciso a riprendersi dalla sfortuna del season opener.
L’altro sfortunato protagonista di St.Pete, Hunter McElrea, perdeva invece diverse posizioni dalla quinta piazzola di partenza, forse complice l’inesperienza sul bagnato, ma peggio andava a Christian Bogle, che terminava presto nella ghiaia in T16.
Gruppo ricompattato quindi dopo meno di una decina di minuti di gara e tutto da rifare per il duo di testa? Assolutamente no perchè al restart i due riprendevano il largo. L’altro pilota di origine scandinava dal canto suo, incappava in un nuovo errore (un primo largo precedente non aveva sortito effetti ai fini della classifica) e perdeva la terza piazza a favore di Sting Ray Robb.
Da dietro peró iniziava la sua cavalcata il vincitore a sorpresa di St.Pete, David Brabham, il quale risaliva fino alla P4, anche ai danni di Manuel Sulaiman. Il giovane messicano non era però cosí arrendevole al lap 16 su Rasmussen, che lo tamponava rovinando l’ala e la gara.
Purtroppo per Brabham il suo peregrinare non era ancora finito, anzi; prima un testacoda in curva 2 gli faceva perdere tre posizioni, poi, dopo essere risalito di nuovo sino alla quinta piazza, a 2’ dal termine dei 45’ d’ordinanza subiva il ritorno di McElrea, e quest’ultimo rovinava sul compagno di squadra in curva 6. Gara finita per McElrea, con Brabham che riusciva comunque a transitare in P7.
Ma davanti non era ancora finita: sulla pista ormai totalmente asciutta Lundqvist e Pedersen, ora a contatto, innescavano un duello finale senza esclusione di colpi che si risolveva al fotofinish per l’ex-campione della F3 Americas.
Dietro i due alfieri dell’HMD, a podio Sting Ray Robb a salvare l’onore dell’Andretti Autosport. P4 per Danial Frost, dominatore delle due sessioni di libere ma autore di una pessima qualifica dall’ottava piazzola.
L’Indy Lights ritornerà fra due settimane sullo stradale di Indianapolis per uno dei tre soli double header della stagione.
Piero Lonardo