Josef Newgarden era ovviamente tra i favoriti al World Wide Technology Raceway, con le sue tre vittorie nelle sue sei apparizioni sull’ovale corto alle porte di St.Louis, ma al termine di una lunga sosta per il meteo avverso è riuscito a piazzare anche l’ennesimo successo, il quinto stagionale, che lo rilancia nella lotta per il titolo IndyCar.
La gara, cominciata con mezz’ora di anticipo nel tentativo di schivare la temutissima pioggia, è sempre stata nelle mani dei piloti Penske, con Will Power a dominare fino all’unica Full Course Yellow della gara, procurata da Jack Harvey al lap 145.
Dietro al leader i protagonisti del campionato, con Marcus Ericsson presto rimpiazzato alle spalle da Scott McLaughlin, e Felix Rosenqvist a dare spettacolo in partenza rimontando metà schieramento dall’ultima piazzola.
Al restart era però Pato O’Ward ad emergere alle spalle del fresco recordman delle pole position all-time, complice anche la strategia adottata dalle altre vetture del Team Penske, i cui box optavano per una terza sosta anticipata, nella speranza di ritrovarsi davanti nel momento in cui le precipitazioni avrebbero fatto capolino.
Con le gomme fresche infatti Newgarden e McLaughlin volavano sugli avversari impossessandosi delle due posizioni di testa, ma la pioggia tardva a mostrarsi, cosí diventava necessaria una nuova sosta, che premiava, complice anche l’innocente Christian Lundgaard, il kiwi.
La gara però non era assolutamente finita, perchè al lap 214 venivano esposte le bandiere gialle per le prime gocce di pioggia, Full Course Yellow che si trasformava tre giri dopo in Red Flag a causa del successivo temporale.
Seguiva un’interruzione eterna, di oltre due ore, per permettere alla pista di asciugarsi. Al rinnovarsi delle ostilità, dopo un breve momento thrilling in cui la DW12-Chevy di Newgarden, come peraltro accadeva ad altri piloti, faticava a rimettersi in moto, il nativo del Tennessee rompeva subito gli indugi sverniciando il compagno di squadra ed installandosi al comando.
Dietro il quartetto Chevy composto dalle tre Penske con nel mezzo O’Ward emergevano le due vetture motorizzate Honda di David Malukas e Takuma Sato. Sempre in contention per le prime posizioni grazie ad una strategia anticipata, i due alfieri del Dale Coyne Racing si sono trovati nella top six grazie alle ultime soste del trio Ganassi, capitanato da Marcus Ericsson, tra gli unici a pieni giri insieme a Graham Rahal.
Malukas e Sato passavano agevolmente Power per la quarta piazza ed il rookie si lanciava all’inseguimento dei battistrada, giungendo sino alle spalle del leader, che alla fine lo precederà al traguardo di appena mezzo secondo, mentre il due volte vincitore della Indy 500 chiuderà al quinto posto dietro McLaughlin ed O’Ward.
Grazie al risultato odierno la classifica si accorcia ulteriormente, con Power ancora leader ma per soli 3 punti su Newgarden, mentre il distacco su Dixon ed Ericsson, oggi P7 e P8, aumenta a 14 e 17 lunghezze rispettivamente. Con oltre 100 punti in palio nelle ultime due gare comunque sono ancora sette i piloti che matematicamente possono ancora sperare nel titolo. L’IndyCar Series tornerà il 4 settembre per il penultimo appuntamento del 2022 a Portland.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar