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4x Indianapolis Winners Shoot. 7-20-2021

IndyCar – Herta domina a Nashville ma vince Ericsson

Una gara interminabile quella inaugurale dell’IndyCar a Nashville, il Music City Grand Prix. 80 giri che sono sembrati il doppio, con un Colton Herta nettamente il più veloce del lotto per tutto il weekend, ma penalizzato dalla frammentazione della gara, con 9 Full Course Yellow e 2 red flag, e costretto ad una incredibile rincorsa fino a 6 giri dal termine per lasciare la vittoria al “passista” Marcus Ericsson.

Si sapeva che il nuovo cittadino avrebbe causato problemi, stanti sia la novità che la larghezza ridotta di alcune porzioni di pista, ma era difficile immaginare già nelle prime fasi di gara alcuni errori così macroscopici ed evitabili come quelli commessi dallo stesso Ericsson, protagonista di un tamponamento da “distrazione al semaforo” ai danni dell’incolpevole Sebastien Bourdais al lap 4 ed il pile-up di una dozzina di vetture propiziato dal sorpasso, avvenuto prima della green flag, al lap 20 da parte di Will Power nei confronti del teammate Simon Pagenaud.

Incredibilmente, Ericsson, graziato dalle continue neutralizzazioni, dopo un sacrosanto Stop&Go riusciva a farsi largo dalle retrovie sino a conquistare la leadership al giro 32, nonostante le vane proteste del giovane californiano, che dopo la prima sosta si ritrovava quarto dietro anche a Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe.

Da quel momento in poi per Herta è stato un inanellare di giri veloci e sorpassi al limite della fisica, fino a riportarsi alle spalle del serafico svedese, che, va detto, ci ha messo del suo per evitare un ricongiungimento precoce. Purtroppo per Herta però, l’errore era dietro l’angolo e si è concretizzato nelle gomme a protezione di curva 4, già teatro di svariate uscite durante il weekend.

Onore quindi ad Ericsson, alla sua seconda vittoria nella serie, che si ripropone ora addirittura nella lotta per il titolo, quinto a 79 lunghezze dal compagno di squadra Alex Palou, oggi settimo.

Dietro Ericsson, l’inossidabile Scott Dixon, che guadagna da questa gara anche il secondo posto generale in classifica a -42 dal leader, mentre il podio viene completato da James Hinchcliffe, tornato per una volta quello dell’SPM che, parentesi, da oggi è posseduto al 75% dalla McLaren, a riprova del coinvolgimento sempre piú serrato di Zak Brown nella serie a stelle e strisce.

Limita i danni Josef Newgarden, partito male sulle black dopo l’errore in qualifica, che con una decima posizione è comunque il migliore al traguardo del Team Penske, mentre la menzione d’onore odierna va a Ed Jones, sesto dopo una gara tutta d’attacco.

Tra i grandi delusi c’è posto sicuramente anche per Alexander Rossi. Guardaspalle di Herta nelle prime fasi di gara, si è perso dopo la seconda sosta fino ad arrivare 17mo dietro Romain Grosjean. Il pilota francese è stato anche uno dei tre leader totali della gara,ma è stato penalizzato nel finale per il contatto fra connazionali che ha chiuso la gara di Pagenaud. Malino anche Pato O’Ward, 13mo, pure gravato da un paio di penalità, ma questa volta mai nel vivo dell’azione.

E’ tutto per oggi. L’IndyCar Series tornerà già il prossimo weekend, sabato 14 agosto, con la seconda gara stagionale dall’infield di Indianapolis

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto:IndyCar

Her2

IndyCar – Herta incontenibile a Nashville, 6a pole!

Colton Herta è sembrato subito a proprio agio sul cittadino di Nashville, sede dell’undicesimo appuntamento dell’IndyCar Series 2021.

Il giovane rampollo del team Andretti, dopo aver dominato ieri la prima sessione di libere, si è ripetuto stamane nel secondo turno ed infine nelle qualifiche del pomeriggio, conquistando la sua sesta pole position nella serie.

La nuova venue cittadina è sicuramente insidiosa, e anche grandi campioni come Alexander Rossi e Scott Dixon hanno saggiato nella mattinata vie di fuga, muretti e protezioni, ma il crash più importante è avvenuto nella Fast Twelve, allorquando Josef Newgarden, ha sbattuto forte a muro a poco più di 30” dal termine della sessione.

L’enfant du pays, autore delle ultime tre pole position, e che fino a quel momento deteneva la sesta piazza, perdeva il miglior giro e veniva classificato 12mo, promuovendo Romain Grosjean. L’incidente di Newgarden peraltro penalizzava indirettamente anche Pato O’Ward, il quale rallentava dopo aver visto estrarre dai commissari le bandiere gialle, perdendo cosí l’opportunità di avanzare tra i primi sei.

La Fast Six vedeva un Herta scatenato inanellare giri sempre più veloci fino al definitivo 1.13.6385. L’esperto Scott Dixon nel finale gli si avvicinava – si fa per dire – a 6 decimi, scalzando il leader e teammate Alex Palou, che comunque dovrà partire nono, stante la penalizzazione per aver cambiato il quinto motore Honda.

Seconda fila quindi per Alexander Rossi e Felix Rosenqvist, terza per Grosjean e per il primo degli esclusi dalla Fast Six, Jack Harvey.

Delusione totale per il Team Penske, che vede Simon Pagenaud il migliore dei suoi in P7, con Will Power undicesimo e Scott McLaughlin addirittura 23mo in griglia dopo un contatto a muro. Subito out invece Jimmie Johnson nel giro di riscaldamento del primo turno, mentre anche Rinus VeeKay, che ben si stava comportando nel secondo gruppo, pagava una “lisciata” a muro che lo lasciava appena 22mo.

Lo start del Music City GP domani alle 5.00 PM ET, corrispondenti alle 23 italiane, visibile a pagamento su DAZN.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Foto: IndyCar

08-06-Herta-Nashville

IndyCar – Herta al top nelle prime libere di Nashville

L’IndyCar Series ritorna in pista in forma ufficiale e al suo meglio nella nuova venue di Nashville. Il cittadino, caratterizzato dal doppio rettilineo formato dal ponte sul Cumberland River, ha ricevuto pareri favorevoli da team e piloti, ancorchè gravato dagli inevitabili “bumps”.

Nelle prime libere è stato Colton Herta a primeggiare col tempo di 1.16.5875, a scalzare nei minuti finali il campione in carica Scott Dixon di quasi 4 decimi. P3 per Romain Grosjean, fresco del test sull’ovale di Gateway, a precedere a sua volta Alexander Rossi, sempre in cerca di un’affermazione parziale in questo sfortunato 2021.

L’ottima prestazione del Team Ganassi e dei motori Honda, che occupano le prime sei posizioni, si completa con Marcus Ericsson ed Alex Palou. Per il leader in classifica peró è prevista una penalità di 6 posizioni in griglia per aver installato un nuovo motore nei recenti test di Portland.

La penalizzazione, rara nella serie, è prevista allorquando viene installato il quinto propulsore in luogo dei quattro previsti nell’arco del campionato, e comporterà anche il fatto che la vettura non potrà guadagnare punti per il trofeo dei costruttori, che al momento vede Honda in largo vantaggio su Chevy con 863 punti contro 790.

Tornando ai responsi della pista, due le interruzioni per altrettanti incidenti, entrambi senza conseguenze per i piloti, protagonisti Pato O’Ward, in carambola sul ponte nelle fasi iniziali della sessione, e Conor Daly, largo all’uscita della chicane seguente il ponte a pochi minuti dal termine. Alla sessione non ha partecipato Dalton Kellett, fermato ai box per problemi elettrici.

Oggi libere 2 e qualifiche, rispettivamente alle 1.00 PM ET e alle 4.30 PM ET. Queste ultime saranno visibili a pagamento su DAZN a partire dalle 22.30 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto:IndyCar

08-03-JuncosHollinger

IndyCar – Nasce lo Juncos Hollinger Racing!

La nuova era IndyCar gestita da Roger Penske inizia a dare i suoi frutti, e Ricardo Juncos si appresta a ritornare ai nastri di partenza della serie con la nuova denominazione Juncos Hollinger Racing.

Sarà Brad Hollinger, ex-azionista Williams F1, a dare nuova linfa alla squadra del vulcanico manager argentino, protagonista fin qui soprattutto nelle serie propedeutiche della Road to Indy, in un’operazione simile a quella condotta tre anni fa da Michael Shank con Jim Meyer. L’obiettivo consiste in una partecipazione full-time nel 2022, anticipata dalle ultime tre gare della stagione in corso.

I due si sono frequentati sin dalla Indy 500 del 2017, la prima del Team Juncos, ed il rapporto si è consolidato negli anni successivi fino all’annuncio odierno.

“Esco da poco dal mondo della Formula Uno, che ha un’audience internazionale, ma che al tempo stesso vede una partecipazione limitata negli Stati Uniti – ha commentato Hollinger - La mia visione dell’IndyCar Series, alla luce della limitata esposizione della F1, è che esistono significative opportunità di crescita, e queste premesse mi hanno spinto a cercare una squadra con una combinazione di acume ingegneristico, una cultura dell’eccellenza e un record di successi.”

“Con la giusta infusione di fondi per ottenere il migliore equipaggiamento e talento, lo Juncos è un team destinato ad essere competitivo nell’IndyCar Series. In più – ha terminato Hollinger - la serie è nata in America e possiede già un significativo bacino di spettatori ma anche ulteriori enormi potenzialità di crescita. Le gare sono competitive ed eccitanti e creano un’esperienza visiva che può attrarre sia marchi nazionali che internazionali. In più, mai come ora, tutti i maggiori network televisivi stanno cercando eventi sportivi live.”

L’opportunità è stata resa possibile anche grazie alla garanzia di stabilità implicita nel nuovo management dell’IMS e della serie a cura di Roger Penske.

Attendiamo quindi di rivedere i colori del team Juncos in pista a partire dal 12 settembre prossimo a Portland. La monoposto sarà spinta da un motore Chevrolet ed il pilota designato (anche se potrebbero alternarsene diversi nei due restanti round di Laguna Seca e Long Beach) sarà reso noto a breve.

Ricordiamo che il team Juncos ha disputato fin qui 16 gare nell’IndyCar Series tra il 2017 ed il 2019, comprese quattro apparizioni totali alla Indy 500, la più famosa delle quali sicuramente quella del 2019, culminata con la clamorosa esclusione di Fernando Alonso ad opera di Kyle Kaiser, mentre nelle serie propedeutiche ha conquistato due titoli Indy Lights e ben cinque campionati Indy Pro 2000/Pro Mazda nel corso di 12 stagioni.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

4x Indianapolis Winners Shoot. 7-20-2021

IndyCar – Grosjean, ok per Gateway. Lundgaard, test a sorpresa con RLL

Come anticipato su queste pagine nelle scorse settimane, Romain Grosjean ha avuto il suo primo assaggio di ovale a Gateway martedì 27 luglio.

Alla presenza della famiglia, con cui aveva concordato di limitarsi ai soli circuiti cittadini e stradali nella sua prima stagione nell’IndyCar Series, l’ex-Haas F1 ha percorso 166 giri dell’ovale corto di 1,25 miglia alla periferia di St.Louis, riportando solo un innocuo testacoda, e senza nemmeno terminare ultimo nella graduatoria non ufficiale del test.

“Chiunque pensi che sia facile correre sugli ovali si sbaglia di grosso - ha  commentato Grosjean – E’ dura e richiede un feeling differente, ma devo dire che mi è piaciuto e non vedo l’ora di capirne di più. La gara sarà la parte piú eccitante. Ogni volta che entri in una curva, è una curva veloce, ed è divertente, e ti tiene anche alta l’adrenalina.”

Il pilota francese ha infatti cercato di capire il gioco delle scie, ma senza riuscire a mantenere il passo di piloti più esperti; ad ogni modo si è trattato di un test positivo e si è dichiarato pronto a gareggiare il prossimo 21 agosto con la DW12-Honda #51 del Dale Coyne Racing.

Tornando al test, tra le 11 vetture presenti dei team Andretti, Penske, Foyt, Ed Carpenter Racing e Dale Coyne Racing, a primeggiare sono stati Colton Herta ed Alexander Rossi, seguiti da presso da Scott McLaughlin, unico esponente della squadra del Captain.

07-27-JohnsonInutile dire che la prestazione di Grosjean, che in tanti vogliono presso l’Andretti Autosport nel 2022, ha attirato l’attenzione anche dell’altro “grande assente” degli ovali, Jimmie Johnson, il quale ha dichiarato di voler provare anch’egli le monoposto sull’ovale, e a tale scopo dovrebbe testare a fine agosto presso il circuito di Homestead.

A sorpresa poi il Rahal Letterman Lanigan ha provato lunedí 27 a Barber Park con il danese Christian Lundgaard. Il protagonista della F2 si è alternato con Oliver Askew sulla terza monoposto del team, che verrà portata in gara nuovamente nel prossimo appuntamento di Nashville dell’8 agosto prossimo da Santino Ferrucci, e che potrebbe essere schierata invece per uno di questi due piloti nell’ultima fase del campionato.

Arrows

Sempre a Nashville, l’Arrow McLaren SP porterà in pista una livrea speciale per i suoi due piloti Pato O’Ward e Felix Rosenqvist; la livrea è stata oggetto di un concorso indetto dallo sponsor VUSE ed ha visto vincitore tale Jack LaPilusa di Astoria, New York.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Arrow McLaren SP

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IndyCar – Castroneves full-time con MSR nel 2022

Questi vecchietti terribili ! Helio Castroneves, 46 anni, fresco del quarto successo ad Indianapolis, sarà al via della stagione IndyCar 2022 col Meyer Shank Racing.

Il pilota brasiliano si appresta alla sua 22ma stagione (nuovamente completa) con la DW12-Honda #06, ma il team perderà Jack Harvey, titolare di queste prime stagioni del team sulla #60.

Il pilota britannico era destinato ad una sicura riconferma dopo le ottime prestazioni, soprattutto in qualifica, ma la squadra dell’Ohio ha invece optato per un cambio della guardia. Il sostituto di Harvey verrà annunciato in seguito.

Nel frattempo le monoposto della serie hanno approfittato della pausa estiva per una serie di test in vista del finale di stagione nella costa Ovest. Martedì dieci vetture si sono presentate a Laguna Seca, ed è stato il vincitore dell’ultimo round, Josef Newgarden, a primeggiare sulle entry del team Andretti e Penske al completo e le due dell’RLL, presente con Graham Rahal e Santino Ferrucci.

Il programma proseguirà con Gateway martedì 27 luglio con 11 vetture di Andretti, Foyt, Ed Carpenter Racing e Dale Coyne Racing. Ricordiamo che a Gateway farà il suo debutto sugli ovali Romain Grosjean.

Il Top Gun Racing dal canto suo, atteso al ritorno in pista ad Indianapolis il 14 agosto, proverà sul circuito corto di Sebring il 28 luglio con RC Enerson. Singolare la proposta di sponsorizzazione sul musetto della vettura #75, dove ogni fan, sborsando 1.500 Dollari, può apporre il proprio nome su un facsimile di mattone della brickyard.

L’ultima tappa di questi test sarà infine Portland con la presenza di Arrow McLaren SP, Team Ganassi e Meyer Shank Racing.

La serie tornerà come noto in pista in via ufficiale l’8 agosto con la première dello stradale di Nashville. Il plateau di partecipanti assomma a ben 27 vetture: si tratta della griglia più ampia, Indy 500 esclusa, dal 2013. A rimpinguare l’entry list la terza vettura dell’RLL per Santino Ferrucci, Cody Ware con la DW12-Honda condivisa tra Rick Ware Racing e DCR e ovviamente Helio Castroneves, di ritorno appunto dopo il clamoroso successo di maggio.

Tra le altre news che riguardano la serie, non può passare in secondo piano il rinnovo del contratto televisivo con la NBC. Le gare trasmesse in diretta sulla major saliranno a ben 13, lasciando le restanti in esclusiva allo streaming Peacock Premium, che diventerà la casa anche dell’Indy Lights, oltre che delle libere e delle qualifiche della serie maggiore.

Piero Lonardo

Foto:IndyCar

07-02-NewgardenEarly

IndyCar – Newgarden, era ora! Ericsson sontuoso, Herta disastro ai box

Josef Newgarden ed il Team Penske spezzano la maledizione di questo 2021 e dominano la Honda Indy 200 a Mid-Ohio. Il due volte campione IndyCar ha condotto la gara dall’inizio alla fine degli 80 giri in programma, gestendo al meglio soste e pneumatici sino alla bandiera a scacchi.

Nel finale un Marcus Ericsson sontuoso – sicuramente la sua migliore gara nella serie, a prescindere dalla vittoria rocambolesca di dertoit-1 – si è avvicinato infatti sino a mangiare ben 6” al leader, ma non è riuscito ad impensierire realmente Newgarden, che con questa vittoria guadagna ben 19 punti su Alex Palou, portandosi a -69 dal leader.

Palou ha chiuso in una meritatissima terza posizione davanti a Scott Dixon, uscito indenne dal contatto nelle prime fasi di gara che ha tolto di mezzo Will Power, giratosi nel corso del duello col rivale di sempre in curva 4 e poi centrato da Ed Jones.

Al primo giro invece un contatto multiplo aveva tolto dalla contention per le prime posizioni Ryan Hunter-Reay, toccato da James Hinchcliffe (difficile rivedere entrambi nell’Adnretti Autosport 2022), che ha coinvolto anche Felix Rosenqvist, al ritorno dopo il botto di Detroit, tamponato da Romain Grosjean.

Ma il protagonista più sfortunato della gara è stato sicuramente Colton Herta. A lungo secondo, ha terminato solamente 13mo a causa di una disastrosa gestione delle soste: una prima volta per un problema al bocchettone del carburante (non è la prima volta che accade questa defaillance all’Andretti Autosport) e poi facendo stallare la vettura al momento di ripartire al secondo pitstop. Un’ultima imprevista sosta all’ultimo giro ha vanificato la doppia rimonta del giovane californiano, tornato in settima posizione.

Anche Pato O’Ward, l’attuale major contender di Palou in classifica, ha dovuto sostenere una giornata non semplice. Partito da una non ottimale 20ma piazzola, il messicano è arrivato sino alla P7 per poi perdere di un paio di posizioni a favore di Romain Grosjean e Colton Herta nelle ultime tornate. La sosta imprevista di quest’ultimo lo ha poi riportato in una decente ottava posizione, non male tenuto conto della situazione di partenza. Ora il distacco dal leader ammonta ad un non insormontabile totale di 39 lunghezze.

Nel mezzo, Alexander Rossi e l’enfant du pays Graham Rahal, autori per una volta di una gara attenta, col primo per la prima volta nella top five in questo disastroso 2021. A chiudere la top ten Santino Ferrucci (quattro su quattro per lui finora) e Takuma Sato, che ha scalzato dai primi dieci Sebastien Bourdais nelle ultime curve.

Ah, per gli amanti delle statistiche la vittoria odierna di Newgarden avviene a 50 anni esatti dal primo successo del Team Penske avvenuto nel 1971 con Mark Donohue.

L’IndyCar Series ora osserverà una lunga pausa per ritornare con un fitto programma ad agosto a partire dalla nuova venue di Nashville l’08/08. Da segnalare che anche nella gara di casa del vincitore odierno, un cittadino assai particolare con il passaggio su un vero ponte, è prevista, come oggi a Mid-Ohio, la presenza del pubblico.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IndyCar

07-03-Newgarden-On-Course-PlaceholderP1-MID

IndyCar – Newgarden beffa Herta a Mid-Ohio ed è terza pole di fila

Non si può dire che Josef Newgarden non si stia impegnando per sconfiggere la sfortuna che lo sta perseguitando in questa IndyCar Series 2021. A Mid-Ohio, decimo appuntamento della serie, il due volte campione ha siglato la terza pole position consecutiva, superando, all’ultimo momento utile della Firestone Fast Six, Colton Herta col tempo di 1.06.6739.

Herta, vincitore qui in gara 2 lo scorso anno, ha dominato il secondo gruppo del Q1 e sembrava lanciato verso la seconda pole stagionale, ma alla fine si è trovato 39 millesimi dietro il nativo del Tennessee, alla 14ma partenza al palo in carriera. A seguire, seconda fila per un ottimo Marcus Ericsson, autore in precedenza di uno “sgarro” in famiglia nella Top Twelve, dove nel finale ha escluso il leader in classifica nonché teammate Alex Palou, e Will Power.

L’australiano aveva iniziato in modo inusuale queste qualifiche, tardando l’ingresso in pista nel primo gruppo per cause non del tutto chiare, forse per un malfunzionamento dell’elettronica, fino a 4’ dal termine, ma è riuscito ad avanzare sino alla Fast Six, che si chiude con Scott Dixon ed Alexander Rossi.

Sempre nel primo gruppo del Q1, Rossi e Sebastien Bourdais erano stati ripescati per la fase successiva a seguito dell’uscita di strada di Jack Harvey nelle fasi finali della sessione. Mentre al pilota britannico venivano tolti da regolamento i giri migliori, ne faceva le spese anche Simon Pagenaud, “reo” di non aver rallentato alle bandiere gialle esposte all’ultima curva, sede dell’uscita di Harvey.

Bourdais dalla sua ha poi dovuto scontare un inconsueto drive-through nel Q2 per speeding in pitlane che ha ridotto la permanenza in pista della DW12-Chevy #14 e partirà dodicesimo. Il quattro volte campione ChampCar fungerà da mentore di Tatiana Calderon, che debutterà per il Team Foyt nei test collettivi che si svolgeranno sempre a Mid-Ohio martedì prossimo.

Caldbou

Tornando alla pista, qualifiche assolutamente non positive per Pato O’Ward. Il leader della seconda sessione di libere, major contender di Palou in classifica generale, non è infatti andato oltre il decimo tempo del secondo gruppo del Q1 e partirà al fianco di Takuma Sato, altro grande deluso di questa giornata, domenica alle 12 PM ET. Diretta della gara a partire dalle 18 italiane a pagamento su DAZN.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Foto: IndyCar, AJ Foyt Racing

Rinus-Update-Web

IndyCar – A Mid-Ohio tornano VeeKay, Rosenqvist e Ferrucci. Debutta Norman

Rinus VeeKay torna abile ed arruolato a Mid-Ohio nel weekend dopo solamente una gara di stop per l’incidente alla clavicola sostenuto durante un allenamento in bicicletta.

L’alfiere dell’Ed Carpenter Racing ha ancora sette gare per recuperare posizioni nella classifica generale che lo vede sesto, con 106 punti di distacco dal leader Alex Palou, in quanto la serie ha annunciato che non sostituirà la gara cancellata di Toronto, riducendo cosí la schedule 2021 a sedici gare.

Di ritorno dopo l’assenza di due gare anche Felix Rosenqvist, “shakerato” dopo il botto in gara 1 a Detroit. Lo svedese, che quest’anno sta avendo il suo daffare in Arrow McLaren SP dopo il buon debutto dello scorso anno con Ganassi, ritroverà al suo fianco un Pato O’Ward sempre piú motivato nonostante il mezzo passo falso in Wisconsin.

La scuderia diretta da Zak Brown e Sam Schmidt ha confermato di voler passare a tre vetture full-time il prossimo anno dopo l’esperienza della Indy 500 con Juan Pablo Montoya.

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Un altro team fortemente committato alla terza entry è anche il Rahal Letterman Lanigan, che a Mid-Ohio riproporrà nuovamente Santino Ferrucci. Della partita anche Ryan Norman, al debutto assoluto nella serie con la terza macchina del Dale Coyne Racing.

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Norman, dopo tre stagioni complete in Indy Lights coronate da due vittorie si è cimentato nel TCR, vincendo la serie insieme ad un altro ex-protagonista delle monoposto USA, Gabby Chaves.

I due giovani driver porteranno cosí a 26 il conto delle vetture che a partire da venerdi 2 luglio alle 2.30 PM ET inizieranno a darsi battaglia con le prime libere. Qualifiche e gara entrambe alle 12 PM ET, pari alle 18 italiane, di sabato 3 e domenica 4 luglio. Lo scorso anno fu gara doppia con successi di Will Power e Colton Herta.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, ECR

Palou

IndyCar – 2021 ancora maledetto per Newgarden e Penske, a Road America vince Palou!

Finale ancora una volta incredibile a Road America nella nona prova dell’IndyCar Series 2021, e come per due volte di fila a Detroit la scorsa settimana, la vettura del Team Penske che ha condotto praticamente per tutta la gara deve cedere le armi nel finale.

A pagarne le conseguenze Josef Newgarden che a due giri dalla bandiera a scacchi perdeva il controllo del cambio della sua DW12-Chevy ed era costretto a lasciar passare Alex Palou, alla sua seconda vittoria in stagione, e tutto il gruppo.

In realtà durante la gara abbiamo visto diversi leader improbabili, grazie alle strategie rimescolate da alcune Full Course Yellow. in primis Takuma Sato ed il deb Kevin Magnussen. Entrambi si sono trovati al comando della gara, con il deb dell’Arrow McLaren SP a propiziare un secondo gamble quando la sua vettura si è fermata a 20 giri dalla fine col motore ko, forse per problemi di elettronica.

Di questa seconda opportunità hanno approfittato Jack Harvey, Conor Daly, Simon Pagenaud, Sebastien Bourdais e soprattutto Oliver Askew. Di questi, il sostituto di Rinus VeeKay forse avrebbe potuto portare a casa una vittoria clamorosa se il box dell’Ed Carpenter Racing avesse deciso di rischiare fino in fondo, perché a quattro tornate dalla fine, con l’ex-campione Indy Lights in pitlane, la sospensione posteriore sinistra di Ed Jones lo lanciava fuori pista alla Canada Corner.

Tempo quindi per due giri di un ultimo shootout, senza più problemi di carburante, e della clamorosa defaillance della DW12-Chevy #2, con un incredulo Palou ad ereditare senza fatica il comando della gara e la vittoria finale. A seguire Colton Herta, finalmente di nuovo a podio dopo St.Petersburg, e Will Power, che l’ultimo champagne l’0aveva stappato nel season opener di Barber Park.

A completare la top five Scott Dixon perfettamente coadiuvato dal box Ganassi grazie ad un ultimo undercut ed un Romain Grosjean che ha dato spettacolo in lungo ed in largo sull’insidioso circuito del Midwest.

Menzione di merito infine per Cody Ware, al traguardo a giri pieni al debutto con la terza vettura del Dale Coyne Racing.

In classifica generale Palou torna al comando con 349 punti, 28 in piú di Pato O’Ward, nono quest’oggi, e 53 in più del suo caposquadra Scott Dixon. Newgarden, che con la vittoria odierna avrebbe dato un robusto scossone alla sua classifica, è comunque ancora quarto ancorchè con ben 88 lunghezze di distacco dal catalano.

L’IndyCar Series tornerà fra due settimane, per l’Independence Day, su un altro tracciato iconico del Midwest, quello di Mid-Ohio. Nel doubleheader dello scorso anno vittorie di Will Power e Colton Herta.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IndyCar