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IndyCar – Power torna master di Indianapolis. Palou, motore ko

Will Power torna alla vittoria nell’infield di Indianapolis, dodicesimo appuntamento dell’IndyCar Series 2021.

L’australiano, vero padrone del circuito dell’Indiana, infila la sua quinta vittoria di sempre sul tracciato ricavato all’interno dello Speedway che gli vale anche la quinta posizione nella classifica all-time con 40 successi.

Al via era scattato bene dalla pole Pato O’Ward, ma l’undercut di Power alla prima sosta pagava immediatamente, lasciando peraltro l’alfiere dell’Arrow McLaren SP in difficoltà con le gomme primary, a cedere il passo anche a Colton Herta e Romain Grosjan, che seguivano da presso.

Power ha poi condotto con un vantaggio non sostanzioso ma costante durante per il resto della gara, fino al lap 67 di 85, allorquando il motore Honda del leader in classifica Alex Palou, in quel momento comodamente quarto, esalava l’ultimo respiro, provocando la prima Full Course Yellow della corsa.

Al restart, a ranghi nuovamente compatti, Romain Grosjean era abile ad avere la meglio su Herta ed innescava un duello ravvicinato con Power, che però resisteva sino al traguardo, anche nonostante un nuovo ricompattamento al giro 77 per il contatto fra Scott McLaughlin ed il vincitore del primo appuntamento stagionale dell’Indy GP, Rinus VeeKay.

Niente da fare nemmeno questa volta quindi per Grosjean, che si può consolare con un altro secondo posto sulla pista dell’Indiana. A completare la top five Alexander Rossi, al miglior piazzamento stagionale, e O’Ward, che grazie ai risultati di Palou e di Scott Dixon, risalito sino alla 17ma posizione dalla 26ma di partenza, torna al secondo posto in classifica generale, a 21 punti dal leader – che peraltro nel prossimo appuntamento sconterà nuovamente sei posizioni in meno in griglia – e 13 lunghezze di vantaggio sul campione in carica a quattro gare dalla fine.

In P4 Josef Newgarden, che limita i danni, anche un po’ con le cattive (ne sa qualcosa Takuma Sato, buttao fuori nel finale) con l’ottavo posto finale proprio davanti a Marcus Ericsson, che lo insegue in classifica generale.

Solo dodicesimo alla fine il deb Christian Lundgaard, che ha comunque ben impressionato nel primo stint a gomme morbide, salvo scivolare nelle posizioni di rincalzo dopo le prime due soste, complice anche lo scarso rendimento della black.

E’ durata infine solo 12 tornate la gara di RC Enerson con la vettura del Top Gun Racing, pure al debutto, per un problema meccanico.

L’IndyCar Series tornerà già nel prossimo fine settimana con l’ultima gara su ovale della stagione a Gateway sabato 21 agosto.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IndyCar

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IndyCar – O’Ward si rilancia ad Indianapolis. Lundgaard, esordio in seconda fila

Pato O’Ward si rilancia nella corsa al titolo IndyCar conquistando la pole position per il Big Machine Spiked Coolers Grand Prix, la seconda gara del 2021 nell’infield di Indianapolis.

Il messicano dell’Arrow McLaren SP, terzo in graduatoria, ha superato di soli 67 decimillesimi col tempo di 1.10.7147 un inviperito Will Power, che lo ha accusato di blocking, per la sua terza pole stagionale dopo quelle di St.Petersburg e Detroit.

Ma la sensazione delle qualifiche, che si sono insolitamente svolte su due soli turni, è la seconda fila del deb Christian Lundgaard, al fianco di Romain Grosjean.

Il giovane svedese, one-off sulla terza vettura del Rahal Letterman Lanigan, dopo il terzo tempo nell’unica sessione di libere, ha infatti esaltato la platea col quarto tempo nella fast twelve, precedendo nientemeno che il quasi trionfatore di Nashville, Colton Herta ed il capoclassifica Alex Palou.

Problemi nelle libere per il californiano, che si è fermato in pista col motore ko, ma peggio ancora è andata a Josef Newgarden, che partirà solamente dalla 14ma piazzola dopo l’ottavo posto nella Fast Twelve a causa della penalizzazione per aver utilizzato un quinto motore Chevrolet dopo l’ultima gara.

Penalità sul campo invece per Felix Rosenqvist, reo di non aver rallentato in regime di bandiere gialle per il testacoda di Scott Dixon nel finale del primo turno. Il driver svedese partirà solo 20mo, col campione in carica addirittura 26mo, subito dietro a RC Enerson con la debuttante vettura del Top Gun Racing.

Lo start della gara alle 12.45 PM ET odierne; collegamento di DAZN a partire dalle 18.30.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

Foto: IndyCar

GPStart

IndyCar – In 28 ad Indianapolis, compreso Lundgaard, nel weekend NASCAR

Lo scorso anno le restrizioni del COVID hanno imposto una revision totale della schedule dell’IndyCar Series, con l’inserimento, tra le alter cose, di un ulteriore doubleheader, l’Harvest GP, tenutosi a metà agosto nell’infield dell’Indianapolis Motor Speedway.

Questo evento è stato poi ripreso anche nel calendario 2021, e come noto si terrà, in formato di gara singola, il prossimo sabato 14 agosto, col nome di Big Machine Spiked Coolers Grand Prix.

Iscritte alla gara, che sarà in coabitazione nientemeno che con la seguitissima NASCAR, il cui evento clou, la Verizon 200 at the Brickyard, si terrà il giorno dopo, domenica 15, la bellezza di 28 vetture, una in più del recente evento di Nashville.

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A rinfoltire ulteriormente il parco partenti, come già riportato su queste pagine, la DW12-Chevy del Top Gun Racing, che tenterà di prendere il via della sua prima gara IndyCar dopo il bump nella Indy 500, ancora con RC Enerson.

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Ulteriore novità, pure preannunciata qui, la presenza di Christian Lundgaard sulla terza vetture del Rahal Letterman Lanigan. Il 20enne danese, membro della Alpine Academy e protagonista della F2 con l’ART Grand Prix, ha ringraziato i suoi sponsor ed il brand francese “per avergli permesso di vivere quest’esperienza unica”.

In realtà il promettente Lundgaard dopo oltre due anni nella serie cadetta dove fin qui ha ottenuto due vittorie e sei podi in 38 gare, si sta già guardando intorno per non rimanere bloccato per troppo tempo dietro Esteban Ocon e Fernando Alonso e la serie a stele e strisce potrebbe essere un ottimo sbocco per la sua carriera.

Restando in tema mercato, sono due dei tre piloti francesi a tenere banco. In primis Romain Grosjean, ambitissimo da tante squadre, Andretti Autosport, ancorchè l’ingaggio dell’ex-F1 non sian propriamente a buon mercato, e Simon Pagenaud. Dovesse l’ex-campione 2016, nonchè trionfatore della Indy 500 di due anni or sono cambiare casacca, pare che la destinazione più probabile possa essere il Meyer Shank Racing.

Oltre alle periodiche illazioni su Nico Hulkenberg, un altro ex-F1 potrebbe seriamente fare capolino nel 2022: si tratta di Alexander Albon, che dovrebbe essere presente nel paddock dell’IMS nel weekend come spettatore interessato.

Le ostilità in pista ad Indianapolis inizieranno venerdí 13 agosto alle 3.00 PM ET con l’unico turno di libere. A seguire, alle 7.00 PM, le qualifiche, mentre la gara partirà alle 12.45 PM ET di sabato 14 agosto. Qualifiche e gara, rispettivamente all’una di notte e alle 18.30 di sabato, come sempre in diretta a pagamento su DAZN.

Piero Lonardo

L’entry list del Big Machine Spiked Coolers GP

Foto: IndyCar, Top Gun Racing

4x Indianapolis Winners Shoot. 7-20-2021

IndyCar – Herta domina a Nashville ma vince Ericsson

Una gara interminabile quella inaugurale dell’IndyCar a Nashville, il Music City Grand Prix. 80 giri che sono sembrati il doppio, con un Colton Herta nettamente il più veloce del lotto per tutto il weekend, ma penalizzato dalla frammentazione della gara, con 9 Full Course Yellow e 2 red flag, e costretto ad una incredibile rincorsa fino a 6 giri dal termine per lasciare la vittoria al “passista” Marcus Ericsson.

Si sapeva che il nuovo cittadino avrebbe causato problemi, stanti sia la novità che la larghezza ridotta di alcune porzioni di pista, ma era difficile immaginare già nelle prime fasi di gara alcuni errori così macroscopici ed evitabili come quelli commessi dallo stesso Ericsson, protagonista di un tamponamento da “distrazione al semaforo” ai danni dell’incolpevole Sebastien Bourdais al lap 4 ed il pile-up di una dozzina di vetture propiziato dal sorpasso, avvenuto prima della green flag, al lap 20 da parte di Will Power nei confronti del teammate Simon Pagenaud.

Incredibilmente, Ericsson, graziato dalle continue neutralizzazioni, dopo un sacrosanto Stop&Go riusciva a farsi largo dalle retrovie sino a conquistare la leadership al giro 32, nonostante le vane proteste del giovane californiano, che dopo la prima sosta si ritrovava quarto dietro anche a Ryan Hunter-Reay e James Hinchcliffe.

Da quel momento in poi per Herta è stato un inanellare di giri veloci e sorpassi al limite della fisica, fino a riportarsi alle spalle del serafico svedese, che, va detto, ci ha messo del suo per evitare un ricongiungimento precoce. Purtroppo per Herta però, l’errore era dietro l’angolo e si è concretizzato nelle gomme a protezione di curva 4, già teatro di svariate uscite durante il weekend.

Onore quindi ad Ericsson, alla sua seconda vittoria nella serie, che si ripropone ora addirittura nella lotta per il titolo, quinto a 79 lunghezze dal compagno di squadra Alex Palou, oggi settimo.

Dietro Ericsson, l’inossidabile Scott Dixon, che guadagna da questa gara anche il secondo posto generale in classifica a -42 dal leader, mentre il podio viene completato da James Hinchcliffe, tornato per una volta quello dell’SPM che, parentesi, da oggi è posseduto al 75% dalla McLaren, a riprova del coinvolgimento sempre piú serrato di Zak Brown nella serie a stelle e strisce.

Limita i danni Josef Newgarden, partito male sulle black dopo l’errore in qualifica, che con una decima posizione è comunque il migliore al traguardo del Team Penske, mentre la menzione d’onore odierna va a Ed Jones, sesto dopo una gara tutta d’attacco.

Tra i grandi delusi c’è posto sicuramente anche per Alexander Rossi. Guardaspalle di Herta nelle prime fasi di gara, si è perso dopo la seconda sosta fino ad arrivare 17mo dietro Romain Grosjean. Il pilota francese è stato anche uno dei tre leader totali della gara,ma è stato penalizzato nel finale per il contatto fra connazionali che ha chiuso la gara di Pagenaud. Malino anche Pato O’Ward, 13mo, pure gravato da un paio di penalità, ma questa volta mai nel vivo dell’azione.

E’ tutto per oggi. L’IndyCar Series tornerà già il prossimo weekend, sabato 14 agosto, con la seconda gara stagionale dall’infield di Indianapolis

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto:IndyCar

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IndyCar – Herta incontenibile a Nashville, 6a pole!

Colton Herta è sembrato subito a proprio agio sul cittadino di Nashville, sede dell’undicesimo appuntamento dell’IndyCar Series 2021.

Il giovane rampollo del team Andretti, dopo aver dominato ieri la prima sessione di libere, si è ripetuto stamane nel secondo turno ed infine nelle qualifiche del pomeriggio, conquistando la sua sesta pole position nella serie.

La nuova venue cittadina è sicuramente insidiosa, e anche grandi campioni come Alexander Rossi e Scott Dixon hanno saggiato nella mattinata vie di fuga, muretti e protezioni, ma il crash più importante è avvenuto nella Fast Twelve, allorquando Josef Newgarden, ha sbattuto forte a muro a poco più di 30” dal termine della sessione.

L’enfant du pays, autore delle ultime tre pole position, e che fino a quel momento deteneva la sesta piazza, perdeva il miglior giro e veniva classificato 12mo, promuovendo Romain Grosjean. L’incidente di Newgarden peraltro penalizzava indirettamente anche Pato O’Ward, il quale rallentava dopo aver visto estrarre dai commissari le bandiere gialle, perdendo cosí l’opportunità di avanzare tra i primi sei.

La Fast Six vedeva un Herta scatenato inanellare giri sempre più veloci fino al definitivo 1.13.6385. L’esperto Scott Dixon nel finale gli si avvicinava – si fa per dire – a 6 decimi, scalzando il leader e teammate Alex Palou, che comunque dovrà partire nono, stante la penalizzazione per aver cambiato il quinto motore Honda.

Seconda fila quindi per Alexander Rossi e Felix Rosenqvist, terza per Grosjean e per il primo degli esclusi dalla Fast Six, Jack Harvey.

Delusione totale per il Team Penske, che vede Simon Pagenaud il migliore dei suoi in P7, con Will Power undicesimo e Scott McLaughlin addirittura 23mo in griglia dopo un contatto a muro. Subito out invece Jimmie Johnson nel giro di riscaldamento del primo turno, mentre anche Rinus VeeKay, che ben si stava comportando nel secondo gruppo, pagava una “lisciata” a muro che lo lasciava appena 22mo.

Lo start del Music City GP domani alle 5.00 PM ET, corrispondenti alle 23 italiane, visibile a pagamento su DAZN.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Foto: IndyCar

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IndyCar – Herta al top nelle prime libere di Nashville

L’IndyCar Series ritorna in pista in forma ufficiale e al suo meglio nella nuova venue di Nashville. Il cittadino, caratterizzato dal doppio rettilineo formato dal ponte sul Cumberland River, ha ricevuto pareri favorevoli da team e piloti, ancorchè gravato dagli inevitabili “bumps”.

Nelle prime libere è stato Colton Herta a primeggiare col tempo di 1.16.5875, a scalzare nei minuti finali il campione in carica Scott Dixon di quasi 4 decimi. P3 per Romain Grosjean, fresco del test sull’ovale di Gateway, a precedere a sua volta Alexander Rossi, sempre in cerca di un’affermazione parziale in questo sfortunato 2021.

L’ottima prestazione del Team Ganassi e dei motori Honda, che occupano le prime sei posizioni, si completa con Marcus Ericsson ed Alex Palou. Per il leader in classifica peró è prevista una penalità di 6 posizioni in griglia per aver installato un nuovo motore nei recenti test di Portland.

La penalizzazione, rara nella serie, è prevista allorquando viene installato il quinto propulsore in luogo dei quattro previsti nell’arco del campionato, e comporterà anche il fatto che la vettura non potrà guadagnare punti per il trofeo dei costruttori, che al momento vede Honda in largo vantaggio su Chevy con 863 punti contro 790.

Tornando ai responsi della pista, due le interruzioni per altrettanti incidenti, entrambi senza conseguenze per i piloti, protagonisti Pato O’Ward, in carambola sul ponte nelle fasi iniziali della sessione, e Conor Daly, largo all’uscita della chicane seguente il ponte a pochi minuti dal termine. Alla sessione non ha partecipato Dalton Kellett, fermato ai box per problemi elettrici.

Oggi libere 2 e qualifiche, rispettivamente alle 1.00 PM ET e alle 4.30 PM ET. Queste ultime saranno visibili a pagamento su DAZN a partire dalle 22.30 italiane.

Piero Lonardo

I risultati delle Libere 1

Foto:IndyCar

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IndyCar – Nasce lo Juncos Hollinger Racing!

La nuova era IndyCar gestita da Roger Penske inizia a dare i suoi frutti, e Ricardo Juncos si appresta a ritornare ai nastri di partenza della serie con la nuova denominazione Juncos Hollinger Racing.

Sarà Brad Hollinger, ex-azionista Williams F1, a dare nuova linfa alla squadra del vulcanico manager argentino, protagonista fin qui soprattutto nelle serie propedeutiche della Road to Indy, in un’operazione simile a quella condotta tre anni fa da Michael Shank con Jim Meyer. L’obiettivo consiste in una partecipazione full-time nel 2022, anticipata dalle ultime tre gare della stagione in corso.

I due si sono frequentati sin dalla Indy 500 del 2017, la prima del Team Juncos, ed il rapporto si è consolidato negli anni successivi fino all’annuncio odierno.

“Esco da poco dal mondo della Formula Uno, che ha un’audience internazionale, ma che al tempo stesso vede una partecipazione limitata negli Stati Uniti – ha commentato Hollinger - La mia visione dell’IndyCar Series, alla luce della limitata esposizione della F1, è che esistono significative opportunità di crescita, e queste premesse mi hanno spinto a cercare una squadra con una combinazione di acume ingegneristico, una cultura dell’eccellenza e un record di successi.”

“Con la giusta infusione di fondi per ottenere il migliore equipaggiamento e talento, lo Juncos è un team destinato ad essere competitivo nell’IndyCar Series. In più – ha terminato Hollinger - la serie è nata in America e possiede già un significativo bacino di spettatori ma anche ulteriori enormi potenzialità di crescita. Le gare sono competitive ed eccitanti e creano un’esperienza visiva che può attrarre sia marchi nazionali che internazionali. In più, mai come ora, tutti i maggiori network televisivi stanno cercando eventi sportivi live.”

L’opportunità è stata resa possibile anche grazie alla garanzia di stabilità implicita nel nuovo management dell’IMS e della serie a cura di Roger Penske.

Attendiamo quindi di rivedere i colori del team Juncos in pista a partire dal 12 settembre prossimo a Portland. La monoposto sarà spinta da un motore Chevrolet ed il pilota designato (anche se potrebbero alternarsene diversi nei due restanti round di Laguna Seca e Long Beach) sarà reso noto a breve.

Ricordiamo che il team Juncos ha disputato fin qui 16 gare nell’IndyCar Series tra il 2017 ed il 2019, comprese quattro apparizioni totali alla Indy 500, la più famosa delle quali sicuramente quella del 2019, culminata con la clamorosa esclusione di Fernando Alonso ad opera di Kyle Kaiser, mentre nelle serie propedeutiche ha conquistato due titoli Indy Lights e ben cinque campionati Indy Pro 2000/Pro Mazda nel corso di 12 stagioni.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar

4x Indianapolis Winners Shoot. 7-20-2021

IndyCar – Grosjean, ok per Gateway. Lundgaard, test a sorpresa con RLL

Come anticipato su queste pagine nelle scorse settimane, Romain Grosjean ha avuto il suo primo assaggio di ovale a Gateway martedì 27 luglio.

Alla presenza della famiglia, con cui aveva concordato di limitarsi ai soli circuiti cittadini e stradali nella sua prima stagione nell’IndyCar Series, l’ex-Haas F1 ha percorso 166 giri dell’ovale corto di 1,25 miglia alla periferia di St.Louis, riportando solo un innocuo testacoda, e senza nemmeno terminare ultimo nella graduatoria non ufficiale del test.

“Chiunque pensi che sia facile correre sugli ovali si sbaglia di grosso - ha  commentato Grosjean – E’ dura e richiede un feeling differente, ma devo dire che mi è piaciuto e non vedo l’ora di capirne di più. La gara sarà la parte piú eccitante. Ogni volta che entri in una curva, è una curva veloce, ed è divertente, e ti tiene anche alta l’adrenalina.”

Il pilota francese ha infatti cercato di capire il gioco delle scie, ma senza riuscire a mantenere il passo di piloti più esperti; ad ogni modo si è trattato di un test positivo e si è dichiarato pronto a gareggiare il prossimo 21 agosto con la DW12-Honda #51 del Dale Coyne Racing.

Tornando al test, tra le 11 vetture presenti dei team Andretti, Penske, Foyt, Ed Carpenter Racing e Dale Coyne Racing, a primeggiare sono stati Colton Herta ed Alexander Rossi, seguiti da presso da Scott McLaughlin, unico esponente della squadra del Captain.

07-27-JohnsonInutile dire che la prestazione di Grosjean, che in tanti vogliono presso l’Andretti Autosport nel 2022, ha attirato l’attenzione anche dell’altro “grande assente” degli ovali, Jimmie Johnson, il quale ha dichiarato di voler provare anch’egli le monoposto sull’ovale, e a tale scopo dovrebbe testare a fine agosto presso il circuito di Homestead.

A sorpresa poi il Rahal Letterman Lanigan ha provato lunedí 27 a Barber Park con il danese Christian Lundgaard. Il protagonista della F2 si è alternato con Oliver Askew sulla terza monoposto del team, che verrà portata in gara nuovamente nel prossimo appuntamento di Nashville dell’8 agosto prossimo da Santino Ferrucci, e che potrebbe essere schierata invece per uno di questi due piloti nell’ultima fase del campionato.

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Sempre a Nashville, l’Arrow McLaren SP porterà in pista una livrea speciale per i suoi due piloti Pato O’Ward e Felix Rosenqvist; la livrea è stata oggetto di un concorso indetto dallo sponsor VUSE ed ha visto vincitore tale Jack LaPilusa di Astoria, New York.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar, Arrow McLaren SP

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IndyCar – Castroneves full-time con MSR nel 2022

Questi vecchietti terribili ! Helio Castroneves, 46 anni, fresco del quarto successo ad Indianapolis, sarà al via della stagione IndyCar 2022 col Meyer Shank Racing.

Il pilota brasiliano si appresta alla sua 22ma stagione (nuovamente completa) con la DW12-Honda #06, ma il team perderà Jack Harvey, titolare di queste prime stagioni del team sulla #60.

Il pilota britannico era destinato ad una sicura riconferma dopo le ottime prestazioni, soprattutto in qualifica, ma la squadra dell’Ohio ha invece optato per un cambio della guardia. Il sostituto di Harvey verrà annunciato in seguito.

Nel frattempo le monoposto della serie hanno approfittato della pausa estiva per una serie di test in vista del finale di stagione nella costa Ovest. Martedì dieci vetture si sono presentate a Laguna Seca, ed è stato il vincitore dell’ultimo round, Josef Newgarden, a primeggiare sulle entry del team Andretti e Penske al completo e le due dell’RLL, presente con Graham Rahal e Santino Ferrucci.

Il programma proseguirà con Gateway martedì 27 luglio con 11 vetture di Andretti, Foyt, Ed Carpenter Racing e Dale Coyne Racing. Ricordiamo che a Gateway farà il suo debutto sugli ovali Romain Grosjean.

Il Top Gun Racing dal canto suo, atteso al ritorno in pista ad Indianapolis il 14 agosto, proverà sul circuito corto di Sebring il 28 luglio con RC Enerson. Singolare la proposta di sponsorizzazione sul musetto della vettura #75, dove ogni fan, sborsando 1.500 Dollari, può apporre il proprio nome su un facsimile di mattone della brickyard.

L’ultima tappa di questi test sarà infine Portland con la presenza di Arrow McLaren SP, Team Ganassi e Meyer Shank Racing.

La serie tornerà come noto in pista in via ufficiale l’8 agosto con la première dello stradale di Nashville. Il plateau di partecipanti assomma a ben 27 vetture: si tratta della griglia più ampia, Indy 500 esclusa, dal 2013. A rimpinguare l’entry list la terza vettura dell’RLL per Santino Ferrucci, Cody Ware con la DW12-Honda condivisa tra Rick Ware Racing e DCR e ovviamente Helio Castroneves, di ritorno appunto dopo il clamoroso successo di maggio.

Tra le altre news che riguardano la serie, non può passare in secondo piano il rinnovo del contratto televisivo con la NBC. Le gare trasmesse in diretta sulla major saliranno a ben 13, lasciando le restanti in esclusiva allo streaming Peacock Premium, che diventerà la casa anche dell’Indy Lights, oltre che delle libere e delle qualifiche della serie maggiore.

Piero Lonardo

Foto:IndyCar

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IndyCar – Newgarden, era ora! Ericsson sontuoso, Herta disastro ai box

Josef Newgarden ed il Team Penske spezzano la maledizione di questo 2021 e dominano la Honda Indy 200 a Mid-Ohio. Il due volte campione IndyCar ha condotto la gara dall’inizio alla fine degli 80 giri in programma, gestendo al meglio soste e pneumatici sino alla bandiera a scacchi.

Nel finale un Marcus Ericsson sontuoso – sicuramente la sua migliore gara nella serie, a prescindere dalla vittoria rocambolesca di dertoit-1 – si è avvicinato infatti sino a mangiare ben 6” al leader, ma non è riuscito ad impensierire realmente Newgarden, che con questa vittoria guadagna ben 19 punti su Alex Palou, portandosi a -69 dal leader.

Palou ha chiuso in una meritatissima terza posizione davanti a Scott Dixon, uscito indenne dal contatto nelle prime fasi di gara che ha tolto di mezzo Will Power, giratosi nel corso del duello col rivale di sempre in curva 4 e poi centrato da Ed Jones.

Al primo giro invece un contatto multiplo aveva tolto dalla contention per le prime posizioni Ryan Hunter-Reay, toccato da James Hinchcliffe (difficile rivedere entrambi nell’Adnretti Autosport 2022), che ha coinvolto anche Felix Rosenqvist, al ritorno dopo il botto di Detroit, tamponato da Romain Grosjean.

Ma il protagonista più sfortunato della gara è stato sicuramente Colton Herta. A lungo secondo, ha terminato solamente 13mo a causa di una disastrosa gestione delle soste: una prima volta per un problema al bocchettone del carburante (non è la prima volta che accade questa defaillance all’Andretti Autosport) e poi facendo stallare la vettura al momento di ripartire al secondo pitstop. Un’ultima imprevista sosta all’ultimo giro ha vanificato la doppia rimonta del giovane californiano, tornato in settima posizione.

Anche Pato O’Ward, l’attuale major contender di Palou in classifica, ha dovuto sostenere una giornata non semplice. Partito da una non ottimale 20ma piazzola, il messicano è arrivato sino alla P7 per poi perdere di un paio di posizioni a favore di Romain Grosjean e Colton Herta nelle ultime tornate. La sosta imprevista di quest’ultimo lo ha poi riportato in una decente ottava posizione, non male tenuto conto della situazione di partenza. Ora il distacco dal leader ammonta ad un non insormontabile totale di 39 lunghezze.

Nel mezzo, Alexander Rossi e l’enfant du pays Graham Rahal, autori per una volta di una gara attenta, col primo per la prima volta nella top five in questo disastroso 2021. A chiudere la top ten Santino Ferrucci (quattro su quattro per lui finora) e Takuma Sato, che ha scalzato dai primi dieci Sebastien Bourdais nelle ultime curve.

Ah, per gli amanti delle statistiche la vittoria odierna di Newgarden avviene a 50 anni esatti dal primo successo del Team Penske avvenuto nel 1971 con Mark Donohue.

L’IndyCar Series ora osserverà una lunga pausa per ritornare con un fitto programma ad agosto a partire dalla nuova venue di Nashville l’08/08. Da segnalare che anche nella gara di casa del vincitore odierno, un cittadino assai particolare con il passaggio su un vero ponte, è prevista, come oggi a Mid-Ohio, la presenza del pubblico.

Piero Lonardo

L’ordine di arrivo

Foto: IndyCar