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Jones

IndyCar – Ed Jones, ritorno da Dale Coyne

Annunciato oggi dal Dale Coyne Racing with Vasser Sullivan l’ingaggio per tutta la stagione 2021 di Ed Jones.

L’inglesino di Dubai, campione Indy Lights 2016, aveva già fatto parte del team di Plainfield nell’anno successivo, all’esordio nell’IndyCar Series, insieme al quale ha ottenuto un clamoroso terzo posto alla sua prima Indy 500, alle spalle dei duellanti Takuma Sato ed Helio Castroneves, mettendo a frutto un’ottima strategia di gara.

Grazie soprattutto a quella prestazione, l’ora 25enne si guadagnò il titolo di Rookie of the Year.

Successivamente, Jones ha vestito le casacche del team Ganassi, ottenendo un altro paio di podi a Long Beach e a Detroit-Belle Isle e dell’Ed Carpenter Racing in partnership con Scuderia Corsa.

Durante la scorsa stagione Jones si è limitato ad alcune gare di eSports senza però calcare le piste reali.

A fare compagnia a Jones, che subentra sulla DW12-Honda #18 al posto di Santino Ferrucci, potrebbe essere ancora una volta, come nel 2017 un pilota francese, nella persona dell’ex-F1 Romain Grosjean, magari in alternanza con Cody Ware sugli ovali e sulla terza vettura per la Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Hinchcliffe confermato da Andretti

James Hinchcliffe sarà un pilota dell’Andretti Autosport per tutta la stagione 2021. La notizia poco fa da parte del team, concomitante con l’annuncio della sponsorizzazione da parte di Genesys per dieci gare del 2021, tra cui la Indy 500, della DW12-Honda #29.

Lo sponsor, leader globale nel settore dei contact center, era già stato la spinta trainante nel convogliare il popolare Sindaco, scaricato dalla nuova partnership Arrow McLaren SP a fine 2019, di disputare una stagione parziale nel 2020, sempre con Andretti, compresa la 104ma Indy 500, in cui si è classificato settimo.

Frattanto la serie si trova davanti ad un cambiamento epocale nell’ambito della diffusione televisiva. La NBCSN, vale a dire la catena sportiva del gruppo NBC che ospitava grazie al programma NBCSN Gold IndyCar TrackPass, le dirette esclusive dei weekend IndyCar, ha infatti annunciato la chiusura a fine stagione.

Per contro, il popolare gruppo del pavone arcobaleno, oltre a garantire già nel corso del 2021 ulteriori dirette nazionali sul canale primario oltre alla Indy 500, sposterà già da questa stagione i contenuti esclusivi quali prove libere e qualifiche sulla piattaforma streaming Peacock Premium.

L’IndyCar Series, che ricordiamo prima ancora del COVID stava vivendo un momento di lenta ma continua ascesa degli share televisivi, tale da giustificare un impegno più estensivo da parte della major americana, dovrà quindi fare i conti con un nuovo ostacolo dato dalla minore diffusione di questo canale streaming rispetto al precedente.

Peacock Premium, raggiungibile all’indirizzo peacocktv.com, è un servizio attivo ufficialmente solo negli Stati Uniti, così come peraltro era l’IndyCar Track Pass di NBCSN Gold.

Per l’Italia ancora nessuna novità da parte di DAZN, ma qualunque sia la rete destinata a diffondere le dirette delle gare IndyCar, speriamo che il trattamento possa essere migliore, a livello di commento italico, rispetto a quanto abbiamo subito, salvo rare eccezioni, nel corso delle ultime stagioni da parte di DAZN appunto e di Skytv che l’ha preceduta.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

Ragnazzo1

IndyCar – Barber Park avanti una settimana. Ipotesi Cody Ware per il DCR

Dopo St.Petersburg, anche il nuovo season opener IndyCar di Barber Park si sposta. In questo caso, invece dei soliti problemi legati alla diffusione del COVID, è stata principalmente la NBC, che proporrà in diretta nazionale tv la gara, a chiedere lo spostamento – peraltro già nell’aria – di una settimana, dall’11 al 18 aprile.

Pertanto la serie si avvia, sempre pandemia permettendo, ad un poderoso inizio di stagione che proporrà nel giro di tre settimane ben quattro gare, proseguendo infatti con St.Petersburg il 25 aprile ed il doubleheader del Texas Speedway dell’1-2 maggio, quale marcia di avvicinamento verso il fatidico mese di maggio, teatro della 105ma Indy 500.

Ricordiamo che lo scorso anno Barber Park venne cancellata, come peraltro Long Beach, già spostata a fine settembre quale season finale, come accaduto a St.Petersburg nel 2020.

Rossi_Sebring

Frattanto si è conclusa la prima sessione di test collettivi in quel di Sebring, e come il giorno d’apertura ha visto primeggiare il tris Ganassi, la seconda giornata ha visto sugli scudi l’Andretti Autosport e le sue dirette emanazioni.

Miglior tempo infatti per Alexander Rossi davanti a Colton Herta, a Jack Harvey con la vettura iscritta da Meyer Shank Racing e Ryan Hunter-Reay. Primo degli “altri” Graham Rahal con la migliore entry del Rahal Letterman Lanigan Racing a precedere Dalton Kellett, Takuma Sato, Max Chilton e Marco Andretti fanalino di coda.

Nella giornata successiva anche Cody Ware ha saggiato la pista della Florida e si candida, con l’appoggio del Rick Ware Racing di papà Rick, quale possibile candidato non solo alla Indy 500, che il RWR ha già affrontato in partnership col Dale Coyne Racing e James Davison alla guida lo scorso anno, ma addirittura per l’intera stagione col team di Plainfield.

Il Dale Coyne Racing è infatti ancora alla ricerca della propria line-up dopo il passaggio di Alex Palou al team Ganassi e la dipartita di Santino Ferrucci verso la NASCAR. I rumors parlano di Romain Grosjean, ma anche di Ed Jones, Pietro Fittipaldi e Charlie Kimball. Dovesse concretizzarsi l’ipotesi Cody Ware, va detto che l’impegno nella presente stagione del 25enne di Greensboro non potrebbe essere a tempo pieno, stanti gli impegni nella NASCAR Cup Series col team di famiglia.

Un’ultima news degna di nota riguarda l’Arrow McLaren SP, che ha chiuso i rapporti col proprio direttore sportivo, il due volte campione CART Gil de Ferran. Il brasiliano negli ultimi due anni ha svolto il ruolo di “tramite” tra i due continenti in cui è impegnato il team britannico, facilitando la fusione con l’SPM; ora il ruolo che fu di de Ferran sarà appannaggio di Mark Grain, definito “Direttore delle operazioni IndyCar e del patrimonio ereditario”.

Sempre in settimana Tayor Kiel è stato promosso a presidente dell’Arrow McLaren Schmidt Peterson. Kiel comunque continuerà ad occuparsi anche delle strategie di Pato O’Ward come nella passata stagione.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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Indy Lights – Juncos completa con Sowery e Robb. Lundqvist con HMD

Altri tre tasselli dell’Indy Lights Series 2021 sono stati messi al loro posto. Il team Juncos ha infatti ufficializzato la propria line-up con Sting Ray Robb e Toby Sowery, mentre Linus Lundqvist ha firmato per HMD.

SRRobb

Robb è stato confermato, come da ampiamente ipotizzato anche su queste pagine, nella squadra diretta da Ricardo Juncos per li terzo anno consecutivo dopo la conquista del titolo IndyPro 2000. L’appena 19enne di Boise,Idaho ha trionfato al termine della sua quarta stagione nell’ex-formula Pro Mazda, stravincendo su Devlin de Francesco e Danial Frost, che ritroverà nella stagione entrante come avversari nell’Andretti Autosport, in virtù di sette vittorie e altri quattro podi su 17 gare.

Il britannico Sowery dal canto suo è stato la rivelazione dell’ultima stagione disputata, conquistando nel 2019 il terzo posto nella classifica finale della serie cadetta con una vittoria e altri sei podi dietro i “duellanti” Oliver Askew e Rinus VeeKay, non negando mai spettacolo e grinta in gara a dispetto del contratto “race by race” col Team Pelfrey/HMD.

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Lundqvist infine si aggiunge all’altro pilota di origini scandinave Benjamin Pedersen in seno al GRG/HMD, e proprio col Global Racing Group ha trionfato con un passo eccezionale (15 vittorie ed un secondo posto su 17 gare, oltre all’en plein nelle pole position) nella Formula Regional Americas.

Come vicino di box avrà quel David Malukas figlio del team owner HMD, Henry Malukas, che si è aggiudicato le uniche altre due gare sfuggite alla 21enne promessa del motorsport svedese, già titolato nel BRDC F3 britannico nel 2018 col Double R Racing di Raikkonen e Robertson.

L’entry list provvisoria dell’Indy Lights Series consta attualmente di dieci piloti totali; si attendono comunque le determinazioni in tema di seconde guide per Carlin ed HMD.

Piero Lonardo

Foto: Indy Lights Series, Indy Pro, FRA

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IndyCar – Paretta Autosport, un team tutto al femminile per la Indy 500

Sembrava uno dei tanti tentativi destinato all’oblio quello di Beth Paretta, che nel 2015 annunciò la creazione di un team tutto al femminile, il Grace Autosport, con obiettivo la partecipazione alla 100ma edizione della Indy 500 l’anno successivo per Katharine Legge ed un’eventuale espansione futura verso una stagione completa nell’IndyCar Series.

Invece oggi, nonostante un improvvido clima reso tale dalle incertezze legate al COVID, è stato ufficialmente lanciato il Paretta Autosport, che schiererà una DW12-Chevy per Simona de Silvestro alla prossima 500 Miglia.

L’effort parte dall’iniziativa “Race for equality and change” lanciata lo scorso luglio nientemeno che dal “Captain” in persona, Roger Penske, che fornirà anche il necessario supporto alla 32enne pilotessa svizzera, che vanta all’attivo già cinque partecipazione al “Greatest Spectacle in Racing”.

Beth Paretta è da tempo legata al mondo del motorsport tramite la SRT, la struttura sportiva del gruppo FCA, artefice dei successi delle Viper nelle serie IMSA e della Dodge proprio con Penske nella NASCAR Cup Series, mentre la de Silvestro negli ultimi anni ha partecipato a diverse serie fra cui la V8 Supercars australiana oltre che con Porsche, la quale ha fornito il proprio benestare a questa nuova esperienza, in Formula E.

Frattanto lunedì le monoposto più veloci del pianeta hanno inanellato i primi giri del 2021 in quel di Sebring. Il palcoscenico è stato dominato dalle vetture del Team Ganassi, con il campione in carica Scott Dixon autore della migliore prestazione davanti ai compagni di quadra Marcus Ericsson ed Alex Palou.

Buona anche la prestazione di Sebastien Bourdais con la DW12-Chevy del Team Foyt così come quella di Max Chilton con la macchina del Carlin, e del compagno di squadra del tetracampione ChampCar, Dalton Kellett, mentre a chiudere le fila è stato Jimmie Johnson con la quarta vettura di Ganassi.

E’ ora in corso la seconda ed ultima giornata di test collettivi, che vedrà Chilton e Kellett riproporsi in pista insieme alle vetture di Andretti, MSR ed RLL.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Marco Andretti lascia. Ipotesi Dale Coyne per Grosjean?

Fulmine a ciel sereno nell’off-season IndyCar: Marco Andretti lascia il proprio ruolo full-time nel team di famiglia dopo 15 stagioni.

Nel comunicato diffuso dall’Andretti Autosport si parla di una scelta di vita, dopo 236 gare ma due sole vittorie, l’ultima delle quali nel 2011, ma anche di un “unfinished business” legato alla Indy 500, dopo la pole position del 2020.

E proprio la 105ma edizione del “Greatest Spectacle in Racing” sarà l’unico appuntamento del 2021 nella massima serie di monoposto USA, mentre Marco Andretti cercherà nuovi stimoli in altre categorie, con un occhio di riguardo all’endurance, che ha già assaggiato brevemente nel 2008 sulla Acura LM P2 nell’allora American Le Mans Series e nel 2010 con Rebellion nei test di Le Castellet e alla 24 Ore di Le Mans.

Sedile libero quindi sulla monoposto #98, gestita in partnership con Byan Herta, mentre al contrario Ryan Hunter-Reay ha firmato una nuova estensione di contratto che lo vedrà legato al team Andretti per la dodicesima stagione consecutiva grazie allo sponsor DHL sulla DW12-Honda #28.

Mentre a distanza di mesi affiora la notizia di un ingaggio sfumato nel 2020 per Jenson Button in McLaren, sono sempre più insistenti le voci che vedono Romain Grosjean accasarsi presso il Dale Coyne Racing.

La squadra di Plainfield, orfana sia di Alex Palou, approdato alla corte di Chip Ganassi, e di Santino Ferrucci, pronto al debutto in NASCAR, al momento non ha sotto contratto alcun pilota. In contention per i due sedili oltre all’ex-Renault e Haas F1, ci sarebbero secondo la stampa statunitense anche Ed Jones, Charlie Kimball e quel Pietro Fittipaldi che lo ha sostituito nelle ultime gare del mondiale F1 dopo il terribile incidente di Sakhir.

Le monoposto della serie si preparano intanto alla prima uscita in pista del 2021, che avverrà a partire da lunedì e per due giorni sul tracciato corto di Sebring, presente gran parte dello schieramento con Foyt, Carlin, Ganassi, Andretti, MSR ed RLL. Per il team Foyt ci saranno sia Sebastien Bourdais che Dalton Kellett; per Carlin, che fin qui non ha ufficializzato alcun contratto, sarà della partita il solo Max Chilton, mentre per Ganassi si alterneranno tutti e quattro i piloti della line-up, così come per Andretti ed RLL, mentre l’MSR schiererà il solo Jack Harvey.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

Megennis

Indy Lights – La stagione del ritorno partirà da Barber Park

L’Indy Lights Series 2021 prenderà il via da Barber Park il prossimo 9-11 aprile. L’Andersen Promotions, in funzione dello spostamento del Grand Prix of St.Petersburg, e di conseguenza delle gare di contorno della Road to Indy, al weekend del 25 aprile, ha provveduto a rivedere il calendario della stagione entrante aggiungendo il tracciato dell’Alabama, che sarà teatro di un doubleheader.

Barber Park prende il posto della venue inizialmente indicata come TBA nella prima stesura del calendario che vede il ritorno della serie cadetta dopo un anno di sospensione totale.

Anche i test prestagione (il cosiddetto Spring Training) di Homestead vengono posticipati, dal 22-24 febbraio a una data ancora da definire ma più vicina al primo weekend di gara.

Nonostante le tante iniziative volte ad aumentare l’interesse della serie, non ultimo l’innalzamento del montepremi, al momento sono ancora pochi i piloti iscritti alla serie.

A farla da padrone ancora l’Andretti Autosport con quattro vetture per Roberte Megennis (nella foto), di ritorno tra le Lights dopo il debutto del 2019, e tre promesse provenienti dalla Indy Pro 2000: Devlin de Francesco (in partnership con George Steinbrenner IV), Danial Frost e quel Kyle Kirkwood campione back-to-back nel biennio 2018-2019 dei due primi gradini della “ladder” che porta alla IndyCar.

Il campione in carica dell’Indy Pro 2020, Sting Ray Robb, è invece atteso al ritorno col team che lo ha gestito nelle ultime due stagioni, lo Juncos Racing, anche se finora nulla è stato ufficializzato.

Con HMD Motorsports dovrebbe tornare David Malukas, mentre su di una entry condivisa con il Global Racing Group (GRG) dovrebbe debuttare il pilota di origini danesi Benjamin Pedersen, mentre il Carlin farà il proprio ritorno nella serie dopo due anni di assenza con l’australiano Alex Peroni.

Chi invece sicuramente mancherà, oltre a Belardi Racing che come sappiamo ha chiuso definitivamente i battenti, è l’Exclusive Autosport, le cui due nuove IL-15, acquistate alla vigilia della stagione 2020, sono andate proprio al GRG. Il team canadese ha dovuto per ora accantonare i proprio progetti, che ruotavano intorno al russo Nikita Lastochkin ed al campione 2019 della USF2000, Braden Eves, per concentrarsi su quest’ultimo, pronto a riprendere dal pauroso incidente dello scorso settembre sullo stradale di Indianapolis.

Dallara_auto2 Fra le iniziative messe in atto a sostegno della serie spicca anche il concorso relativo alla creazione di vetture da corsa autonome, la Indy Autonomous Challenge, indetta a fine 2019. L’obiettivo di questo bando di concorso, cui hanno aderito ben 39 università in rappresentanza di 11 Paesi, consiste ricordiamo in una gara, da tenersi presso l’Indianapolis Motor Speedway il 23 ottobre prossim.

L’Energy Systems Network e l’IMS, organizzatori del concorso, che mette in palio ben un milione di dollari, hanno rivelato alla stampa la vettura che fungerà da base di partenza di questa sfida. Si tratta di un telaio modificato di Dallara IL-15, vale a dire proprio lo chassis utilizzato nell’Indy Lights Series, opportunamente equipaggiato per permettere la guida autonoma.

La gara del 23 ottobre sarà preceduta da una simulazione da tenersi nel corso della prossima Indy 500 nel mese di maggio.

Piero Lonardo

Foto: Indy Lights Series

StPete

IndyCar – St.Petersburg posticipata ad aprile, seguirà Barber?

L’IndyCar Series ha annunciato poco fa che il Grand Prix of St.Petersburg, tradizionale season opener stagionale, sarà posticipato di oltre un mese, dal 5 marzo al 25 aprile.

La decisione, la prima di questo genere dell’anno, è stata ovviamente presa a causa dell’attuale situazione in tema COVID, e rende la gara di Barber Park, prevista per il 9 aprile prossimo, il nuovo atto iniziale della serie 2021, anche se va detto che un noto media statunitense specializzato riporta già la possibilità di uno spostamento anche della gara dell’Alabama alla settimana successiva.

Ricordiamo che nel 2020 il Grand Prix of St.Peetrsburg, che quest’anno giungerà alla sua 18ma edizione nell’attuale formato, venne posticipato al 25 ottobre, diventando così l’atto finale del campionato vinto da Scott Dixon, mentre la gara di Barber Park venne cancellata, sempre a causa del COVID.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Conor Daly confermato all’ECR

Come anticipato su queste pagine nei giorni scorsi, Conor Daly è stato confermato per la prossima stagione dell’IndyCar Series in seno all’Ed Carpenter Racing.

Daly come lo scorso anno si alternerà col team owner nei circuiti stradali e cittadini, vale a dire la maggior parte della schedule 2021 (ben 13 gare su 17), più la 105ma edizione della Indy 500, in questo caso sulla terza macchina del team, al fianco di Ed Carpenter e del Rookie of The Year 2020, Rinus VeeKay.

A garantire la permanenza dl 29enne figlio d’arte nel team, ancora una volta la U.S. Air Force, già sponsor di Daly lo scorso anno, che apparirà sulla vettura per 10 delle gare stradali, più la Indy 500.

Ancora aperta invece la caccia al sedile della DW12-Honda #88 dell’Andretti Harding Steinbrennner Autosport, così come si attende la conferma del programma in seno al Carlin per Max Chilton, il quale, ricordiamo, ha deciso di evitare gli ovali, fatta eccezione per la Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Long Beach va a settembre. Kellett completa per Foyt

Il Grand Prix of Long Beach cambia data e diventa il season finale dell’IndyCar Series 2021.

La gara, uno dei capisaldi della schedule della serie, viene spostata al 26 settembre, completando così un trittico dell’ovest con Portland, Laguna Seca e appunto, il cittadino californiano che si svolgerà in tre weekend consecutivi, con evidenti vantaggi dal punto di vista logistico per team e piloti.

Ricordiamo che il Grand Prix di Long Beach non si è disputato nel 2020 causa COVID.

Questo cambiamento impatterà anche la gara di contorno del WeatherTech SportsCar Championship, che a sua volta ha deciso a sua volta di spostare l’intera trasferta californiana, comprendente pure Laguna Seca, nel mese di settembre.

KellettFrattanto, uno degli ultimi sedili disponibili è stato assegnato a Dalton Kellett, che si unirà per tutta la stagione al team Foyt. Il 27enne canadese, dopo aver disputato una stagione parziale comprendente i soli circuiti stradali e cittadini per la stessa squadra, non andando mai meglio della 20ma posizione, potrà sicuramente trarre vantaggio dalla presenza full-time di Sebastien Bourdais, già da tempo confermato alla guida della DW12-Chevy #14.

Da segnalare infine il passaggio di Marco Andretti sulla vettura #26, quella ex-Zach Veach per intenderci. Lo scambio lascia libera quindi la #88 gestita in partnership con l’Harding Steinbrennner Autosport, uno degli ultimi sedili liberi per la stagione entrante.

In pole position ad occupare la quarta entry del team Andretti, James Hinchcliffe, anche se sul mercato potrebbe rientrare Pietro Fittipaldi, reduce dall’esperienza Haas F1. Tra i piloti 2020 ancora a spasso, Santino Ferrucci sta esplorando le possibilità di entrare in NASCAR, mentre Conor Daly dovrebbe ritornare nell’unica altra opportunità sicuramente disponibile, vale a dire all’Ed Carpenter Racing, ancora una volta in alternanza al team owner sui circuiti stradali e cittadini.

Ancora nessun segnale di vita invece dal team Carlin, dove lo scorso anno lo stesso Daly si è alternato a Max Chilton sugli ovali, conquistando la pole position in gara 1 all’Iowa Speedway.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series