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IndyCar – Palou torna in pole all’Indy GP

Alex Palou torna in pole sull’infield di Indianapolis, sede della prima tappa del “Month of May” che ci porterà alla 108ma Indy 500 fra poco più di due settimane.

Il campione in carica della serie, il quarto polesitter in altrettante gare ufficiali del 2024, ha fissato i cronometri sull’1.09.0004, precedendo il migliore delle qualifiche 2023, Christian Lundgaard, di appena 9 centesimi.

Seconda fila per Will Power e Josef Newgarden, apparentemente non penalizzati dalla piccola rivoluzione in casa Penske conseguente al recente scandalo del push-to-pass; terza per Pato O’Ward e per Scott Dixon.

Tra gli esclusi eccellenti della Firestone Fast Six, Alexander Rossi, fuori dal terzo turno per appena 2 centesimi, uno strepitoso Agustin Canapino, autore della seconda migliore prestazione nelle prime libere del mattino dietro Colton Herta, quindicesimo, mentre peggio è andata proprio al giovane pupillo dell’Andretti Global, fermo senza etanolo nella seconda parte del Q1, dovrà partire dalla 24ma piazzola.

Il nostro Luca Ghiotto, alla seconda esperienza nella serie, scatterà in P22, mentre il neoacquisto Arrow McLaren, Theo Pourchaire, potrà beneficiare del 18mo posto in griglia.

Lo start del Sonsio Indy GP sabato alle 3.30 PM ET, le 21.30 italiane. Diretta sulla piattaforma IndyCar Live e sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – Pourchaire full-time McLaren dopo Indianapolis. Sospensioni eccellenti in casa Penske

Sarà Theo Pourchaire a portare in gara la DW12-Chevy #6 di Arrow McLaren per il resto della stagione. Il campione in carica della F2 è stato liberato dagli impegni in SuperFormula coincidenti con gli eventi di Laguna Seca, Toronto e Portland.

Il team Sauber F1 inoltre, di cui Pourchaire è test & reserve driver, non dovrebbe impegnarlo fino al season finale di Nashville del 15 settembre prossimo.

L’unica eccezione rimane la 108ma Indy 500, dove sarà invece Callum Ilott a prendere il volante della vettura originariamente assegnata a David Malukas, infortunatosi prima dell’inizio stagionale.

L’affaire Penske invece si è ufficialmente concluso con la sospensione per due gare di diversi esponenti del team, tra cui spicca nientemeno che il presidente Tim Cindric. Assenti per i due appuntamenti di Indianapolis anche lo stratega e gli ingegneri di pista della vettura di Josef Newgarden, Ron Ruzewski, Luke Mason e Robbie Atkinson.

Al loro posto nell’Indy GP nei compiti principali due affidabili veterani quali Raul Prados e Jon “Myron” Bouslog, mentre in pista le strategie saranno decise dal team che già si occupa della vettura di Will Power, David Faustino e Paulo Trentini Filho.

L’appuntamento dell’Indy GP si svilupperà nel pomeriggio odierno nostrano con due sessioni di libere alle 9.30 AM ET e alle 1.10 PM ET, mentre le qualifiche partiranno alle 4.20 PM ET, le 22.20 italiane. Gli eventi saranno godibili sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Abel rinuncia a Indianapolis. McLaren abilita Pourchaire agli ovali

Bill Abel non porterà una sua monoposto alla prossima Indy 500. La ricerca di fondi per riportare RC Enerson al Greatest Spectacle in Racing non ha dato esito positivo per cui le vetture iscritte rimangono 34, con la certezza quindi che almeno uno dei piloti non parteciperà alla gara.

Tramite un noto media statunitense, Bill Abel ha fatto sapere che il figlio Jacob, fresco vincitore Indy NXT in Alabama, sosterrà dei test in stagione sulla vettura, già pronta e preparata, in attesa di ricevere un motore per una o più gare nel 2025. Una fornitura full-season sembra al momento fuori discussione.

Pourchaire

Frattanto Arrow McLaren, dopo aver rilasciato David Malukas, è alla ricerca del suo sostituto, e a Gateway il team ha ottenuto l’autorizzazione ad utilizzare Theo Pourchaire sugli ovali dopo Indianapolis. Il campione in carica della F2 ha compiuto 110 giri del circuito sotto gli occhi attenti di Tony Kanaan ed Alexander Rossi.

Pourchaire, che a questo punto potrebbe alternarsi con Callum Ilott nell’abitacolo della DW12-Chevy #6 per il resto della stagione, stanti le varie concomitanze con il WEC e la Super Formula che impediscono a l’uno o all’altro di partecipare al resto delle gare, potrebbe effettuare presto un altro test sull’ovale di Milwaukee.

Il francese dovrebbe essere di scena nel weekend per l’Indy GP, mentre alla Indy 500, salvo colpi di scena dell’ultimo momento, il sedile dovrebbe essere appannaggio di Ilott, che cosí farebbe la sua terza apparizione nella gara.

L’appuntamento sull’infield dell’Indiana si svilupperà in due sole giornate, con libere e qualifiche venerdí 10 maggio mentre la gara partirà alle 3.30 PM ET, le 21.30 nostrane di domenica 11.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – McLaughlin si conferma re di Barber Park

Scott McLaughlin si aggiudica il terzo appuntamento valido per l’IndyCar Series 2024, bissando il successo dello scorso anno a Barber Park. Le differenti strategie, rese fluide dalle quattro Full Course Yellow, non hanno influito sul risultato finale a favore del pilota della DW12-Chevy #3, al top sin dalle qualifiche di ieri. A podio anche Will Power e Linus Lundqvist, al primo podio in carriera. Luca Ghiotto chiude in P21 al debutto.

La partenza vedeva rispettate le posizioni di testa, ma in fondo al gruppo Rinus VeeKay, partito dal fondo dello schieramento, toccava Sting Ray Robb che a sua volta innescava i testacoda di Jack Harvey e Kyffin Simpson. Inevitabile il drive-through per il pilota olandese, ma poco dopo un altro dei protagonisti annunciati, il vincitore di St.Petersburg, Pato O’Ward, si girava nell’insidiosa curva 5 e precipitava come peralrro Colton Herta, forse un po’ troppo aggressivo con Santino Ferrucci.

Non mancava comunque molto alla prima neutralizzazione, provocata proprio da O’Ward, il quale spingeva Pietro Fittipaldi nelle gomme a protezione di curva 2, meritandosi anch’egli un passaggio extra ai box.

Nella scelta fra le strategie a due o tre soste si introduceva quindi una nuova variabile, di cui approfittavano in diversi, tra cui Lundqvist, Ferrucci e VeeKay. Frattanto davanti, una volta reistituito il regime di corsa libera, Power andava lungo lasciando spazio a Lundgaard, che si installava alle spalle del polesitter.

Il danese era il primo dei presunti three-stoppers ad affacciarsi in pitlane al lap 25, e dietro al trio di testa si consolidava la posizione di Alex Palou.

La gara di Alexander Rossi si chiudeva al lap 44 per una ruota mal fissata al pit, che chiamava in causa la Safety Car per la seconda volta; l’occasione permetteva ai primi di rifornire per la seconda volta, ancorchè leggermente in anticipo sui piani, e al restart i due alfieri del Team Penske tornavano al comando, scambiandosi anche temporaneamente le posizioni.

Ma al lap 52 accade una delle situazioni più particolari mai viste in un circuito, con un manichino che si stacca da un sovrapasso e precipita in pista, fortunatamente senza causare danni a macchine e piloti!

Solo tre tornate dopo peró l’uscita di strada di Sting Ray Robb, fuori in T1 con lo sterzo rotto, probabilmente a causa del contatto in partenza, provoca la terza neutralizzazione, costringendo tutti coloro che non avevano ancora rifornito ad anticipare di molto il pit. Palou, il migliore dei two-stoppers, si trovava ora a dover affrontare 35 giri con le black.

Decisivo il forcing da parte dei primi, che una volta effettuata la loro terza sosta in regime di corsa libera al lap76, riuscivano ad uscire davanti al campione in carica. Il protagonista delle fasi finali era però Lundqvist, che grazie ad un set di alternate fresche, si faceva largo facendo fuori Rosenqvist e Palou, appropriandosi del gradino basso del podio.

Il polesitter di St.Pete approfittava delle ultimissime fasi di gara e del restart susseguente al testacoda di Christian Rasmussen in curva 1 per passare Palou e chiudere in quarta posizione. Nota di merito per Santino Ferrucci, che porta la DW12 #14 del Team Foyt in settima posizione al termine di una gara tutta d’attacco. Il nostro Luca Ghiotto dal canto suo chiude il suo debutto mantenendo la P21 di partenza.

Il disastro Arrow McLaren si completava col contatto nel finale fra O’Ward e Pourchaire. Male in questa giornata anche Scott Dixon e Josef Newgarden, rispettivamente 15mo e 16mo, autori di una gara piena di errori, col vincitore della più recente Indy 500 graziato più volte dalla direzione gara, come peraltro Herta , ottavo e migliore dell’Andretti Global.

In classifica generale, proprio Herta passa al comando con 101 punti contro i 100 di Power, i 98 di Palou ed i 94 di Dixon. L’IndyCar Series tornerà fra due settimane col Sonsio GP of Indianapolis.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – McLaughlin guida il riscatto Penske nelle qualifiche di Barber Park

Sarà Scott McLaughlin a partire dalla pole position a Barber Park per il terzo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series. Il neozelandese, autore di 1.05.9490 nella Firestone Fast Six, sarà affiancato dal teammate Will Power, col quale ha ingaggiato una battaglia sul filo dei millesimi, conclusa con appena 97 millesimi di distacco.

Seconda fila per Christian Lundgaard ed il “neovincitore” di St.Petersburg, Pato O’Ward, mentre Felix Rosenqvist peggiora la propria media con la quinta prestazione davanti a Marcus Armstrong, unico del team Ganassi ad approdare nel turno finale.

Fuori dai primi sei, unico del Team Penske, Josef Newgarden, ancora chiacchieratissimo come peraltro il resto della squadra per lo scandalo del P2P, partirà dall’ottava piazzola dietro il sempre lamentoso Graham Rahal.

Romain Grosjean, in pole qui lo scorso anno nella gara poi vinta proprio da McLaughlin, ha portato la monoposto del Juncos Hollinger in sesta fila, dietro Alex Palou, autore della migliore prestazione del weekend nel primo turno con 1.05.5862.

La prima tagliola ha lasciato fuori ancora una volta nomi illustri quale il leder della classifica generale Scott Dixon, Colton Herta ed Alexander Rossi. Grossi problemi invece per Rinus VeeKay, il migliore del secondo turno di libere, costretto a partire dal fondo.

Ancora progressi per il nostro Luca Ghiotto, che dopo aver concluso le libere 2 con la 24ma prestazione, si è ulteriormente migliorato in qualifica e domani partirà dalla 21ma piazzola.

Lo start della gara, della durata di 90 giri, alle 1.30 PM ET, le 19.30 italiane. Diretta a pagamento sui canali SkySport e sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: Team Penske

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Ghiotto

IndyCar – Primi giri per Ghiotto a Barber. Newgarden si scusa e chiude al top. Niente sponsor presidenziali a Indy

Josef Newgarden chiude in cima alla classifica nelle prime libere di Barber Park, terzo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series, col tempo di 1.06.7045, precedendo Pato O’Ward, Will Power e Colton Herta, tutti nello spazio di un solo decimo.

Il due volte campione è stato come noto al centro di fitte polemiche riferite al “cheating” sui push-to-pass a St.Petersburg e che ha portato alla sua squalifica e a quella di Scott McLaughlin, rispettivamente primo e terzo al traguardo in Florida, e ha approfittato per fornire di persona in modo accorato le proprie spiegazioni ai media, dopo che gli altri due piloti del team hanno invece preferito spendersi via social già nei giorni scorsi.

Un noto media USA, nell’approfondire il tema coi massimi vertici Penske, dichiaratisi immediatamente disponibili nei confronti della serie non appena convocati, alla vigilia di Long Beach, ha fatto emergere un particolare comportamento dei piloti, che schiaccerebbero il bottone per abitudine, anche quando disattivo.

Non solo, pare che i dati del P2P siano stati controllati anche retroattivamente, relativamente alla stagione 2023, con risultanze negative.

In ogni caso, anche dopo le opportune scuse e spiegazioni – l’attivazione del P2P ai restart ricordiamo sarebbe la conseguenza di una linea di codice rimasta dai precedenti test con l’unità ibrida, allo scopo di verificare al meglio il potenziale del nuovo sistema – i sospetti non paiono del tutto sopiti nel paddock.

Tornando ai risultati della pista, il tracciato dell’Alabama è risultato ancora una volta insidioso e proprio Newgarden è stato protagonista della prima interruzione uscendo in curva 13, poi imitato da Agustin Canapino. Il nostro deb Luca Ghiotto dal canto suo ha potuto effettuare 39 giri senza problemi, ancorchè va a chiudere la graduatoria con la vettura #51 del Dale Coyne Racing.

Infine, si è appreso che la serie non ha accettato che alla prossima Indy 500 una vettura venisse sponsorizzata con i nomi di Robert F.Kennedy Jr. e di Donald Trump, richiedendo al team, ancora ignoto, di riportare brand più tradizionali e non connessi alle prossime elezioni presidenziali. Lo stesso media ha poi reso noto che Trump avrebbe dovuto dare il classico “driver start your engines” al recente appuntamento fuori campionato del Thermal Club, situazione poi rientrata all’ultimo momento per ragioni sconosciute.

Il programma di Barber Park proseguirà oggi con la seconds sessione di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 12.15 PM ET e alle 3.30 PM ET, le 21.30 nostrane. Il tutto visibile sulla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Luca Ghiotto a Barber per Dale Coyne! Malukas ancora assente, torna Pourchaire

Finalmente un pilota italiano torna sul sedile di una monoposto IndyCar. Si tratta di Luca Ghiotto, che correrà nei due prossimi round di Barber Park e del Sonsio GP di Indianapolis sulla DW12-Honda #51 del Dale Coyne Racing.

Il pilota vicentino, terzo classificato in F2 nel 2019 alle spalle di Nyck de Vries e Nicholas Latifi, è attualmente impegnato nell’European Le Mans Series con Inter-Europol, team col quale ha debuttato due settimane fa a Barcelona, giungendo ottavo.

Si tratta del primo pilota di casa nostra nella serie dal 2016, con Luca Filippi a seguire le orme di Francesco Dracone quale protagonista di cinque gare in stagione proprio col team di Plainfield.

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A Barber Park non sarà ancora disponibile David Malukas, e Arrow McLaren ha confermato sulla vettura #6 Theo Pourchaire, autore di una bella gara d’esordio domenica scorsa a Long Beach, dove si è classificato appena fuori dalla top ten.

L’azione in pista in Alabama comincerà venerdí 26 aprile alle 3.40 PM ET con le prime libere; qualifiche sabato 27 a partire dalle 3.30 PM ET e start della gara all’1.30 PM ET, vale a dire alle 19.30 nostrane, di domenica 28 aprile. Nel weekend tornerà anche l’Indy Lights, dopo oltre un mese dal season opener di St.Petersburg.

Piero Lonardo

Foto: Piero Lonardo, NTT IndyCar Series

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IndyCar – Clamoroso: squalifica per Newgarden e McLaughlin a St.Petersburg. Vittoria a O’Ward

A distanza di un mese giunge un verdetto a dir poco clamoroso sull’ordine di arrivo del season opener IndyCar di St.Petersburg. Il vincitore Josef Newgarden e Scott McLaughlin, terzo sotto la bandiera a scacchi, sono stati squalificati.

Il motivo risiede in una violazione nei parametri del Push to Pass, che per tutte e tre le vetture del Team Penske da un lato impediva la corretta trasmissione dei dati alla centralina, e dall’altro ne permetteva l’attivazione al restart, cosa non consentita dall’attuale regolamento.

La possibile violazione è stata riscontrata solo durante il warm-up del Grand Prix di Long Beach e, dopo un’estensiva revisione dei dati riferiti a St.Petersburg, è stato verificato che le vetture #2 e #3 ne hanno tratto effettivamente vantaggio, e pertanto sono state squalificate, contrariamente alla #12 di Will Power.

Tutte e tre le entry del Team Penske sono state inoltre multate di 25.000 $ oltre che private di tutti i premi riferiti alla gara. La vittoria della gara va quindi a Pato O’Ward, secondo al traguardo, davanti a Will Power e Colton Herta.

Il Team Penske comunque ha pubblicato una nota a firma Tim Cindric dove ammette l’errore, ancorchè compiuto in buona fede, per non aver disinstallato il software relativo dopo i precedenti test con il sistema ibrido.

In classifica generale ora è Scott Dixon a condurre con 79 punti contro i 77 di Herta, i 67 di Palou ed i 64 di O’Ward.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo definitivo di St.Petersburg

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IndyCar – Dixon, strategia vincente a Long Beach

Scott Dixon si aggiudica a Long Beach la sua 57ma vittoria nell’IndyCar Series. Decisiva la strategia, che ha visto il sei volte campione partire con con le primary per gestire con successo le alternates nei successivi due stint.

La gara ha visto Will Power sorprendere già alla prima curva il polesitter Felix Rosenqvist, partito come la maggior parte dei top qualifiers con le black, imitato poco dopo da Josef Newgarden e Marcus Ericsson.

I muretti californiani mietono la prima ed unica vittima in Christian Rasmussen in curva 4 al 15mo degli 85 giri; il contatto vedeva anche Jack Harvey sostenere danni collaterali sulla DW12 #18 del Dale Coyne Racing. Questa l’occasione per diversi piloti, quali Dixon e Power, per effettuare la prima sosta; per il kiwi significava sostanzialmente sperare in altre interruzioni della gara per contenere i consumi. Frattanto anche Colton Herta ed Alex Palou si erano fatti spazio nella top five.

Dixon passava Power al restart ed in seguito la prima sosta, effettuata da Newgarden e dagli altri piloti di vertice intorno al giro 31, lasciava davanti il duo di veterani inseguiti da Kirkwood, Scott McLaughlin e Graham Rahal, altri che avevano approfittato della Full Course Yellow.

I due battistrada si marcavano un’altra volta ai box per la seconda sosta, ma mentre l’alfiere di Ganassi montava un secondo set di gomme green usate, Power optava per delle black. La seconda decisiva sosta di Newgarden, Herta e Palou lasciava il vincitore dell’ultima Indy 500 dietro Dixon, mentre Power doveva cedere la quinta piazza anche ad Ericsson.

Newgarden ad 8 giri dalla bandiera a scacchi andrà in stallo, danneggiato da un contatto al posteriore da parte di Herta, che permetteva al californiano e a Palou di passare senza fatica e chiudere a podio dietro Dixon. Dietro Power completano la top ten Kirkwood, Romain Grosjean, al miglior risultato di sempre per il JHR, Rosenqvist e Rossi. Quest’ultimo è stato costretto ad una sosta extra per il contatto nelle fasi iniziali di gara da parte del compagno di squadra Pato O’Ward, poi penalizzato con un drive-through e solamente 16mo al traguardo. Restando in casa Arrow McLaren, bella prova da parte del deb Theo Pourchaire, appena fuori dai primi dieci.

In classifica generale, Newgarden conduce con 87 punti contro i 75 di Dixon ed i 72 di Colton Herta. L’Indycar Series tornerà già il prossimo weekend a Barber Park, Alabama, prima del fatidico Month of May.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Rosenqvist regala la prima pole all’MSR a Long Beach

Felix Rosenqvist prosegue sulla strada della redenzione regalando la prima pole position della storia in IndyCar al Meyer Shank Racing a Long Beach.

Lo svedese, alla sesta partenza al palo in carriera nella serie, è riuscito a mantenere la leadership nella Firestone Fast Six per appena 4 millesimi su Will Power nel suo last effort col tempo di 1.06.0172.

Rosenqvist aveva dominato anche il primo gruppo del Q1, mentre a sorpresa era Marcus Armstrong a dominare nella seconda metà, che vedeva uscire, dopo Alexander Rossi, anche le altre due McLaren di Pato O’Ward, nonostante i buoni responsi delle libere, cosí come il deb Theo Pourchaire.

Era invece Alex Palou a segnare il miglior tempo del weekend nella Fast Twelve con 1.05.9103, portandosi dietro Colton Herta, Josef Newgarden, Marcus Ericsson, Rosenqvist e Power. Solo decimo tempo per il polesitter dello scorso anno Kyle Kirkwood, al top nelle seconde libere, il quale ha preferito non utilizzare un ulteriore set di gomme per tentare il passaggio alla fase finale, nell’ipotesi di ripetere la strategia risultata vincente nel 2023.

Al termine dei 15’ finali, alle spalle di Rosenqvist e Power si piazzano in seconda fila per Newgarden ed Herta, seguiti da Ericsson e Palou.

Lo start della gara alle 3.30 PM ET, vale a dire alle 21.30 nostrane, fruibile in diretta a pagamento sui canali Sky o su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche