Una battaglia serrata nell’ultimo quinto di gara alla fine ha premiato Josef Newgarden, che riporta la terza vittoria al Texas Motor Speedway.
Sembrava la giornata della rivincita di Pato O’Ward dopo la sfortuna di St.Petersburg. Il messicanino dell’Arrow McLaren ad un certo punto era riuscito nell’impresa di doppiare tutti a parte il vicecampione in carica, ma come è spesso accaduto in passato, è stata proprio una vettura del team, nella fattispecie quella del poleman Felix Rosenqvist, a rimettere tutto in discussione, al lap 179 di 250, dopo una lunga sezione di gara senza interruzioni, dopo il crash in T2 da parte di Takuma Sato al giro 48.
Tutto da rifare quindi, con sei piloti in contention nel restante 20% di gara, frammentato da altre tre interruzioni causate da Sting Ray Robb, a muro in T2, poi dal contatto tra Devlin deFrancesco a Graham Rahal ed infine da Romain Grosjean, che chiudeva con due tornate di anticipo il fantastico duello al cardiopalma a gomme fresche fra i due contender.
Che differenza rispetto alla tanto decantata F1! (una volta tanto, visti i fattacci di Melbourne, ci va di dirlo) E dire che la giornata era iniziata con prospettive di pioggia e fulmini, per la preoccupazione degli organizzatori, che durante la settimana hanno potuto annunciare il rinnovo dell’accordo pluriennale con il main sponsor NTT.
Tornando ai risultati della gara, Alex Palou, a lungo in lotta per il primato, riesce ad assicurarsi il gradino basso del podio davanti ad un sempre più consistente, specie sugli ovali, David Malukas e a Scott Dixon, che supera Mario Andretti nella classifica assoluta degli arrivi tra i primi cinque. La top ten si completa con Scott McLaughlin, Colton Herta, Marcus Ericsson, Callum Ilott ed Helio Castroneves.
Giornata no per il campione in carica Will Power, P16 a 2 giri, e per Alexander Rossi con la terza McLaren, penalizzato da un contatto in pitlane con Kyle Kirkwood per il quale ha ricevuto una dubbia penalizzazione, mentre il migliore fra i rookies risulta, manco a dirlo, il debuttante assoluto Agustin Canapino, addirittura undicesimo.
E’ notte fonda invece al Rahal Letterman Lanigan, che domani testerà il campione Indy Lights uscente, Linus Lundqvist, e Katharine Legge, pronta per la sua terza Indy 500 a 10 anni dalla precedente.
il secondo posto consecutivo vale a O’Ward la leadership in classifica generale con 82 punti davanti al vincitore di St.Petersburg, Marcus Ericsson, con 75, a Scott Dixon con 67 e a Newgarden con 66.
L’IndyCar Series tornerà fra due settimane, con il tradizionale appuntamento sulle strade di Long Beach, in coabitazione col WeatherTech SportsCar Championship.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar Series, Arrow McLaren