Il meteo dell’Indiana come da previsioni ha graziato i protagonisti della seconda giornata dell’open test IndyCar all’Indianapolis Motor Speedway. Solo brevi interruzioni per qualche leggero rovescio e per la pulizia della pista hanno permesso ai 31 piloti di svolgere un intenso programma dalle 9 alle 18 di venerdì.
Le velocità sono sensibilmente aumentate e, anche grazie all’aiuto del “Towing” alla fine della giornata la gran parte del lotto ha potuto superare il best crono del giovedì di Sebastien Bourdais.
La palma del migliore va a Josef Newgarden, al top della lista dei tempi con 226.819 mph davanti a tre vincitori precedenti del Greatest Spectacle in Racing: Takuma Sato, Juan Pablo Montoya, alla prima uscita su ovale ricordiamo con l’Arrow Mclaren SP, e Scott Dixon.
Ancora tra i primi Conor Daly, P6 dietro Graham Rahal, il migliore del breve stint mattutino di giovedì e dell’Ed Carpenter Racing, che ha scelto di tenere ai box Rinus VeeKay dopo l’incidente della prima sessione.
Scott Mclaughlin emerge invece tra i rookie con la 18ma prestazione, ancorchè fanalino di coda del Team Penske, dopo ben 195 giri, appena 5 in meno della distanza da percorrere il 30 maggio; bene anche la rientrante Simona de Silvestro con il 21mo tempo. Nella serata di è potuto infine anche concludere propriamente il rookie/refresher program.
Ora l’attenzione si sposta verso Barber Park, che nel prossimo weekend sarà teatro del season opener. Alla data odierna non si conosce ancora l’emittente che trasmetterà in Italia la serie. Ricordiamo che il contratto “girato” lo scorso anno da Sky a DAZN è scaduto al termine del 2020 e che al momento non è possibile accedere in modo diretto dall’Italia alla piattaforma streaming Peacock, succeduta ad NBC Gold.
Dopo il trattamento che SkySport e DAZN hanno riservato fin qui alla serie, con commenti quasi sempre, salvo rare eccezioni, approssimativi, non sappiamo dire se tutto ciò sia realmente un male. Staremo a vedere se la “casa madre” SkySportUK, che invece mantiene il contratto con la serie, correrà ancora una volta all’ultimo momento in aiuto dei poco lungimiranti manager televisivi nostrani…
Piero Lonardo