Scott McLaughlin è il polesitter della 108ma Indy 500. Il kiwi con la DW12-Chevy #3 ribattezzata “Yellow Submarine” ha guidato lo sweep dell’intera prima fila da parte delle vetture del Team Penske con la media record (per la pole position) di 234.220 mph sui tradizionali quattro giri.
Niente da fare per Will Power e Josef Newgarden, che affiancheranno McLaughlin in prima fila domenica prossima, con la seconda occupata da Alexander Rossi, Kyle Larson e Santino Ferrucci. Sei vetture motorizzate Chevy.
La giornata era iniziata con la Top Twelve che ha definito la terza e la quarta fila dopo che ieri erano già state assegnate le posizioni dalla 13 alla 30 in griglia. Rinus VeeKay ha fallito di poco la fase successiva, precedendo Pato O’Ward, Felix Rosenqvist, Takuma Sato, Kyle Kirkwood e Ryan Hunter-Reay.
Successivamente è toccato alla Last Chance Qualifying, che doveva definire l’ultima fila, “bumpando” la 34ma media. Alla fine è stato Nolan Siegel a cedere, finendo anche a muro nell’ultimo tentativo, a tempo scaduto, dopo essere stato scalzato da Marcus Ericsson.
Lo svedese, ricordiamo vincitore due anni or sono, aveva abortito il suo primo tentativo, forse addirittura per errore, lasciando aperta fino agli ultimi minuti dell’ora a disposizione la possibilità di una clamorosa eliminazione. Katharine Legge, non senza difficoltà, ha portato l’unica vettura del Dale Coyne Racing in griglia davanti ad Ericsson e a Graham Rahal.
Per i 33 qualificati, domani si riprende con le prove libere con i motori depotenziati in assetto gara, dalle 1.00 PM ET alle 3.00 PM ET, poi pausa di quattro giorni fino a venerdi 24 per il Carb Day, prima dello start del Greatest Spectacle in Racing, domenica 26 maggio alle 11.00 AM ET, le 17 italiane.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series