Il season finale IndyCar si svolgerà sempre a Nashville, ma non più sul circuito cittadino, bensí sul Superspeedway. Le decisione è stata resa nota poco fa dal nuovo responsabile della gara, il fondatore del main sponsor Big Machine, Scott Borchetta, e si deve ai lavori di costruzione del nuovo stadio dei Tennessee Titans.
Le opere in corso non permetterebbero infatti nè una sistemazione degna ai teams, nè gli accessi necessari ai commerci e ai residenti, per cui si è deciso di mantenere la stessa data del 15 settembre, ma di spostare la gara sull’ovale di 1,33 miglia, utilizzato l’ultima volta dalla serie nel 2008, con vittoria di Scott Dixon, in una gara accorciata per pioggia che contribuí alla conquista del secondo dei sei titoli del popolare “Iceman”.
Per la prima volta dal 2014 pertanto, allorquando si corse a Fontana, con successo di Tony Kanaan, la serie si chiuderà su un ovale.
Frattanto una caduta in mountain bike, con susseguente frattura al polso sinistro costerà a David Malukas il debutto in Arrow McLaren a St.Petersburg. La prognosi di sei settimane successiva all’intervento effettuato ieri costringerà infatti il team a dover ricorrere ad un sostituto per il season opener del 10 marzo.
Zach Veach, pilota di riserva designato, sta già scalpitando, ma è possibile che il team voglia cogliere un’altra opzione; in ogni caso, il prossimo appuntamento è per gli ultimi test collettivi pre-stagionali del 26-27 febbraio prossimi a Sebring, test importanti in quanto dedicati al nuovo pacchetto telaistico ed aerodinamico pronto ad ospitare l’ERS, cosí da replicare il più possibile le condizioni di gara che si affronteranno a St.Petersburg.
In quella sede probabilmente si conoscerà non solo il nome del sostituto di Malukas per St.Pete, ma anche il destino dei due sedili previsti al Dale Coyne Racing, gli ultimi full-season ancora vacanti.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series