Diffuso poco fa il calendario dell’IndyCar Series 2021. La news era stata anticipata ieri dall’annuncio del primo weekend condiviso tra le monoposto più veloci del pianeta e la NASCAR per la Brickyard 400. Il doppio appuntamento si dipanerà tra il 14 ed il 15 agosto prossimi, e per entrambe le serie il teatro di gara sarà l’infield dell’Indianapolis Motor Speedway.
La schedule del prossimo anno è sicuramente volta all’insegna della continuità. Dopo i problemi derivanti dal COVID19, la serie vuole saggiamente rimanere il più possibile ancorata ai suoi punti di forza, e a tale scopo nelle 17 gare hanno trovato posto, a parte la new entry Nashville, solo le venue consolidate.
Si partirà il 7 marzo per il Grand Prix di St.Petersburg, a meno di 6 mesi dal season finale di quest’anno, che, notizia pure delle ultime ore, potrà ospitare fino a 10.000 fans. Un’ottima notizia ed ancora una volta una vittoria anche della ultradecennale società organizzatrice, la Green Savoree, patrocinatrice anche degli eventi di Mid-Ohio e Toronto.
Si proseguirà poi con il ritorno dei classici appuntamenti di Barber Park e Long Beach in aprile, per poi andare in Texas per un doubleheader prima di trasferirsi ad Indianapolis per li Grand Prix e la 105ma Indy 500. Lo spostamento della venue di Forth Worth deriva dalla necessità di avere almeno una prova su ovale prima della 500. Allo scopo peraltro il 29 ottobre verranno provate all’IMS nuove soluzioni aerodinamiche per favorire i sorpassi, mitigando gli effetti dell’aeroscreen.
A giugno tornerà Detroit-Belle Isle, sempre con un doubleheader ma non più in concomitanza con l’IMSA, che invece svolgerà il proprio weekend di gara la settimana precedente. A seguire Road America, Mid-Ohio, Toronto, quindi l’8 agosto sarà la volta di Nashville e dell’appuntamento condiviso con la NASCAR di cui sopra ad Indianapolis, che quindi ospiterà tre gare in totale.
La stagione si chiuderà poi ad ovest, nei due weekend consecutivi di Portland e Laguna Seca del 12 e 19 settembre, passando prima per Gateway, che ospiterà la quarta ed ultima prova su ovale del calendario. Esclusi quindi i due ovali corti di Richmond ed Iowa: il Richmond International Raceway avrebbe dovuto ospitare il ritorno della serie il 27 giugno scorso dopo 11 anni di assenza – nonostante un accordo pluriennale sottoscritto con l’IndyCar lo scorso anno – mentre a Newton la serie è stata protagonista consecutivamente dal 2007. In entrambi i casi la decisione sarebbe stata caldeggiata dalla NASCAR.
Da stasera intanto si tornerà a correre all’IMS per il doubleheader dell’Harvest GP. In programma a partire dalla serata italiana ibere e qualifiche di gara 1, che partirà venerdì 2 ottobre alle 3.30 PM locali. Qualifiche e gara 2 sabato 3 ottobre, rispettivamente alle 10.20 AM e alle 2.30 PM.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar