In una girandola di comunicati e post social, oggi pomeriggio si è appreso che Alex Palou e Felix Rosenqvist rimarranno nei rispettivi team per il 2023.
La querelle innescata dal campione 2021 e da McLaren nel mese di luglio si è infatti sgonfiata di botto, anche a fronte dell’ingaggio di Oscar Piastri per il secondo sedile in F1, oltre che dei problemi legati all’azione legale che il Chip Ganassi Racing ha messo in piedi per proteggere i propri interessi.
Non è ignoto infatti che Palou era scontento del trattamento economico attuale ed aveva cercato in questo appoggio del team di Zak Brown, più che ben disposto ad accollarsi eventuali penali pur di offrirsi un altro pilota di livello da aggiungere alla line-up per il prossimo anno a Pato O’Ward ed al neoacquisto Alexander Rossi.
La penale richiesta da Ganassi però pare ammontasse a 10 milioni di $, una cifra sicuramente esagerata anche per il talento 25enne. La vittoria di Laguna Seca ha sicuramente contribuito a stemperare gli animi, ma crediamo che in fondo a tutto ci sia anche l’aggiunta di un’importante clausola che permetterà a Palou di provare le vetture di altre serie, purchè non in concorrenza con l’IndyCar.
Guardacaso, Palou e O’Ward – non Rosenqvist nè Piastri – saranno protagonisti già in settimana di un test sulla “vecchia” MCL35M di F1 sul circuito di casa del catalano, a riprova che l’interesse nei suoi confronti è tuttora solo sopito, ma reale.
E Rosenqvist? Lo svedese si è trovato coinvolto in questa disputa pur in possesso di un regolare contratto – firmato va detto ben dopo l’annuncio dello scorso giugno – contratto che non precisava se l’impegno per la prossima stagione era o meno legato all’IndyCar Series.
Alla fine, proprio grazie a Ganassi e Palou, Rosenqvist ha conservato il posto sulla sua monoposto #7, ben meritato se consideriamo la seconda parte della stagione appena conclusa.
Tutti contenti quindi? Al momento pare di sí, ma aspettatevi ulteriori colpi di scena con questi stessi attori fra 12 mesi…
Piero Lonardo
Foto: IndyCar