Con una mossa inaspettata, Doug Boles è stato nominato presidente dell’IndyCar Series al posto di Jay Frye. Frye ricopriva questa carica da fine 2018, ma già nel 2015 svolgeva il compito di presidente delle competizioni ed operazioni della serie.
Sotto la gestione Frye sono avvenuti i tre cambiamenti più rilevanti nell’ambito della serie: l’adozione dell’aerokit unico nel 2018, l’introduzione dell’aeroscreen due anni dopo, ed infine il passaggio all’ibrido avvenuto la scorsa stagione. Nonostante quindi un decennio di miglioramenti significativi, la proprietà ha deciso di nominare al suo posto colui che era già presidente dell’Indianapolis Motor Speedway ad appena due settimane dall’inizio del campionato.
Nonostante al di sotto di Boles siano state promosse altre quattro figure che dovrebbero permettergli di adempiere a questo doppio impegno, difficile quindi comprendere perchè questo ulteriore incarico all’ex proprietario del Panther Racing, a capo dell’IMS dal lontano 2013.
Nel corso di una diretta Zoom di presentazione, volutamente ristretta a pochi addetti, il boss di Penske Entertainment, Mark Miles, ha seminato alcuni indizi. Qui di seguito alcune delle dichiarazioni:
“Crediamo che, dati i diversi anni di crescita a una cifra, ora abbiamo l’opportunità di accelerare davvero la crescita (dell’IndyCar), e penso che Doug sia la persona perfetta per guidarci in questo periodo con questa opportunità.”
“Doug è ben noto per essere uno dei migliori e più efficaci promoter ed addetti al marketing nelle corse, e l’IMS ne ha beneficiato attraverso la sua leadership. Essere in grado di applicare quelle competenze e quell’esperienza sia all’IMS che all’IndyCar ha molto senso”.
Evidente il richiamo – neppure tanto velato – al fatto che sotto il comando di Frye, nonostante le continue innovazioni al prodotto, non sono stati raggiunti gli obiettivi di crescita sperati. Ora, con il nuovo accordo televisivo con Fox, con tanto di commercial nei playoff dell’NFL (il grande nemico del calendario!) e persino nel SuperBowl, la serie vuole cercare di raggiungere quella visibilità e quel prestigio che Roger Penske in primis ritiene debba ricevere.
Forse però c’è anche dell’altro… questa la risposta alla domanda specifica, posta senza giri di parole da Marshall Pruett, veterano di Racer:
“Non entrerò nel dettaglio di come si sono svolte esattamente le cose con Jay. Ho iniziato questa call ringraziandolo, e lo dico sul serio, personalmente, per aver apprezzato di lavorare con lui. Penso che il fatto che non sia più con noi abbia creato questa opportunità, con Doug, di ampliare l’impatto, a partire dalla solida base che abbiamo nella competizione e nelle operazioni e di integrare maggiormente, abbattendone un po’ le barriere tra competizione ed operazioni ed il lato commerciale dello sport”.
E ancora: “Jay era più concentrato sulla competizione, sulle operazioni e sulla pista, e penso meno sugli altri aspetti commerciali dello sport. Doug, penso, è incredibilmente adatto a lavorare su entrambi i settori. Non ho ragionato in termini comparativi, ma so che può superare la sua categoria di peso (intesa in gergo pugilistico-ndr) in entrambi i settori”.
Un allontanamento ben poco amichevole quindi, e magari anche dettato dalla fretta di presentarsi “col vestito buono” alla Fox con un politico/commerciale del calibro di Boles invece che con un operativo come Frye.
Tra i compiti urgenti di cui Boles dovrà occuparsi, sicuramente il nuovo telaio, la cui introduzione è prevista nel 2027, ed apparentemente già fonte di forti perplessità, a fronte dei rendering diffusi ai proprietari dei team, perchè ritenuta troppo simile e quindi poco innovativa rispetto all’attuale DW12. Il nuovo telaio, ancora una volta prodotto da Dallara, avrebbe peraltro già iniziato i test alla galleria del vento.
Segue a ruota l’annoso tema del terzo motorista, in stallo anch’esso dal 2012. Vedremo se l’esperienza di Boles riuscirà a dare maggiore rilevanza mediatica alla serie cosí da irretire un partner capace di unirsi con successo ad Honda e Chevrolet.
Il nuovo presidente IndyCar sarà presente ai test ufficiali previsti il 17-18 febbraio a Sebring.
Piero Lonardo
Foto: Indianapolis Motor Speedway