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IndyCar – Appiedato Blomqvist, torna Castroneves. Approfondiamo il “mistero” Vautier

Con una decisione inaspettata, il Meyer Shank Racing ha “parcheggiato” Tom Blomqvist per i prossimi due appuntamenti di Detroit e Road America.

Il rookie britannico, reduce da una Indy 500 conclusa al primo giro in incidente che ha tolto di mezzo anche Marcus Ericsson, sarà sostituito per queste due gare da Helio Castroneves.

Bloqmvist ha iniziato la stagione con un incoraggiante 15mo posto a St.Petersburg, ma poi non è andato oltre la 19ma piazza a Barber Park con una vettura che ha invece permesso al compagno di squadra Felix Rosenqvist tre top five, compresa la gara fuori campionato del Thermal Club, ed una pole a Long Beach.

“E’ stata la decisione più dura che io abbia mai dovuto prendere” ha commentato al riguardo Mike Shank, che per rimpiazzare per il resto della stagione il campione IMSA 2022 dovrà guardarsi in giro. A disposizione, ma non full-time, il “solito” Callum Ilott, oppure si potrebbe sperare nella completa riabilitazione di David Malukas, ma forse la soluzione definitiva Shank potrebbe ritrovarsela in casa, col rientro a tempo pieno di Simon Pagenaud.

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Il pilota francese, infortunatosi un anno fa a Mid-Ohio su una monoposto del team, era presente ad Indianapolis, dove ha guidato la macchina del compianto Gil de Ferran.

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Due parole invece sull’ingaggio di Tristan Vautier al Dale Coyne Racing per la prossima gara. Chi conosce l’ambiente sa che il pilota francese, asso della filiera Road to Indy con i titoli Star Mazda ed Indy Lights nel biennio 2011-2012, ha un manager d’eccezione in Olivier Panis, che è sempre pronto a “piazzarlo” (vedi Vanwall nel WEC, dove lo scorso anno rimpiazzò Jacques Villeneuve) dove occorre. Al punto di farlo diventare persino pilota di riserva Cadillac LMH alla prossima Le Mans nonostante la scarsa esperienza (solo due partecipazioni) sul circuito della Sarthe.

Ma la dote principale di Vautier è il presenzialismo; infatti, aldilà dei suoi meriti sportivi – ricordiamo che non guida una vettura IndyCar dal 2017 e l’unica sua top five in 31 partenze è stata proprio a Detroit nella caotica gara 2 del 2015 col team di Plainfield – è presente praticamente in ogni paddock da entrambi i lati dell’oceano.

Vedremo se si tratterà di una one-off oppure se il rapporto proseguirà anche nelle prossime gare, assunto che l’altra vettura del team è già “in share” tra Nolan Siegel e Jack Harvey, e che l’alternanza renderebbe quest’ultimo disponibile solo per l’appuntamento di Toronto a fine luglio.

Piero Lonardo

Foto: MSR, NTT IndyCar Series, DCR

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