Louis Foster bissa il successo di gara 2 a Indianapolis sulle strade di Detroit, al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine.
Il circuito del Michigan si è dimostrato ancora una volta insidioso, e oltre ai muretti ci si è messa anche la pioggia caduta durante la notte che ha reso scivoloso l’asfalto; ad ogni modo la lotta per il primato non ha avuto storia, con Caio Collet che, dopo aver passato Jacob Abel al terzo giro, non ha mai avuto modo di impensierire realmente il leader nonostante le quattro neutralizzazioni.
Abel ha faticato oltremodo e ha chiuso al quinto posto dopo che un contatto a metà gara con Michael D’Orlando, non sanzionato dalla direzione gara, ha reso critico l’assetto della sua IL-15. Il giovane rookie dell’Andretti Cape, dal canto suo, sempre con ingaggio race-by-race, dopo aver assaggiato il podio ha iniziato una rimonta che lo ha riportato almeno in top ten.
Eroe di giornata Myles Rowe, che dopo l’errore in qualifica è risalito sino alla quarta piazza, che si sarebbe potuta trasformare in podio se il sorpasso decisivo su Callum Hedge fosse avvenuto un attimo prima del crash che ha visto coinvolti James Roe, Nolan Allaer, Christian Bogle e Niels Koolen a quattri tornate dalla bandiera a scacchi.
Peggio è andata invece a Nolan Siegel, inspiegabilmente alle prese con problemi al semiasse posteriore sinistro prima di schierarsi, capace comunque di portare punti utili nonostante il distacco in pista.
Giornata negativa anche per Jamie Chadwick, costretta ai box per una foratura quando viaggiava stabilmente in top five, mentre il deb Riccardo Escotto dopo una buona prova d’esordio per il Juncos Hollinger è stato squalificato per non aver rispettato un drive through per blocking nei tempi stabiliti.
In classifica generale, Foster si avvicina ad Abel, ora separato da 25 lunghezze, mentre Siegel precipita a -44. Prossimo appuntamento con la feeder series IndyCar la prossima settimana, a Road America.
Piero Lonardo
Foto: Indy NXT