Josef Newgarden torna in pole position sulle strade di Detroit per il settimo appuntamento dell’IndyCar Series 2022. L’alfiere del Team Penske, col “Captain” che qui funge anche da organizzatore della gara, ha approfittato al meglio delle sue “alternate” per piazzare il tempo di 1.15.2153 nella Firestone Fast Six, superando nel finale Takuma Sato di oltre un decimo. Per Newgarden si tratta della 16ma pole in carriera, la prima del 2022.
Resurrezione anche per il Meyer Shank Racing, che piazza sia Simon Pagenaud che Helio Castroneves in seconda fila, con David Malukas e Pato O’Ward – ricordiamo qui lo scorso anno vincitore di gara 2 – a chiudere i primi sei.
Proprio il rookie del Dale Coyne Racing, squadra che qui nel Michigan ha trionfato con Mike Conway nel 2013, è stato la sorpresa di queste qualifiche, chiudendo davanti a tutti il secondo gruppo del Q1 e terminando alle spalle di O’Ward, autore della migliore prestazione del weekend con 1.14.6681, nella Top Twelve.
Il secondo round è peraltro terminato anticipatamente a causa del duro contatto da parte di Romain Grosjean, qui con una livrea su base verde, che ha impedito ai piloti ancora in pista di completare l’ultimo giro su una pista che andava progressivamente migliorandosi.
Fuori dalle prime file quindi Colton Herta, il vincitore della Indy 500, Marcus Ericsson, che qui aveva approfittato delle disgrazie altrui per conquistare la sua prima vittoria nella serie lo scorso anno in gara 1, e Scott Dixon.
Sfortuna anche per l’altro grande sconfitto di Indy, Alex Palou, out già nel primo turno, come peraltro Felix Rosenqvist. Lo svedese, autore di un violento crash nelle prime libere di ieri (ricordiamo che lo scorso anno fu costretto a saltare la gara per incidente), è stato ritenuto reo di aver ostacolato Jimmie Johnson all’uscita dai box, e sarà costretto a partire dal fondo; curiosamente, la direzione gara non ha applicato il medesimo peso nei confronti di Palou, che sostanzialmente ha effettuato la stessa manovra nei confronti di Will Power.
Menzione d’onore per Kyle Kirkwood, che dopo aver dominato le libere 1, stamane ha picchiato duro in curva 7 a seguito di un contatto provocato nei confronti dell’incolpevole Malukas.. Non bastasse, nonostante gli sforzi del Team Foyt per rimetterlo in pista, nel Q1 il neoacquisto dell’Andretti Autosport, che qui lo scorso anno in Indy Lights fece doppietta, ha dovuto scontare un drive through per speed violation ed alla fine partirà solo dall’ottava fila, dietro alle due vetture dell’Ed Carpenter Racing di Conor Daly e Rinus VeeKay.
Non ha partecipato alle qualifiche Dalton Kellett, pure autore di una rovinosa uscita di strada al termine delle Libere 2.
Domani il via della gara, l’ultima sull’isola di Belle Isle in attesa del cittadino del 2023, alle 3.30 PM ET, pari alle 21.30 italiane, preceduta da un breve warm-up. Diretta in pay-tv sui canali Sky
Piero Lonardo
Foto: IndyCar