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Armstrong

IndyCar – MSR annuncia Armstrong

Marcus Armstrong disputerà la stagione 2025 al Meyer Shank Racing. Il giovane kiwi occuperà la DW12-Honda #66 al fianco di Felix Rosenqvist, il quale ha firmato un contratto pluriennale alla vigilia del season finale di Nashville.

L’accordo con Armstrong era ormai scontato in quanto figlio diretto della nuova partnership tecnica col Chip Ganassi Racing, costretto ad un drastico downsizing da cinque a tre vetture per rispettare il massimo consentito di entry del nuovo charter program IndyCar.

Nelle due stagioni (la prima parziale) col team campione in carica Armstrong, Rookie of The Year 2023, ha ottenuto 14 top ten in 30 apparizioni totali, con l’highlight del terzo posto di Detroit, dimostrando un continuo progresso e consistenza nelle prestazioni.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Ilott prima scelta PREMA: al suo fianco Sargeant, Shwartzman, Rossi?

PREMA Racing ha annunciato Callum Ilott quale prima scelta del nuovo effort nell’IndyCar Series. Il 25enne pilota britannico, a dispetto dell’età, vanta un curriculum di notevole spessore, che oltre le gare USA spazia dal karting, alle monoposto FIA e alle ruote coperte.

Dopo una carriera stellare nei kart, Ilott si classifica terzo nell’ultima stagione della GP3, il 2018, proseguendo poi in F2 e conseguendo il secondo posto nel 2020 alle spalle di Mick Schumacher nonostante una vittoria in più (tre contro due) del campione.

Nel 2021 inizia la sua avventura in IndyCar col Juncos Hollinger, che durerà fino a tutto il 2023, chiudendo con due top five, ma anche con la diatriba interna con Agustin Canapino che lo ha visto giubilato poco prima dell’inizio della stagione successiva in favore del pilota argentino.

Nel frattempo Ilott aveva già conquistato il podio di Le Mans in GTE-Am con la Ferrari di Iron Lynx, team col quale ha corso anche nella Fanatec GTWC Endurance Cup. Questa esperienza è valsa la chiamata di Jota Sport nel WEC, dove quest’anno ha contribuito alla conquista del titolo privati per il team britannico con una gara di anticipo anche grazie alla controversa vittoria alla 6 Ore di Spa.

Sempre quest’anno Ilott ha sostituto l’infortunato David Malukas in McLaren nelle prime due prove dell’IndyCar Series e alla Indy 500, dove è giunto appena fuori dalla top ten. Dal 2019 inoltre è stato tester prima e reserve driver in seguito per i team Sauber/Alfa Romeo (2019-2022), Haas (2020) e Ferrari (2021) di F1, dopo aver fatto parte del programma FDA (Ferrari Driver Academy)

Il rapporto con PREMA risale al 2017, col quarto posto nell’Euro F3 nella serie vinta da Lando Norris ed un primo posto nella qualifying race di Macau, quest’ultimo poi però non convertito in risultato pieno a causa di un incidente di gara.

“Siamo assolutamente lieti di dare nuovamente il benvenuto a Callum con noi per questo nuovo capitolo della nostra storia” ha affermato il proprietario di PREMA Racing, Rene Rosin. “Ci siamo divertiti molto a lavorare con lui in Formula 3 e lo abbiamo sempre tenuto d’occhio dopo. In passato si è dimostrato un ottimo candidato per noi e penso che avrà voglia di riprendere qualcosa che aveva lasciato.”

“Ha dimostrato le sue eccezionali capacità di velocità ovunque abbia gareggiato. - ha continuato Rosin – Inoltre, la sua precedente esperienza in IndyCar sarà una risorsa inestimabile. Ora che è arrivata l’opportunità di tornare insieme, siamo determinati a sfruttarla al meglio”.

Il CEO di PREMA Racing IndyCar, Piers Phillips: “Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a Callum nel nostro team IndyCar. Le sue precedenti esperienze nella serie, unite a quelle con PREMA, lo renderanno una risorsa fondamentale mentre cerchiamo di unire l’eredità europea del team con ciò che sarà in grado di imparare negli Stati Uniti. Sappiamo che Callum è un pilota di grande talento, ma possiamo anche vedere come la sua professionalità sia maturata nella serie. Le informazioni e il feedback che sarà in grado di condividere saranno estremamente importanti, tanto quanto le sue impressionanti abilità di guida”.

E’ però caccia aperta al secondo sedile del team, e sono tanti i nomi che sono stati accostati alla squadra che ha contribuito a lanciare talenti verso le top series del motorsport FIA. Tra i più gettonati quello di Robert Shwartzman, protagonista con PREMA prima in F3, col titolo 2019, e poi in F2, dove nel 2021 è arrivato secondo alle spalle di Oscar Piastri. Il pilota russo-israeliano è attualmente impegnato nel WEC con la Ferrari AF Corse che ha combattuto proprio con Ilott per il titolo privati e con la quale ha trionfato recentemente al COTA.

A nostro avviso un altro candidato potenziale potrebbe essere Logan Sargeant. Anche l’ex-Williams F1, non dimentichiamo di nazionalità statunitense, vanta legami pregressi con PREMA, insieme alla quale ha chiuso al terzo posto nel FIA F3 2020.

Entrambi però, a differenza di Ilott, non hanno esperienza sugli ovali. E allora, atteso anche che a causa del nuovo charter system IndyCar, PREMA potrebbe essere costretta a giocarsi in alcuni casi il posto in griglia, Indy 500 compresa, perchè non pensare ad Alexander Rossi, appena scaricato da Arrow McLaren, qualora non approdi nell’unico altro sedile di rilievo ancora libero, vale a dire in RLL, sedile che però dovrebbe essere appannaggio di Juri Vips.

In ogni caso, crediamo che PREMA scioglierà i propri dubbi in tempi brevi per prepararsi al meglio alla stagione del debutto tra le monoposto più veloci del pianeta.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Herta trionfa a Nashville ma è la gran giornata di Palou, al terzo titolo

Colton Herta trionfa a Nashville nel season finale IndyCar. Il pilota dell’Andretti Global ha disposto a 5 giri dal termine di Pato O’Ward, protagonista di una strategia alternativa, in modo spettacolare, per conquistare la sua prima vittoria su ovale nella sua città d’adozione.

Ma in ballo c’era anche la lotta per il titolo tra Alex Palou e Will Power, che però è venuta a mancare dopo una decina di giri per un problema inconsueto, una cintura di sicurezza lenta sulla DW12-Chevy #12 che ha comportato una lunga sosta ai box e di fatto ha consegnato al catalano, 11mo al traguardo, il terzo successo in quattro anni.

Palou peraltro ha azzardato, come anche David Malukas, una strategia al risparmio che poteva garantire ben altro piazzamento, ma per entrambi è stato necessario uno splash che per il nativo di Chicago si è trasformato nel settimo posto finale.

Josef Newgarden, in testa alla gara dal primo pit fino ai tre quarti della percorrenza, può consolarsi con la terza piazza agguantata in extremis sul polesitter Kyle Kirkwood. Spettacolare e anche abbastanza incosciente, in termini di risultato di squadra, la lotta con il teammate Scott McLaughlin, conclusa per fortuna senza conseguenze, e che col quinti posto odierno lascia il terzo potenziale contender (la sola partenza di Palou ha di fatto azzerato le probabilità del kiwi) quale miglior piazzato in classifica generale del Team Penske.

IndyCar Big Machine Music City Grand Prix Presented by Gainbridge at Nashville Superspeedway

Il risultato odierno peraltro ha consacrato Herta al secondo posto in graduatoria; purtroppo non è riuscita a Scott Dixon, vincitore delle ultime tre edizioni della gara, che tornava sull’ovale dal 2008, l’impresa di concludere ancora una volta la serie tra i primi quattro, come è avvenuto la bellezza di 17 volte negli ultimi 18 anni.

Terminano invece a muro, come spesso quest’anno, due protagonisti quali Felix Rosenqvist, tradito da una gomma, e Marcus Ericsson. Insieme ai due svedesi, l’unico altro ritiro della gara è stato quello di Katharine Legge, che ha lisciato le barriere in curva 4 dopo 89 giri.

Uno sguardo infine anche alla classifica del Leaders Circle, che assegna un milione alle prime 22 entry. L’ultimo post disponibile è stato appannaggio dell’Ed Carpenter Racing, che con Christian Rasmussen è riuscita a scavalcare Sting Ray Robb ed il team Foyt. La vettura #41 rimane quindi fuori dalla lauta sovvenzione insieme alle due vetture del Dale Coyne Racing.

L’appuntamento con l’IndyCar Series è per il 2 marzo 2025, col tradizionale season opener di St.Petersburg. Al via ricordiamo ci sarà anche l’italianissima PREMA.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Kirkwood in pole a Nashville, poi crash. Palou dovrà risalire dalla 24ma posizione

L’ultima pole position della stagione IndyCar va a Kyle Kirkwood, capace di portare la sua DW12-Honda a Nashville alla media sui due giri di 201.620 mph. Ad affiancare in prima fila il pilota di Andretti Global Josef Newgarden, mentre uno dei due contender, Will Power, scatterà alle spalle del teammate con Felix Rosenqvist al suo fianco.

Pessima giornata per il capoclassifica Alex Palou, che dovrà risalire dalla 24ma piazzola grazie ad una qualifica non esaltante aggravata dalle nove posizioni di penalità in griglia per aver cambiato il motore dopo Milwaukee.

Medesima sanzione anche per Nolan Siegel, autore di un violento crash nelle qualifiche, Christian Rasmussen, Alexander Rossi e Scott McLaughlin.

Il polesitter peraltro ha impattato la sua vettura a muro in curva 4, probabilmente per un problema alle sospensioni, nel corso delle libere finali, ritardate di due ore per pioggia, e che hanno visto Scott Dixon, alla ricerca dell’ennesimo record, primeggiare su David Malukas e Colton Herta.

Il title decider 2024 prenderà il via alle 3.30 PM ET, le 21.30 nostrane. Diretta sui canali SkySport ed Indycar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere finali

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IndyCar – Palou-Power, duello per il titolo con l’incognita pioggia. Ferrucci rifirma con Foyt ed il pensiero di Zak Brown

Da domani iniziano le ostilità sull’ovale di Nashville, che deciderà il titolo IndyCar 2024. Sulla pista di 1,33 miglia, destinata ad ospitare il season finale fino ad almeno il 2028, anno in cui sarà pronto il nuovo stadio dei Tennessee Titans, Alex Palou e Will Power saranno protagonisti di un duello che assegnerà ad uno dei due la terza corona della serie, insieme alla matematica presenza di Scott McLaughlin.

Sulla gara pesa però l’incognita dell’uragano Francine che sta imperversando nel sud degli Stati Uniti, le cui propaggini è previsto lambiranno la zona del circuito nella giornata di sabato, dedicata a ibere e qualifiche.

Indipendentemente dalle condizioni meteo, la monoposto del Juncos Hollinger Racing di Romain Grosjean sarà la prima ad adottare un display interattivo sull’aeroscreen della DW12-Chevy #77.

Frattanto il mercato ha visto la conferma di Santino Ferrucci presso il Team Foyt. Il 26enne del Connecticut farà quindi squadra col nuovo arrivo David Malukas in un’accoppiata che, grazie anche agli accordi col Team Penske, potrebbe portare ulteriore prestigio alla squadra texana.

Manca ancora all’appello degli equipaggi 2025 un solo top driver, Alexander Rossi. Il pilota, in partenza dall’Arrow McLaren, ha diffuso via X (il vecchio Twitter) la gif di un delfino che in tanti hanno provato ad interpretare come un segnale di avvenuto accordo con una qualche squadra.

Ad ogni modo, oltre all’ambitissimo sedile al Meyer Shank Racing e a quello del Rahal Letterman Lanigan potenzialmente già assegnato a Juri Vips (il Dale Coyne Racing non lo teniamo nemmeno in considerazione al momento), il vincitore della Indy 500 2016 potrebbe accasarsi in una delle due nuove entry di PREMA.

La squadra italiana ha annunciato i numeri di gara delle due entry, che saranno 83 e 90. Il primo in onore dell’anno di fondazione del team, il 1983 appunto, mentre il secondo va fatto risalire al primo campionato vinto con Roberto Colciago del F3 italiano nel 1990.

Qualora Rossi approdasse in PREMA, il suo compagno di squadra potrebbe essere verosimilmente Callum Ilott, certo partente dal programma Jota WEC, anche se la fila dei piloti che si sono proposti alla new entry è sostenuta.

Infine, Zak Brown ha esternato con un lungo comunicato la propria visione futura dell’IndyCar Series. Il patron McLaren, oltre a rincarare la dose sull’affaire NASCAR/O’Ward, col messicanino prossimo protagonista delle FP1 del GP F1 di casa, ha sostanzialmente dettato le linee per lo sviluppo della serie.

La ricetta di Brown prevede un maggiore coinvolgimento mediatico e televisivo, similmente alla F1, ma anche evitare il dispendio di gare fuori campionato – ritenute inutili – ma anche un’espansione verso la costa Est degli States, poco rappresentata, ed il Sudamerica con l’eliminazione dei doubleheader.

Sotto accusa anche le timetables delle gare sui circuiti stradali e cittadini, con la giornata del venerdí ed il suo unico turno di libere ritenuto insufficiente per gestire la preparazione alla gara, ma anche i podi di alcune gare, non consoni alla caratura della serie (su questo non possiamo che concordare caldamente anche noi..).

Essenziale infine – sempre per Brown – l’adozione del nuovo telaio prima possibile, cosí da enfatizzare al meglio le prestazioni della nuova unità ibrida. In pratica un messaggio diretto alla Penske Entertainment di non procrastinare ulteriormente la sostituzione delle DW12.

L’appuntamento di Nashville ricordiamo prenderà il via sabato 14 settembre alle 11.00 AM ET, le 18.00 italiane, con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Kyle Larson ci riprova col “The Double”

Alla vigilia del title decider di Nashville, l’annuncio che Kyle Larson ritenterà il “The Double” anche nel 2025. Per la 109ma Indy 500, l’asso della NASCAR avrà ancora una vettura messa a disposizione da Arrow McLaren, dividendosi con la Coca Cola 600 di Charlotte sulla consueta Camaro #5 gestita da Rick Hendrick.

Lo scorso anno ricordiamo Larson non ha potuto disputare la gara sul triovale a causa del ritardo per pioggia a Indianapolis, chiudendo 17mo dopo una qualifica che lo ha visto giocarsi la pole position nella Fast Six, a causa di un paio di errori dettati dall’inesperienza

Il 32enne Larson sarà il terzo pilota dei cinque che finora hanno tentato l’accoppiata di 1.100 miglia, a provarci per più di una volta, insieme a Robby Gordon e Tony Stewart; quest’ultimo è stato il solo fin qui a completare l’intera percorrenza nel 2001.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Nel finale di Nashville, tornano le gomme “alternate”

L’IndyCar Series ha reso noto oggi che per il season finale di Nashville sarà possibile utilizzare anche le gomme alternate.

L’iniziativa, la seconda del genere dopo il debutto a Gateway lo scorso anno, permetterà a team e piloti di sviluppare nuove strategie, avuto presente che si dovranno utilizzare almeno un treno di primary e due di alternate durante la gara, indipendentemente se nuove o usate.

Come sui circuiti stradali e cittadini, ogni vettura dovrà completare almeno due giri con ogni tipo di gomma, che saranno disponibili nella misura complessiva di sei set di primary e quattro set di red.

Il Music City GP, quest’anno spostato per motivi logistici sul triovale di 1,33 miglia, partirà sabato 14 settembre alle 11.00 AM ET con le libere, per proseguire con le qualifiche alle 2,15 PM ET. Lo start della gara avverrà alle 3.30 PM ET, le 22.30 nostrane. Il capolista Alex Palou, per potersi aggiudicare il suo terzo titolo, dovrà difendere 33 punti di vantaggio su Will Power.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Milwaukee, Race 2: Power spreca, Palou impreca e vince McLaughlin

La seconda gara del doubleheader al Milwaukee Mile poteva essere un game changer per Will Power dopo il guasto di natura elettrica che ha bloccato Alex Palou sin dall’uscita box, invece il pilota di Penske ha rovinato tutto da solo con un testacoda al lap 131.

Power concluderà decimo, rosicchiando altre 10 lunghezze al campione in carica, ma questa sa di occasione persa per la corsa al terzo titolo IndyCar, in attesa del finale di Nashville fra due settimane. A guadagnarne Scott McLaughlin, al terzo successo stagionale in volata su Scott Dixon.

La gara aveva perso immediatamente il polesitter Josef Newgarden a causa di un contatto innescato da Linus Lundqvist su Marcus Armstrong, pur’egli subito ko. La lista dei ritiri comprende complessivamente ben dieci piloti, compresi due degli eroi di ieri: Pato O’Ward, tradito dal cambio, e Conor Daly, anch’egli vittima di non meglio precisati problemi tecnici.

Cosí alle spalle dei due battistrada terminano Colton Herta, quest’oggi aiutato dalla strategia del boy Andretti, e Santino Ferrucci, due quarti posti di fila per lo scugnizzo del Connecticut.

Palou, dopo il penultimo ostacolo, conduce ora con 525 punti contro i 492 di Power ed i 475 di McLaughlin, ancora in lizza solo matematicamente.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo della Race 2

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IndyCar – O’Ward torna alla vittoria a Milwaukee. Daly, podio eroico dietro Power che accorcia su Palou

Pato O’Ward non poteva lanciare messaggio migliore a chi in settimana aveva dubitato della sua popolarità, vincendo la prima gara del doubleheader di Milwaukee, terz’ultimo atto dell’IndyCar Series 2024.

Il messicanino, finito al centro delle polemiche per le parole del CEO IndyCar Mark Miles, seguenti all’annuncio di una gara NASCAR a Città del Messico a partire dal prossimo anno, è presto risalito dalla sesta posizione di partenza, andando a prendere il comando una prima volta al lap 68.

Davanti erano Scott McLaughlin e Linus Lundqvist a menare le danze, mentre dalle retrovie un Conor Daly in forma smagliante dopo poche tornate dell’ovale corto di West Allis era già nelle posizioni centrali dopo essere partito dalla 25ma piazzola. Lo svedese di Ganassi però pagava un pit imperfetto, lasciando di nuovo spazio al polesitter.

Dopo aver preso il comando a metà gara, O’Ward, grazie alla strategia di Arrow McLaren e grazie ad un paio di fortunate coincidenze nella forma prima del contatto fra Josef Newgarden e Marcus Ericsson, ma soprattutto della ruota anteriore sinistra mal fissata sulla monoposto di Colton Herta, si trovava col pallino della gara in mano a poco più di 50 tornate dalla bandiera a scacchi.

L’ennesimo errore del box Andretti lasciava infatti Will Power, che aveva ereditato il comando dopo il pit della McLaren #5, Daly e Lundqvist con l’onere dell’ultima sosta in regime di Caution.

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Power e Daly risalivano di forza fino al podio, il primo di sempre per il Juncos Hollinger, con l’australiano che provava anche ad impensierire O’Ward, senza successo, mentre Alex Palou, autore di una gara attenta, chiudeva al quinto posto dietro Santino Ferrucci.

In classifica generale, Power ora si è portato a 43 lunghezze da Palou, mentre Herta, terzo nell’ordine è ormai anch’egli tagliato fuori per la lotta al titolo a due gare dalla fine.

Nella serata italiana gara 2 da Milwaukee alle 2.50 PM ET, le 20.50 italiane. Diretta tv sui canali Sky ed in streaming su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Juncos Hollinger Racing

L’ordine di arrivo della Race 1

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IndyCar – McLaughlin lancia il guanto di sfida a Milwaukee

Nel weekend la succosa anteprima del finale IndyCar al Milwaukee Mile con un doubleheader. Le qualifiche appena concluse sull’ovale corto di West Allis, che ritorna in calendario dopo 9 anni, hanno visto primeggiare Scott McLaughlin e Josef Newgarden, al top con le migliori prestazioni nei due giri cronometrati con 162.341 e 160.983 mph rispettivamente.

Newgarden dovrà però scontare 9 posizioni in griglia in gara 1 per la sostituzione del quinto motore, lasciando la DW12-Chevy #3 ugualmente al palo anche domani. Le penalità colpiranno anche Christian Rasmussen, il quale chiuderà la stagione per l’Ed Carpenter Racing e Conor Daly, per il cambio avvenuto dopo le libere, che hanno visto sempre Newgarden davanti su Scott Dixon e Pato O’Ward.

Sempre -9 posizioni in griglia inoltre per Nolan Siegel, Marcus Armstrong, Christian Lundgaard e Pietro Fittipaldi, in questo caso per aver cambiato propulsore dopo la gara di Portland. Peccato soprattutto per il giovane del Team Ganassi, che vanifica cosí la settima prestazione ottenuta in qualifica.

Continuando a scorrere la griglia, si prosegue con David Malukas, Alexander Rossi, Linus Lundqvist, Will Power e Pato O’Ward, che monopolizzano le prime tre file dello schieramento di entrambe le griglie.

Più indietro, P13 e P10 rispettivamente, per il leader Alex Palou, che dovrà dimostrare di vincere il suo terzo titolo su ovale tra Milwaukee e Nashville, che chiuderà la serie 2024 fra due settimane.

Lo start di gara 1 alle 5.40 PM ET, le 23.40 italiane. Diretta tv sui canali Sky e in streaming su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche della Race 1

I risultati delle Qualifiche della Race 2