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IndyCar – Nelle qualifiche-1 a Indy, Rosenqvist il più veloce. Disastro RLL

Al termine della lunghissima maratona della prima giornata di qualifiche della 107ma Indy 500, Felix Rosenqvist è risultato il più veloce con una media sulle quattro tornate di 233.947 mph.

Lo svedese dell’Arrow McLaren ha scalzato nel secondo tentativo il compagno di squadra Alexander Rossi, che fino a quel momento conduceva la graduatoria davanti ad Alex Palou e Rinus VeeKay.

In generale si è trattato di un successo di squadra da parte del team di Zak Brown, che piazza anche Tony Kanaan e Pato O’Ward, rispettivamente P5 e P7, al secondo turno di domani, e del Team Ganassi, che pure manda tutte e quattro i suoi alfieri alla Top Twelve. Scott Dixon, alla caccia della terza pole consecutiva, si piazza infatti quinti, Takuma Sato settimo ed il vincitore 2022 Marcus Ericsson decimo.

Gli unici piloti non appartenenti a queste due squadre che possono ambire alla pole position sono quelle  del già citato VeeKay, unico all’Ed Carpenter Racing a sfruttare l’esperienza a Indy del team, dell’accoppiata del Team Foyt, con Santino Ferrucci nono ed il rookie Benjamin Pedersen undicesimo, e Will Power.

Il mago delle pole position nonchè campione in carica dell’IndyCar Series è stato ancora una volta il più positivo del trio del Captain, con Scott McLaughlin che termina con la quattordicesima prestazione e Josef Newgarden che nel finale ha tentato il tutto per tutto schierandosi dalla Line 1 (la coda prioritaria della pitlane che annulla il tempo ottenuto in precedenza) chiudendo con un risultato meno disastroso di quello ottenuto lo scorso anno del collega neozelandese, P17.

Assenti dai primi dodici anche tutte e quattro le macchine dell’Andretti Autosport, con il solo Kyle Kirkwood, ad agganciare momentaneamente il passaggio al turno successivo, per poi terminare con la quindicesima media.

Ma la presenza di 34 vetture ha riportato anche il dramma dell’esclusione, di cui sono stati protagoniste sostanzialmente sei piloti. Un Callum Ilott alle prese con una macchina assemblata in fretta e furia è riuscito presto a divincolarsi dal rischio di doversi ripresentare domani e sa già di dover partire domenica prossima dalla 28ma piazzola. Anche David Malukas nel finale è riuscito a portarsi fuori dalle pastoie del Last Chance Qualifying, ottenendo al quarto tentativo la 23ma prestazione.

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Rimarranno quindi a giocarsi l’ultima fila il polesitter della scorsa settimana, Christian Lundgaard, Graham Rahal, Sting Ray Robb e Jack Harvey. Ben tre vetture su quattro del Rahal Letterman Lanigan quindi, con Katharine Legge, la quale ritorna a gareggiare ad Indianapolis e nell’IndyCar dopo dieci anni, unica sicuramente qualificata, ancorchè con l’ultimo tempo disponibile, a dispetto dei compagni di squadra full-time.

Vani sono risultati i diversi tentativi, soprattutto del caposquadra Rahal, di uscire dal baratro; un segnale veramente preoccupante per la squadra del padre Bobby, che nella notte dovrà cercare di fare del proprio meglio per trasferire alle altre vetture del team quanto di buono è presente sulla macchina della Legge.

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L’anello ritenuto più debole dello schieramento, RC Enerson approdato alla sua seconda 500 Miglia con l’Abel Motorsport, ha invece ottenuto facilmente la qualificazione, terminando con il 29mo tempo, senza la necessità di doversi ripresentare in pista una seconda volta.

Nessun incidente da segnalare, al punto che si è ottenuto il record di tentativi effettuati, ben 84, anche se Helio Castroneves, Ed Carpenter e soprattutto Agustin Canapino hanno avuto esperienze con le SAFER Barrier. Solo l’argentino del Juncos Hollinger però ha dovuto abortire il proprio secondo tentativo a causa di un braccetto piegato.

Domani il programma, dopo un paio d’ore dedicate agli ultimi ritocchi, prevede il secondo turno di qualifiche, che assegnerà definitivamente le file 3 e 4, a partire dalle 2.00 PM ET, le 20 nostrane, proseguendo con i 60’ dedicati alla Last Chance Qualifying dalle 4.00 PM ET. La Firestone Fast Six che deciderà le prime due file e la pole position della 107ma Indy 500 partirà invece alle 5.20 PM ET.

SkySport si collegherà in diretta solo a partire dalle 21.55, ma sarà possibile seguire l’intero svolgimento su IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream Purtroppo quest’ultima piattaforma, contrariamente alle consuetudini, ma anche alle indicazioni riportate sul sito, ha bloccato l’accesso free alla propria piattaforma per queste qualifiche.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series, Abel Motorsports

I risultati delle Qualifiche – Day 1

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IndyCar – Sato torna al top nel Fast Friday

Takuma Sato torna al top nelle ultime libere della 107ma Indy 500 a potenze maggiorate. Il due volte vincitore, il migliore nella prima giornata, ha infatti piazzato non solo il miglior tempo sul giro singolo, alla media di 234.753 mph, ma anche la migliore media sulle quattro tornate, secondo il format delle qualifiche.

Ancora una volta è il Team Ganassi a primeggiare, con Marcus Ericsson al seguito in questa speciale classifica, P4 assoluta, ma gli occhi del mondo sono puntati su Scott Dixon: il sei volte campione IndyCar, accreditato del decimo tempo assoluto, domani potrebbe infrangere l’ennesimo record con la terza pole consecutiva (mai nessuno c’è riuscito a Indy), pareggiando anche il record assoluto di sei appartenente a Rick Mears.

Tornando ai risultati di ieri, altra giornata che è proseguita senza incidenti di sorta, in evidenza la seconda prestazione da parte di Marco Andretti, un altro pilota in vista dell’addio alla serie, mentre tra le vetture motorizzate Chevrolet la palma del migliore va a Rinus VeeKay, che lo segue in classifica.

Segnali di risveglio anche da parte del Team Penske, che piazza Josef Newgarden in P6 assoluta ma che inseguono nella classifica sui quattro giri di media, con il nativo del Tennessee – ancora alla ricerca del primo successo nel Greatest Spectacle in Racing – e con Will Power, l’accoppiata Ganassi.

Sensazioni miste invece in casa Juncos Hollinger, con Agustin Canapino ancora una volta migliore fra i rookie con la 15ma prestazione in simil-qualifica, 20ma assoluta, ma con Callum Ilott costretto a cambiare chassis dopo aver combattuto nei due giorni precedenti con una vettura giudicata addirittura “insicura” dal team.

Le qualifiche della Indy 500 si dipaneranno tra stasera e domenica, a partire dalle 11.00 AM ET, le 17 italiane, di sabato, allorquando saranno cristallizzate le posizioni dalla 13 alla 30, a partire da Ryan Hunter-Reay, secondo l’ordine di uscita sorteggiato ieri.

A seguire domenica dalle 2.00 PM ET si parte con la Top Twelve, che definirà le file 3 e 4, garantendo l’accesso alla Firestone Fast Six delle 5.20 PM ET che deciderà la pole position. Nel mezzo, nell’ora a disposizione dalle 4.00 PM ET, la Last Chance Qualifying, dove le quattro vetture meno veloci nel primo turno avranno la possibilità di migliorarsi e garantirsi un posto in ultima fila.

Le qualifiche saranno diffuse interamente su IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream. SkySport, nonostante l’assenza forzata della F1, al momento è previsto si colleghi solamente domenica 21 a partire dalle 21.55.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

I risultati delle Libere 5 (Fast Friday)

L’ordine di qualifica

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IndyCar – Ericsson-Dixon ed è sempre Ganassi davanti nelle Libere a Indy

Team Ganassi ancora in evidenza nella giornata di ieri nelle libere della Indy 500. Il vincitore 2022, Marcus Ericsson, ha infatti segnato la miglior media di 229.607 mph davanti al “quasi vincitore” dello scorso anno, Scott Dixon.

Ancora una volta i due sono stati gli unici a scendere sotto le 229 miglia orarie, con lo svedese a segnare anche la migliore velocità “no tow” con 224.414 mph, ma anche gli altri due teammates non hanno sfigurato, con Takuma Sato P7 ed Alex Palou in P9.

Will Power è emerso quale migliore fra le vetture motorizzate Chevrolet, con la quarta prestazione dietro Simon Pagenaud, e davanti a Colton Herta, anche ieri il migliore dell’Andretti Autosport.

Tra le squadre che sanno come sfruttare al meglio l’ovale di 2,5 miglia, l’Ed Carpenter racing ha piazzato il solo Conor Daly tra i migliori col sesto tempo, mentre Santino Ferrucci, terzo mercoledì, si è parzialmente riconfermato piazzandosi appena fuori dalla top ten. Migliore tra i rookie, Agustin Canapino, quindicesimo con l’”albiceleste” del Juncos Hollinger.

Nessuna interruzione da segnalare, ma solo un momento piuttosto pericoloso, fortunatamente senza alcuna conseguenza, in corsia box con protagonista RC Enerson, il quale ha sfilato a tutta velocità un assai sorpreso Pato O’Ward.

Oggi le libere proseguiranno con il cosiddetto Fast Friday, in preparazione delle qualifiche di sabato e domenica. La pressione dei turbocompressori delle 34 vetture verrà aumentata ad 1,5 bar, orario ancora dalle 12.00 PM alle 6.00 PM ET. Diretta streaming su IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

I risultati delle Libere 4

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IndyCar – Uno-due Ganassi nelle prime libere della Indy 500

La prima giornata “vera” di prove libere della 107ma Indy 500 ha visto primeggiare il team Ganassi, che ha piazzato due suoi piloti nelle prime posizioni della graduatoria.

Dopo le inevitabili operazioni per il Rookie Orientation Program del solo RC Enerson (gli altri rookies o coloro che necessitavano secondo le regole IndyCar del refresher test avevano già espletato la procedura nel corso degli ultimi test collettivi) la pista è stata a disposizione per tutto il tempo previsto, e alla fine la lista dei tempi vedeva Takuma Sato a precedere Scott Dixon.

I due piloti del Team Ganassi sono stati peraltro gli unici a scendere sotto le 229 miglia orarie con il due volte vincitore, alla gara di addio alla serie, al top nel finale sul compagno di squadra con 229.439 mph. A seguire Santino Ferrucci, primo delle monoposto motorizzate Chevy, qui alla quinta esperienza nel “Greatest Spectacle in Racing” dopo aver sempre terminato nella top ten nei precedenti tentativi.

Il buon esito della squadra al vertice è confermato anche dal quarto crono da parte di Alex Palou e dal settimo del vincitore 2022, Marcus Ericsson. Gli stakanovisti della giornata sono stati invece Rinus VeeKay con 151 tornate, Alexander Rossi con 142 e Scott McLaughlin; quest’ultimo ha coronato la sessione con la quinta prestazione finale.

Ottima prestazione anche per il rientrante Ryan Hunter-Reay, ottavo per il Dreyer & Reinbold, mentre il migliore dei rookies è stato Benjamin Pedersen, P21.

Primo dell’Andretti Autosport Colton Herta, P6, mentre all’RLL è Jack Harvey a svettare con l’undicesimo tempo dopo che il caposquadra Graham Rahal ha lisciato il muro nelle prime fasi. Nessun incidente serio da segnalare, e le interruzioni sono state chiamate solo per pulire la pista.

Oggi si prosegue con altre sei ore di azione a partire dalle 12.00 PM ET, vale a dire le 18 nostrane. Collegamento audio e video gratuito su IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

I risultati delle Libere 3

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IndyCar – Finalmente al via le libere della Indy 500

Dopo la cancellazione totale della giornata di ieri causa pioggia, sono da poco iniziate le prime libere della 107ma edizione della Indy 500.

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Il programma odierno prevede gli installation laps per tutte le vetture, seguiti dallo svolgimento del Rookie Orientation Program per il solo RC Enerson dell’Abel Motorsports fino alle 12.00 PM ET. A seguire, le libere per tutti gli iscritti fino alle 6.00 PM ET, vale a dire la mezzanotte italiana, visibili gratuitamente sulla piattaforma IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream, così come tutte le altre sessioni di libere e qualifiche. Queste ultime si dipaneranno tra sabato 21 e domenica 22 maggio.

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Nella giornata di ieri è stato possibile ammirare dal vivo la splendida livrea della macchina di Agustin Canapino, il cui outfit matcherà i colori dell’albiceleste fresca campione del mondo. Spettacolare anche il casco del vincitore 2022, Marcus Ericsson, i cui colori richiamano il nero e oro JPS della leggenda Ronnie Peterson.

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Livrea nuova infine anche per la DW12-Honda #51 del Dale Coyne Racing with Rick Ware Racing del rookie Sting Ray Robb, mentre anche le tute dei quattro alfieri dell’Arrow McLaren si intoneranno alle livree delle monoposto, dedicate alla Triple Crown con riferimenti a Le Mans, al GP di Monaco e appunto alla Indy 500, tutte competizioni vinte dal team di Woking.

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Piero Lonardo

Foto: Abel Motorsports, Juncos Hollinger Racing, Dale Coyne Racing, Arrow McLaren, IndyCar Series

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IndyCar – Palou, vittoria a leadership ad Indianapolis

Alex Palou è il vincitore del GMR Grand Prix di Indianapolis. Il catalano, sfruttando anche la strategia vincente predisposta dal Team Ganassi, ha condotto gran parte degli 85 giri, disponendo sin dalle prime curve del polesitter Christian Lundgaard, partito – al contrario di Palou – con le primary, e installandosi al comando dell’IndyCar Series 2023.

Il giovane danese del Rahal Letterman Lanigan si è ritrovato al comando dopo la prima sosta, ma le alternate nuove hanno potuto opporre poca resistenza alla distanza sulle gomme di Palou, che poco prima della seconda sosta ha avuto la meglio sostanzialmente per non voltarsi più indietro, nonostante un’ultima sosta da effettuare, favorito anche dall’assenza di interruzioni.

L’unica Full Course Yellow, a dispetto dei tanti contatti al via, di cui hanno fatto le spese Graham Rahal, Romain Grosjean e Scott McLaughlin, tutti costretti a una sosta extra per cambiare il muso, si è concretizzata per il contatto tra Sting Ray Robb e David Malukas, che ha tolto di mezzo entrambe le vetture di Dale Coyne.

Nessuna neutralizzazione invece per le macchine di Simon Pagenaud e Santino Ferrucci, ferme lungo la corsia box, entrambe con una ruota mal fissata, dopo la terza ed ultima sosta programmata, che avrebbe potuto cambiare l’economia dei consumi, sia di gomme che di carburante.

Grande prova di forza invece delle tre McLaren, con Pato O’Ward a terminare per la terza volta quest’anno alle spalle del vincitore, mantenendo cosí la seconda piazza in classifica davanti ad Alexander Rossi, mentre Felix Rosenqvist chiude la top five dietro Lundgaard, che dopo il secondo posto dello scorso luglio si conferma a proprio agio nell’infield dell’IMS. Bene anche Graham Rahal il quale, partito con morbide, dopo la disavventura iniziale (bisognerebbe capire perchè dopo tanti anni se c’è una melèe a centro gruppo vi si trova sempre coinvolto..) termina decimo.

Restando nell’ambito del Team RLL, al contrario Jack Harvey, partito dalla quarta piazzola con la medesima strategia di Lundgaard, chiude mestamente in P20.

Il team Ganassi piazza anche Scott Dixon ed il precedente leader, Marcus Ericsson, in top ten, mentre è il solo Colton Herta a difendere l’onore dell’Andretti Autosport. Il vincitore del 2022 (va ricordato, in ben altre condizioni meteo) cederà nel finale dopo aver “avvistato” la top five nonostante la 14ma piazzola di partenza. Destino simile anche al Team Penske, dove il solo Newgarden riesce a chiudere tra i primi dieci.

Ennesima nota di demerito per SkySport, che ancora una volta si è superata, trasmettendo l’audio originale con un fastidiosissimo ritorno per tutta la gara. Continuate pure cosí……

Ma è il mese di maggio, e già da martedí prossimo si comincerà a lavorare alla 107ma Indy 500, e le 34 vetture iscritte scenderanno in pista per le prime libere del Greatest Spectacle in Racing.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

L’ordine di arrivo

 

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IndyCar – Lundgaard guida la resurrezione RLL all’IMS

Ci sono voluti tre anni per assistere ad una nuova pole position del Rahal Letterman Lanigan, ma la striscia negativa si è finalmente esaurita all’Indianapolis Motor Speedway grazie a Christian Lundgaard, che domani partirà davanti a tutti nel GMR Grand Prix, quinta prova stagionale dell’IndyCar Series.

Il rookie of the year in carica dopo aver chiuso in P2 entrambe le sessioni di libere, ha dominato la Firestone Fast Six col tempo di 1.09.3321 per conquistare la sua prima pole in carriera, precedendo Felix Rosenqvist di appena 0.0027 ed Alex Palou 0.0459.

La resurrezione dell’RLL è completata da Jack Harvey, P4 davanti a Pato O’Ward e Kyle Kirkwood, e da Graham Rahal, appena fuori dalla Fast Six con l’ottavo tempo dietro Marcus Ericsson. Il team di Bobby Rahal ha peraltro reso noto che proverà un altro giovane, Toby Sowery, l’8 giugno a Sebring.

Bene anche li resto del Team Ganassi, con Scott Dixon che partirà dalla nona piazzola e Marcus Armstrong, migliore tra i rookie, undicesimo.

Giornata disastrosa invece per il vincitore 2022, Colton Herta, appiedato nelle libere 1 dal suo motore Honda e fuori anche dai primi dodici nelle qualifiche. Male anche i portacolori del Team Penske, con Will Power dodicesimo, Josef Newgarden primo escluso del Q1, appena dietro, ed il trionfatore di Barber Park, Scott McLaughlin, addirittura quindicesimo. Male anche il polesitter dell’Alabama, Romain Grosjean, 18mo.

Problemi di motore nelle libere 2 infine anche per Helio Castroneves, che partirà dalla penultima piazzola.

Il primo appuntamento stagionale con Indianapolis, in coabitazione con la NASCAR, proseguirà domani con un warm-up alle 11.45 AM ET prima dello start del GMR Grand Prix alle 3.30 PM ET, vale a dire le 21.30 italiane, godibile esclusivamente sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – In 27 alla caccia di Herta

Nel fine settimana ritorna l’IndyCar Series per il quinto round stagionale. Trattandosi del mese di maggio, si inizia con il GMR Grand Prix, il primo degli appuntamenti di Indianapolis che culmineranno con la 107ma Indy 500.

Come a Barber Park, saranno le stesse 27 vetture al via e, con quattro diversi vincitori in altrettante gare, la serie promette ancora una volta spettacolo.

L’edizione dello scorso anno del GMR GP vide il successo di Colton Herta, unica affermazione stagionale peraltro del talento statunitense, che quest’anno non è andato oltre il quarto posto a Long Beach e spera di poter dare una spinta alla stagione in corso, che al contrario ha già visto brillare i compagni di squadra Kyle Kirkwood e Romain Grosjean.

Lo specialista dell’infield dell’Indiana è però Will Power, che ha collezionato cinque vittorie complessive nelle tredici gare disputate a partire dal 2014 contro le tre di Simon Pagenaud, un altro pilota in cerca di conferme sin dal suo passaggio all’MSR lo scorso anno. Proprio al GMR GP dello scorso anno l’unico podio col team di Michael Shank e come nel 2022 si prevede un weekend movimentato dalla pioggia.

Ricordiamo che la classifica generale è condotta dal sempre più consistente Marcus Ericsson su Pato O’Ward, Alex Palou e Scott McLaughlin.

Il weekend di gara sarà compresso in due sole giornate: l’azione in pista comincerà venerdì 12 maggio alle 9.30 AM ET con le prime libere, seguite da un secondo turno alle 1.00 PM ET. Qualifiche sempre venerdì alle 4.00 PM ET, vale a dire alle 22 nostrane, mentre lo start del GMR Grand Prix alle 3.30 PM ET, cioè le 21.30 italiane, preceduto da un warmup alle 11.15 AM ET.

Libere, warmup e qualifiche saranno fruibili gratuitamente via IndyCar Live! https://www.indycar.com/ways-to-watch/stream, mentre la gara sarà trasmessa (a pagamento) da SkySport.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

L’entry list del GMR Grand Prix

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IndyCar – A Indy si giocherà Argentina-USA

Non stiamo scherzando, perchè due vetture vestiranno alla prossima Indy 500 i colori nazionali di USA e Argentina.

La DW12-Chevy #14 di Santino Ferrucci porterà i colori della star spangled banner dell’associazione Homes For Our Troops, che si dedica a raccogliere fondi per la costruzione di case per i veterani (HFOT). Lo sponsor di lunga data ABC Supply ha già donato un milione di dollari all’organizzazione, che appare per il secondo anno di fila sulle vetture del team Foyt.

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Al match si aggiunge il Juncos Hollinger, che in giornata ha rivelato la livrea “albiceleste” per la macchina di Agustin Canapino. El Titan, grazie alla collaborazione con l’AFA e con l’ente del turismo argentino, già sponsor dell’avventura americana del pilota di Arrecifes, sfoggerà infatti un disegno ispirato alla divisa indossata dai calciatori in occasione della Coppa del Mondo vinta in Qatar.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

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IndyCar – Barber Park, McLaughlin indovina la strategia e nega ancora il successo a Grosjean

Avere uno stratega in gamba è importantissimo nell’Indycar Saries, e Kyle Moyer è uno di questi e si dedica alla macchina di Scott McLaughlin. Al Team Penske quest’oggi hanno optato per le tre soste su tutte e tre le vetture, e la strategia si è dimostrata vincente, permettendo alla DW12 #3 di aggiudicarsi il Grand Prix of Alabama a Barber Park e a Will Power di sfiorare la doppietta.

Il kiwi, al quarto successo nella serie, dopo 64 giri è uscito davanti al dominatore delle qualifiche e dei primi due terzi di gara, Romain Grosjean ma, a gomme ancora fredde, è stato costretto a cedere la posizione. Sono bastate però solo altre otto tornate per permettere a McLaughlin di tornare sotto al francese ed approfittare del suo primo errore per riprendere il comando e procedere indisturbato sino alla bandiera a scacchi.

Non solo, nelle ultime fasi Grosjean, senza più push-to-pass, ha faticato anche a contenere il ritorno di Will Power il quale, a differenza dei compagni di squadra, aveva riservato un set di scuffed red per l’ultimo stint.

A ridosso del podio terminano Pato O’Ward ed Alex Palou, quest’ultimo a lungo ombra del leader iniziale. Il messicanino dell’Arrow McLaren dal canto suo ha cercato di farsi largo già allo start, ma è tornato presto nei ranghi per poi prendersi la posizione sul campione 2021 dopo la prima loro delle due soste.

Mantiene la posizione dello start Christian Lundgaard, già a podio in Alabama, davanti a Scott Dixon, mentre delude Colton Herta, 14mo davanti a Josef Newgarden, alle prese con grossi problemi con la alternate.

Degna di menzione la gara di Felix Rosenqvist, risalito sino alla nona posizione dopo essersi ritrovato in P26 dopo il via, e di Maercus Armstrong, migliore fra i rookies, partito dalla 26ma piazzola ed undicesimo al traguardo.

Da segnalare una sola interruzione per recuperare la vettura di Sting Ray Robb, fermo senza più potenza, che non è stata determinante per il risultato finale.

In classifica generale, Marcus Ericsson, oggi decimo, mantiene il comando con 130 punti contro i 127 di O’Ward ed i 121 di Palou. Il vincitore di oggi sale in quarta posizione con 119, che a propria volta vanta 4 lunghezze in più di Grosjean.

Da domani siamo già a maggio, il mese di Indianapolis, che si aprirà il giorno 13 col GMR Grand Prix sullo stradale dell’IMS.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Series

L’ordine di arrivo