Avere uno stratega in gamba è importantissimo nell’Indycar Saries, e Kyle Moyer è uno di questi e si dedica alla macchina di Scott McLaughlin. Al Team Penske quest’oggi hanno optato per le tre soste su tutte e tre le vetture, e la strategia si è dimostrata vincente, permettendo alla DW12 #3 di aggiudicarsi il Grand Prix of Alabama a Barber Park e a Will Power di sfiorare la doppietta.
Il kiwi, al quarto successo nella serie, dopo 64 giri è uscito davanti al dominatore delle qualifiche e dei primi due terzi di gara, Romain Grosjean ma, a gomme ancora fredde, è stato costretto a cedere la posizione. Sono bastate però solo altre otto tornate per permettere a McLaughlin di tornare sotto al francese ed approfittare del suo primo errore per riprendere il comando e procedere indisturbato sino alla bandiera a scacchi.
Non solo, nelle ultime fasi Grosjean, senza più push-to-pass, ha faticato anche a contenere il ritorno di Will Power il quale, a differenza dei compagni di squadra, aveva riservato un set di scuffed red per l’ultimo stint.
A ridosso del podio terminano Pato O’Ward ed Alex Palou, quest’ultimo a lungo ombra del leader iniziale. Il messicanino dell’Arrow McLaren dal canto suo ha cercato di farsi largo già allo start, ma è tornato presto nei ranghi per poi prendersi la posizione sul campione 2021 dopo la prima loro delle due soste.
Mantiene la posizione dello start Christian Lundgaard, già a podio in Alabama, davanti a Scott Dixon, mentre delude Colton Herta, 14mo davanti a Josef Newgarden, alle prese con grossi problemi con la alternate.
Degna di menzione la gara di Felix Rosenqvist, risalito sino alla nona posizione dopo essersi ritrovato in P26 dopo il via, e di Maercus Armstrong, migliore fra i rookies, partito dalla 26ma piazzola ed undicesimo al traguardo.
Da segnalare una sola interruzione per recuperare la vettura di Sting Ray Robb, fermo senza più potenza, che non è stata determinante per il risultato finale.
In classifica generale, Marcus Ericsson, oggi decimo, mantiene il comando con 130 punti contro i 127 di O’Ward ed i 121 di Palou. Il vincitore di oggi sale in quarta posizione con 119, che a propria volta vanta 4 lunghezze in più di Grosjean.
Da domani siamo già a maggio, il mese di Indianapolis, che si aprirà il giorno 13 col GMR Grand Prix sullo stradale dell’IMS.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar Series