La nuova era IndyCar gestita da Roger Penske inizia a dare i suoi frutti, e Ricardo Juncos si appresta a ritornare ai nastri di partenza della serie con la nuova denominazione Juncos Hollinger Racing.
Sarà Brad Hollinger, ex-azionista Williams F1, a dare nuova linfa alla squadra del vulcanico manager argentino, protagonista fin qui soprattutto nelle serie propedeutiche della Road to Indy, in un’operazione simile a quella condotta tre anni fa da Michael Shank con Jim Meyer. L’obiettivo consiste in una partecipazione full-time nel 2022, anticipata dalle ultime tre gare della stagione in corso.
I due si sono frequentati sin dalla Indy 500 del 2017, la prima del Team Juncos, ed il rapporto si è consolidato negli anni successivi fino all’annuncio odierno.
“Esco da poco dal mondo della Formula Uno, che ha un’audience internazionale, ma che al tempo stesso vede una partecipazione limitata negli Stati Uniti – ha commentato Hollinger - La mia visione dell’IndyCar Series, alla luce della limitata esposizione della F1, è che esistono significative opportunità di crescita, e queste premesse mi hanno spinto a cercare una squadra con una combinazione di acume ingegneristico, una cultura dell’eccellenza e un record di successi.”
“Con la giusta infusione di fondi per ottenere il migliore equipaggiamento e talento, lo Juncos è un team destinato ad essere competitivo nell’IndyCar Series. In più – ha terminato Hollinger - la serie è nata in America e possiede già un significativo bacino di spettatori ma anche ulteriori enormi potenzialità di crescita. Le gare sono competitive ed eccitanti e creano un’esperienza visiva che può attrarre sia marchi nazionali che internazionali. In più, mai come ora, tutti i maggiori network televisivi stanno cercando eventi sportivi live.”
L’opportunità è stata resa possibile anche grazie alla garanzia di stabilità implicita nel nuovo management dell’IMS e della serie a cura di Roger Penske.
Attendiamo quindi di rivedere i colori del team Juncos in pista a partire dal 12 settembre prossimo a Portland. La monoposto sarà spinta da un motore Chevrolet ed il pilota designato (anche se potrebbero alternarsene diversi nei due restanti round di Laguna Seca e Long Beach) sarà reso noto a breve.
Ricordiamo che il team Juncos ha disputato fin qui 16 gare nell’IndyCar Series tra il 2017 ed il 2019, comprese quattro apparizioni totali alla Indy 500, la più famosa delle quali sicuramente quella del 2019, culminata con la clamorosa esclusione di Fernando Alonso ad opera di Kyle Kaiser, mentre nelle serie propedeutiche ha conquistato due titoli Indy Lights e ben cinque campionati Indy Pro 2000/Pro Mazda nel corso di 12 stagioni.
Piero Lonardo
Foto: IndyCar