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IndyCar – Ecco la schedule 2025, trasmessa interamente da FOX Sports

A sorpresa l’IndyCar Series ha già reso nota la schedule 2025. In realtà la sorpresa è relativa perchè fa capo al nuovo accordo televisivo annunciato contestualmente con FOX Sports.

Le due parti si sono accordate con contratto pluriennale per trasmettere interamente sul network che già ospita NFL, NASCAR e MLB tutte e 17 le gare in programma, mentre fino ad oggi negli States la diffusione affidata al gruppo NBC era mista tra il network e Peacock.

L’accordo, che si estende anche alla Indy NXT, riveste anche una notevole importanza dal punto di vista economico, vista l’attuale escalation dei costi per vettura, ed è stato accolto positivamente dai team manager.

Tornando al calendario, la novità è la validità della gara del Thermal Club, che si svolgerà ancora una volta, dopo il debutto 2023 fuori campionato, a fine marzo, dopo il season opener di St.Petersburg. L’addizione della venue californiana avviene a scapito di una delle due gare del Milwaukee Mile, rendendo cosí l’ovale dell’Iowa l’unico doubleheader stagionale.

Per il resto, da segnalare lo spostamento del World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois, prima di Road America, mentre la tappa di Laguna Seca si sposta nuovamente, questa volta a fine luglio. La serie si concliderà ancora una volta a Nashville, ma non sul cittadino bensí, come nel prossimo settembre, sul Superspeedway.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Il calendario 2025 dell’IndyCar Series:

 

Domenica 2 marzo      Streets of St. Petersburg

Domenica 23 marzo    The Thermal Club*

Domenica 13 aprile     Streets of Long Beach*

Domenica 4 maggio    Barber Motorsports Park

Sabato 10 maggio      Indianapolis Motor Speedway Road Course^

Domenica 25 maggio 109th Indianapolis 500 presented by Gainbridge*

Domenica 1 giugno     Streets of Detroit

Domenica 15 giugno   World Wide Technology Raceway

Domenica 22 giugno   Road America

Domenica 6 luglio        Mid-Ohio Sports Car Course

Sabato 12 luglio          Iowa Speedway Race 1

Domenica 13 luglio      Iowa Speedway Race 2*

Domenica 20 luglio      Streets of Toronto*

Domenica 27 luglio      WeatherTech Raceway Laguna Seca+

Domenica 10 agosto   Portland International Raceway

Domenica 24 agosto   Milwaukee Mile

Domenica 31 agosto   Nashville Superspeedway

* — No INDY NXT by Firestone race

^ — INDY NXT by Firestone doubleheader 9-10 maggio

+ — INDY NXT by Firestone doubleheader 26-27 luglio

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IndyCar – Canapino proseguirà la stagione col JHR

Agustin Canapino continuerà ad essere un pilota del Juncos Hollinger Racing fino al termine della stagione. L’annuncio nella giornata di ieri via social da parte del team.

Ricordiamo che il pilota argentino, alla sua seconda stagione completa nella serie, era stato coinvolto nella querelle nei confronti del pilota Arrow McLaren, Thèo Pourchaire, successiva alla gara di Detroit di cui abbiamo ampiamente riportato su queste pagine. In conseguenza di ciò, “El Titan de Recife” decise di saltare la gara seguente a Road America, ufficialmente per propria volontà, per mettere ordine nel proprio stato mentale.

Le conseguenze di questi fatti hanno peraltro portato allo scioglimento della partnership tra i due team, con notevoli ripercussioni economiche sulla squadra gestita in pista da Ricardo Juncos.

Terminano cosí – almeno per ora aggiungiamo noi – le speculazioni riguardo una possibile sostituzione col giovane Nolan Siegel, che nell’ultimo appuntamento ha portato la vettura al traguardo in una onorevole 23ma posizione, cui ha fatto da contraltare anche la migliore prestazione in tenuta neroverde da parte di Romain Grosjean, settimo al traguardo.

Frattanto anche l’Indy NXT ha provato al Milwaukee Mile. Il più veloce è stato Louis Foster davanti a Jacob Abel e alla sorpresa Salvador de Alba. Alla sessione ha partecipato anche Christian Rasmussen con la vettura #39 dell’HMD in precedenza affidata a Siegel.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati dell’open test di Milwaukee dell’Indy NXT

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IndyCar – Power in forma smagliante nei test di Milwaukee

Prosegue il momento magico di Will Power, che dopo la strepitosa vittoria di Road America, chiude al comando i test sul Milwaukee Mile.

Il capoclassifica ha spinto la sua monoposto, dotata del sistema ibrido la cui adozione in gara partirà dal primo weekend di luglio a Mid-Ohio, a 161.251 mph nella sessione del mattino, mentre il compagno di squadra Josef Newgarden ha primeggiato nell’ora a disposizione nel pomeriggio con 160.759. Scott McLaughlin ha completato un nuovo un-due-tre Penske con la terza prestazione.

Colton Herta guida la pattuglia delle vetture motorizzate Honda col quarto tempo, pattuglia che comprende anche il neoacquisto del Meyer Shank Racing, David Malukas, atteso al debutto in gara tra due settimane a Laguna Seca, che ha chiuso con l’ottava prestazione complessiva.

Assenti le vetture dei team Ganassi e JHR, sulla monoposto #51 del Dale Coyne Racing è salita Katharine Legge. Non ci sono stati incidenti da segnalare; la pioggia peraltro ha chiuso in leggero anticipo la giornata, il cui programma è stato comprensivo anche di prove di partenza, restart e periodi di caution, cosí da simulare la meglio l’utilizzo dei supercapacitor sul circuito che tornerà in campionato a fine agosto.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati dell’open test di Milwaukee

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Indy NXT – Jamie Chadwick, la prima volta a Road America

Vittoria di Jamie Chadwick a Road America nel sesto appuntamento dell’Indy NXT by Firestone. La tre volte campionessa della W Series riporta alla vittoria il gentil sesso nella feeder series IndyCar a 14 anni dal successo di Pippa Mann al Kentucky Speedway.

Come per la connazionale, si è trattato di una vittoria dominante, anticipata al sabato dall’altrettanto storica pole position, che pure giunge a quasi tre lustri dall’ultima best practice in qualifica, sempre a cura della Mann.

Allo start, su pista asciutta dopo le forti piogge dei giorni precedenti, Louis Foster, che affiancava la compagna di squadra in prima fila, andava largo nel tentativo di prendere subito la leadership. Era quindi Jacob Abel ad inseguire la pilotessa dell’Andretti Global con Foster alle calcagna del capoclassifica, con Caio Collet e Reece Gold a completare la top five.

Al terzo giro Kiko Porto, sub per Nolan Siegel impegnato – forse da qui a fine stagione – nella top series, entravano in contatto in una lotta per le posizioni di rincalzo. Bryce Aron approfittava del restart per prendersi la quinta piazza, imitato più tardi da Callum Hedge.

Il sorpasso che vale la seconda piazza per Foster avviene al 12mo giro, approfittando con una gran staccata in curva 12 dell’errore di Abel, il quale dopo vari tentativi riuscirà a riprendersi la posizione quattro giri più tardi salvo però cedere nuovamente dopo appena un paio di curve.

Una nuova neutralizzazione a quattro tornate dal termine per il contatto fra Myles Rowe ed il deb Jordan Missig permetteva al gruppo di testa di ricompattarsi, ma la Chadwick manteneva la posizione davanti a Foster ed Abel; al contrario Collet cedeva la quarta piazza a Gold, risalito nella fase centrale della gara.

In classifica generale, Foster riduce ulteriormente il distacco su Abel, ora a -19 dal leader, con Collet, primo degli inseguitori, già staccatissimo a -77 in attesa del giro di boa del campionato, col secondo ed ultimo doubleheader in programma fra due settimane a Laguna Seca.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Podium

IndyCar – Power torna alla vittoria a Road America capeggiando una tripletta Penske

Sembrava dovesse trattarsi di una festa per i team Honda, invece Road America si è trasformata in una tripletta Penske. Il Captain si prende cosí una robusta rivincita sui portabandiera del costruttore nipponico, che avevano dominato lo scorso weekend in casa GM a Detroit.

La catastrofe Ganassi, proprietaria della prima fila dopo le qualifiche di ieri, si è materializzata alla partenza, con Marcus Armstrong a spingere il polesitter Linus Lundqvist. Kyle Kirkwood dalla seconda fila riusciva a schivare la melèe andando largo, mentre Colton Herta, che gli partiva davanti, veniva toccato da Josef Newgarden e si girava. Ovviamente nessuna penalità per il due volte vincitore di Indianapolis, la cui vettura è stata ricostruita durante la notte dopo il violento crash di ieri.

Anzi, Newgarden dopo una seconda caution per i detriti del contatto con Herta, presto si impossessava della seconda piazza dietro Scott McLaughlin, che a sua volta aveva già disposto di Kirkwood, su Alexander Rossi.

La giornata del team Ganassi peggiorava ulteriormente a causa del contatto tra Kyffin Simpson e Christian Rasmussen, ai danni del primo, e poco più tardi anche Scott Dixon era costretto ad una sosta d’emergenza per una gomma completamente ko. Frattanto Will Power, tenutosi prudenzialmente alla larga dai guai alla partenza, risaliva in top five.

A metà gara si concretizzava una clamorosa tripletta Penske, con McLaughlin a precedere Newgarden e Power, ordine che si manteneva anche dopo la seconda sosta, ma risultava decisivo l’overcut del due volte campione al terzo ed ultimo pit, che gli permetteva di uscire davanti ai compagni, che nel frattempo avevano invertito l’ordine, e raggiungere una vittoria che mancava da due anni.

Il solo Alex Palou manteneva l’onore del team Ganassi con la quarta piazza davanti a Kirkwood ed Herta, caparbiamente risalito sino al sesto posto. Il nostro Luca Ghiotto conclude onorevolmente in P22 la sua terza esperienza nella serie dopo sei soste, compreso un drive through.

Con questa vittoria Power balza al comando della classifica generale con 236 punti, 5 in più di Palou e 11 in più di Dixon. Il resto del lotto inizia a sgretolarsi con Pato O’Ward quarto a -52.

L’IndyCar Series tornerà fra due settimane a Laguna Seca

Piero Lonardo

Foto: Team Penske

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Lundqvist, prima pole a Road America

Prosegue il bel momento dei giovani leoni del Team Ganassi, e dopo il podio di Detroit da parte di Marcus Armstrong è Linus Lundqvist ad emergere siglando la prima pole position nell’IndyCar Series a Road America.

Il pilota svedese ha fissato i cronometri sull’1.45.1519 nella Firestone Fast Six su una pista che si stava velocemente asciugando dopo che la pioggia aveva dominato i tentativi nelle due fasi precedenti delle qualifiche.

A fare compagnia a Lundqvist in prima fila, un incredulo Colton Herta, sicuro di aver migliorato la propria posizione prima della red flag che ha chiuso i giochi in anticipo. Protagonista dell’interruzione Josef Newgarden, terminato rovinosamente sulle barriere all’esterno del “The Kink”, forse il punto più conosciuto del tracciato del Wisconsin. Prima di lui Will Power aveva bloccato il Q3 fermandosi alla Canada Corner.

Davanti ai due alfieri Penske si accomoderanno in seconda fila Marcus Armstrong e Kyle Kirkwood. Alex Palou invece, il migliore nelle prime libere di ieri, è stato scalzato dai primi sei proprio a cura di Lundqvist.

Giornata da dimenticare per Il Meyer Shank Racing, protagonista con i suoi piloti Helio Castroneves e Felix Rosenqvist di due dritti identici in curva 5 nel secondo gruppo del primo turno. Nolan Siegel, che contrariamente alle aspettative non parteciperà al sesto round dell’Indy NXT (possibile segnale di una sostituzione in pianta stabile di Agustin Canapino al Juncos Hollinger Racing) partirà dall’undicesima fila, davanti al nostro Luca Ghiotto, alla terza esperienza col Dale Coyne Racing.

La gara di Road America partirà domenica alle 3.35 PM ET, le nostre 21.35. Consueta diretta per l’Italia sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – McLaren chiude la partnership con Juncos Hollinger. A Road America forfait di Canapino. Malukas nuovo pilota MSR

Una girandola di eventi senza precedenti a stagione in corso in IndyCar. Si comincia dalla chiusura della partnership siglata ad inizio anno tra Arrow McLaren e Juncos Hollinger. Fattore scatenante della rottura ovviamente la querelle successiva alle minacce di morte pervenute nei confronti di Thèo Pourchaire, reo di aver rovinato la gara di Agustin Canapino domenica scorsa a Detroit.

Il pilota argentino, il quale, come riportato su queste pagine, aveva minimizzato la situazione, non parteciperà al weekend in corso di Road America. Al posto dell’argentino sulla DW12-Chevy #78, Nolan Siegel, che pertanto sarà costretto al doppio impegno in Indy NXT, in attesa di salire, a partire da mercoledí, sull’Oreca LM P2 del Nielsen Racing a Le Mans.

Il Meyer Shank Racing ha invece trovato il sostituto di Tom Blomqvist in David Malukas. Il giovane nativo di  Chicago, originariamente avrebbe dovuto guidare la terza McLaren, ma aveva riportato un incidente in bicicletta poco prima del season opener di St.Petersburg.

Malukas è atteso di nuovo in azione con i nuovi colori a partire dal prossimo weekend di gara, a Laguna Seca, il 23 giugno. Sua l’incombenza di riportare l’entry nel Leader’s Circle e garantire quindi il relativo ammontare di premi. A Road America sarà invece ancora Helio Castroneves a correre con la DW12-Honda #66, come a Detroit.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Ghiotto

IndyCar – A Road America con un occhio a Le Mans, piangendo Parnelli Jones e dopo le minacce a Pourchaire. Almeno torna Ghiotto

Non si ferma nemmeno questo weekend l’IndyCar Series, che dopo i muretti di Detroit farà tappa in uno dei circuiti più iconici degli USA, Road America.

Cinque i piloti che dopo la gara faranno le valige destinazione Le Mans. Sul Circuit de la Sarthe sono attesi Scott Dixon ed Alex Palou sulle Cadillac del Team Ganassi mentre Romain Grosjean tornerà sulla Lamborghini SC63 dopo le prime uscite IMSA di Daytona e Sebring. Kyffin Simpson e Nolan Siegel andranno infine a rinforzare gli equipaggi delle Oreca LM P2 di United Autosports e Nielsen Racing.

Santino

A tener banco nell’immediata dopo gara di Detroit, non fossero bastati i tanti contatti, oltre ale le scaramucce che hanno visto protagonisti Santino Ferrucci, i piloti dell’Andretti Global e Romain Grosjean, le minacce di morte da parte della torcida argentina ai danni di Thèo Pourchaire.

Il campione in carica della F2, che durante la gara ha avuto un contatto piuttosto duro con “El titan de Recife”, sarebbe stato bersagliato dai tifosi argentini, similmente a quanto accaduto lo scorso anno a Callum Ilott, al punto che Arrow McLaren e Juncos Hollinger hanno dovuto rilasciare un comunicato congiunto col quale prendono le distanze da questi comportamenti.

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Canapino, alla fine 12mo al traguardo, due posizioni dietro il francese, non ha propriamente smorzato le polemiche, anzi, ha ammesso di “non aver visto alcuna minaccia di morte diretta nei confronti di chi afferma di averle ricevute” ma anche, e questo forse è l’aspetto che più fa riflettere “di ricevere costantemente odio ed abusi, e di avere imparato a conviverci, ignorandoli”

Certo è che il like al tweet, prima apposto e poi tolto, dell’ex-pilota e commentatore Martin Ponte che commentava laconicamente “Callum Pourchaire” al post di denuncia del francese non depone a favore di Canapino. Il tweet lo potete trovare QUI

Questo sarà il primo weekend di gara senza Parnelli Jones. Il pilota e team manager si è infatti spento all’età di 90 anni. Sua la vittoria alla Indy 500 del 1963 davanti a Jim Clark ed A.J. Foyt, cosī come le vittorie del suo team nel 1970 e nel 1971 con Al Unser al volante. Rufus Parnell Jones verrà però ricordato soprattutto per la sua quasi vittoria con la STP Turbine del 1967, con la quale peraltro chiuse la propria carriera agonistica.

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Ad Elkhart Lake tornerà invece Luca Ghiotto per il Dale Coyne Racing. Dopo le prime due uscite di Barber Park e all’Indy GP, il pilota vicentino, impegnato nell’European Le Mans Series con Inter-Europol ma non della partita a Le Mans, salirà sulla DW12-Honda #51 anche a Laguna Seca due settimane più tardi.

Il programma del settimo appuntamento valido per la serie partirà venerdí 7 giugno alle 4.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 8 a partire dalle 3.25 PM ET e start della gara alle 3.35 PM ET, vale a dire le 21.35 italiane, in diretta sui canali SkySport, mentre le altre sessioni saranno garantite come al solito dalla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, IMS

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IndyCar – Dixon, trionfo a Detroit in una gara caos!

Vittoria numero 58 in IndyCar per Scott Dixon a Detroit al termine di una gara che definire caotica è un eufemismo. Il box Ganassi guidato da Mike Hull ancora una volta ha saputo approfittare della situazione con un timing perfetto delle soste, senza lasciarsi spaventare dallo scroscio di pioggia che ha ulteriormente movimentato la gara ad un terzo di percorrenza.

Indubbiamente la conformazione del circuito ha contribuito a creare una vera e propria roulette, e non a caso a podio dietro Dixon si sono piazzati un paio di piloti che si sono tenuti il più possibile lontani dagli errori – propri o altrui. Marcus Ericsson, che ha seguito una strategia simile, ed uno straordinario Marcus Armstrong, primo tra coloro che invece hanno optato per montare temporaneamente le wet. Il kiwi ha dovuto cedere la piazza d’onore solo al penultimo giro, ormai al limite del carburante.

Ben otto le caution, per un totale di ben 47 sui 100 giri totali del breve cittadino. Galeotta certamente la curva 1, dalle via di fuga inadeguate, che sin dalla partenza, col pile-up tra Thèo Pourchaire e Will Power che ha coinvolto altre sei vetture, ha reso la vita difficile ad ogni ripartenza.

Provando a contare i contatti più significativi citiamo quello tra Santino Ferrucci ed un irriconoscibile Helio Castroneves al lap 14, quello fra Power e Rinus VeeKay al lap 42, mentre Christian Lundgaard saliva sulla vettura di Romain Grosjean al lap 53 e Josef Newgarden che si gira al 70mo giro aver dopo aver toccato Kyle Kirkwood, bloccando Alex Palou.

Giornata difficilissima per il neovincitore della Indy 500, il quale ha festeggiato il nuovo contratto pluriennale col Team Penske nel peggiore dei modi, 26mo a 5 giri, rovinando la sospensione posteriore sinistra a muro dopo aver seminato il panico in pitlane, partendo in una delle sue sette soste (otto col drive-through per l’incidente di cui sopra) con la pistola del meccanico addetto all’anteriore destra ancora attaccata. Il polesitter della Indy 500, Scott McLaughlin, ha invece rovinato tutto andando a muro con gomme fredde dopo il primo pit.

Anche il temporaneo leader in classifica, Alex Palou, che peraltro qui aveva trionfato lo scorso anno, ha vissuto una giornata poco proficua, terminando in 16ma posizione dopo l’incidente con Newgarden ed avere miracolosamente evitato in precedenza il contatto con un Colton Herta ancora una volta nervoso, lungo nella via di fuga nel tentativo di sorpasso sul catalano.

Il resto della top ten alla fine rispecchia una specie di profitti e perdite, colo solo Kyle Kirkwood, quarto, a condurre una gara “pulita”, sulle due soste, sulla scia dei migliori. Ne fanno parte tra gli altri Will Power, sesto al termine di 7 soste compreso un drive-through, Felix Rosenqvist, P8 partendo dalla 22ma piazzola, e Santino Ferrucci, incredibilmente nono dopo 8 soste compreso uno Stop&Go.

Ottimo il debutto di Pourchaire, che completa il tris McLaren, per la prima volta con tutti e tre i suoi piloti tra i primi dieci; peccato invece per , mentre Christian Lundgaard, vero eroe della fase “umida” della gara, il quale perde il quinto posto nel finale per mancanza di etanolo, e alla fine si classificherà undicesimo.

In classifica generale, Dixon Scavalca Palou, che ora insegue a -18 lunghezze. Power rimane terzo a 31 punti dal leader, davanti all’accoppiata McLaren formata da O’Ward e Rossi.

L’IndyCar Series tornerà già la prossima settimana a Road America.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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Indy NXT – Foster si impone flag to flag a Detroit

Louis Foster bissa il successo di gara 2 a Indianapolis sulle strade di Detroit, al termine di una gara dominata dall’inizio alla fine.

Il circuito del Michigan si è dimostrato ancora una volta insidioso, e oltre ai muretti ci si è messa anche la pioggia caduta durante la notte che ha reso scivoloso l’asfalto; ad ogni modo la lotta per il primato non ha avuto storia, con Caio Collet che, dopo aver passato Jacob Abel al terzo giro, non ha mai avuto modo di impensierire realmente il leader nonostante le quattro neutralizzazioni.

Abel ha faticato oltremodo e ha chiuso al quinto posto dopo che un contatto a metà gara con Michael D’Orlando, non sanzionato dalla direzione gara, ha reso critico l’assetto della sua IL-15. Il giovane rookie dell’Andretti Cape, dal canto suo, sempre con ingaggio race-by-race, dopo aver assaggiato il podio ha iniziato una rimonta che lo ha riportato almeno in top ten.

Eroe di giornata Myles Rowe, che dopo l’errore in qualifica è risalito sino alla quarta piazza, che si sarebbe potuta trasformare in podio se il sorpasso decisivo su Callum Hedge fosse avvenuto un attimo prima del crash che ha visto coinvolti James Roe, Nolan Allaer, Christian Bogle e Niels Koolen a quattri tornate dalla bandiera a scacchi.

Peggio è andata invece a Nolan Siegel, inspiegabilmente alle prese con problemi al semiasse posteriore sinistro prima di schierarsi, capace comunque di portare punti utili nonostante il distacco in pista.

Giornata negativa anche per Jamie Chadwick, costretta ai box per una foratura quando viaggiava stabilmente in top five, mentre il deb Riccardo Escotto dopo una buona prova d’esordio per il Juncos Hollinger è stato squalificato per non aver rispettato un drive through per blocking nei tempi stabiliti.

In classifica generale, Foster si avvicina ad Abel, ora separato da 25 lunghezze, mentre Siegel precipita a -44. Prossimo appuntamento con la feeder series IndyCar la prossima settimana, a Road America.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

L’ordine di arrivo