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IndyCar – Kirkwood in pole a Nashville, poi crash. Palou dovrà risalire dalla 24ma posizione

L’ultima pole position della stagione IndyCar va a Kyle Kirkwood, capace di portare la sua DW12-Honda a Nashville alla media sui due giri di 201.620 mph. Ad affiancare in prima fila il pilota di Andretti Global Josef Newgarden, mentre uno dei due contender, Will Power, scatterà alle spalle del teammate con Felix Rosenqvist al suo fianco.

Pessima giornata per il capoclassifica Alex Palou, che dovrà risalire dalla 24ma piazzola grazie ad una qualifica non esaltante aggravata dalle nove posizioni di penalità in griglia per aver cambiato il motore dopo Milwaukee.

Medesima sanzione anche per Nolan Siegel, autore di un violento crash nelle qualifiche, Christian Rasmussen, Alexander Rossi e Scott McLaughlin.

Il polesitter peraltro ha impattato la sua vettura a muro in curva 4, probabilmente per un problema alle sospensioni, nel corso delle libere finali, ritardate di due ore per pioggia, e che hanno visto Scott Dixon, alla ricerca dell’ennesimo record, primeggiare su David Malukas e Colton Herta.

Il title decider 2024 prenderà il via alle 3.30 PM ET, le 21.30 nostrane. Diretta sui canali SkySport ed Indycar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Qualifiche

I risultati delle Libere finali

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IndyCar – Palou-Power, duello per il titolo con l’incognita pioggia. Ferrucci rifirma con Foyt ed il pensiero di Zak Brown

Da domani iniziano le ostilità sull’ovale di Nashville, che deciderà il titolo IndyCar 2024. Sulla pista di 1,33 miglia, destinata ad ospitare il season finale fino ad almeno il 2028, anno in cui sarà pronto il nuovo stadio dei Tennessee Titans, Alex Palou e Will Power saranno protagonisti di un duello che assegnerà ad uno dei due la terza corona della serie, insieme alla matematica presenza di Scott McLaughlin.

Sulla gara pesa però l’incognita dell’uragano Francine che sta imperversando nel sud degli Stati Uniti, le cui propaggini è previsto lambiranno la zona del circuito nella giornata di sabato, dedicata a ibere e qualifiche.

Indipendentemente dalle condizioni meteo, la monoposto del Juncos Hollinger Racing di Romain Grosjean sarà la prima ad adottare un display interattivo sull’aeroscreen della DW12-Chevy #77.

Frattanto il mercato ha visto la conferma di Santino Ferrucci presso il Team Foyt. Il 26enne del Connecticut farà quindi squadra col nuovo arrivo David Malukas in un’accoppiata che, grazie anche agli accordi col Team Penske, potrebbe portare ulteriore prestigio alla squadra texana.

Manca ancora all’appello degli equipaggi 2025 un solo top driver, Alexander Rossi. Il pilota, in partenza dall’Arrow McLaren, ha diffuso via X (il vecchio Twitter) la gif di un delfino che in tanti hanno provato ad interpretare come un segnale di avvenuto accordo con una qualche squadra.

Ad ogni modo, oltre all’ambitissimo sedile al Meyer Shank Racing e a quello del Rahal Letterman Lanigan potenzialmente già assegnato a Juri Vips (il Dale Coyne Racing non lo teniamo nemmeno in considerazione al momento), il vincitore della Indy 500 2016 potrebbe accasarsi in una delle due nuove entry di PREMA.

La squadra italiana ha annunciato i numeri di gara delle due entry, che saranno 83 e 90. Il primo in onore dell’anno di fondazione del team, il 1983 appunto, mentre il secondo va fatto risalire al primo campionato vinto con Roberto Colciago del F3 italiano nel 1990.

Qualora Rossi approdasse in PREMA, il suo compagno di squadra potrebbe essere verosimilmente Callum Ilott, certo partente dal programma Jota WEC, anche se la fila dei piloti che si sono proposti alla new entry è sostenuta.

Infine, Zak Brown ha esternato con un lungo comunicato la propria visione futura dell’IndyCar Series. Il patron McLaren, oltre a rincarare la dose sull’affaire NASCAR/O’Ward, col messicanino prossimo protagonista delle FP1 del GP F1 di casa, ha sostanzialmente dettato le linee per lo sviluppo della serie.

La ricetta di Brown prevede un maggiore coinvolgimento mediatico e televisivo, similmente alla F1, ma anche evitare il dispendio di gare fuori campionato – ritenute inutili – ma anche un’espansione verso la costa Est degli States, poco rappresentata, ed il Sudamerica con l’eliminazione dei doubleheader.

Sotto accusa anche le timetables delle gare sui circuiti stradali e cittadini, con la giornata del venerdí ed il suo unico turno di libere ritenuto insufficiente per gestire la preparazione alla gara, ma anche i podi di alcune gare, non consoni alla caratura della serie (su questo non possiamo che concordare caldamente anche noi..).

Essenziale infine – sempre per Brown – l’adozione del nuovo telaio prima possibile, cosí da enfatizzare al meglio le prestazioni della nuova unità ibrida. In pratica un messaggio diretto alla Penske Entertainment di non procrastinare ulteriormente la sostituzione delle DW12.

L’appuntamento di Nashville ricordiamo prenderà il via sabato 14 settembre alle 11.00 AM ET, le 18.00 italiane, con le prime libere.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Kyle Larson ci riprova col “The Double”

Alla vigilia del title decider di Nashville, l’annuncio che Kyle Larson ritenterà il “The Double” anche nel 2025. Per la 109ma Indy 500, l’asso della NASCAR avrà ancora una vettura messa a disposizione da Arrow McLaren, dividendosi con la Coca Cola 600 di Charlotte sulla consueta Camaro #5 gestita da Rick Hendrick.

Lo scorso anno ricordiamo Larson non ha potuto disputare la gara sul triovale a causa del ritardo per pioggia a Indianapolis, chiudendo 17mo dopo una qualifica che lo ha visto giocarsi la pole position nella Fast Six, a causa di un paio di errori dettati dall’inesperienza

Il 32enne Larson sarà il terzo pilota dei cinque che finora hanno tentato l’accoppiata di 1.100 miglia, a provarci per più di una volta, insieme a Robby Gordon e Tony Stewart; quest’ultimo è stato il solo fin qui a completare l’intera percorrenza nel 2001.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – Nel finale di Nashville, tornano le gomme “alternate”

L’IndyCar Series ha reso noto oggi che per il season finale di Nashville sarà possibile utilizzare anche le gomme alternate.

L’iniziativa, la seconda del genere dopo il debutto a Gateway lo scorso anno, permetterà a team e piloti di sviluppare nuove strategie, avuto presente che si dovranno utilizzare almeno un treno di primary e due di alternate durante la gara, indipendentemente se nuove o usate.

Come sui circuiti stradali e cittadini, ogni vettura dovrà completare almeno due giri con ogni tipo di gomma, che saranno disponibili nella misura complessiva di sei set di primary e quattro set di red.

Il Music City GP, quest’anno spostato per motivi logistici sul triovale di 1,33 miglia, partirà sabato 14 settembre alle 11.00 AM ET con le libere, per proseguire con le qualifiche alle 2,15 PM ET. Lo start della gara avverrà alle 3.30 PM ET, le 22.30 nostrane. Il capolista Alex Palou, per potersi aggiudicare il suo terzo titolo, dovrà difendere 33 punti di vantaggio su Will Power.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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Indy NXT – Foster, vittoria e titolo anticipato a Milwaukee

Louis Foster è il nuovo campione Indy NXT by Firestone. A Milwaukee, il 21enne pilota britannico ha condotto per tutti i 90 giri di gara, indisturbato, davanti a Jacob Abel e a Salvador de Alba Jr, conquistando la settima vittoria stagionale in 13 gare.

Abel, reduce dalla vittoria a Portland, aveva davanti a sè un compito praticamente impossibile, ed un contatto in partenza lo ha fatto precipitare dalla seconda alla sesta posizione, costringendolo ad una difficile rimonta.

L’unica potenziale insidia per Foster è giunta all’unico restart al lap 32, susseguente al testacoda di Myles Rowe, in cui comunque l’alfiere di Andretti Global ha immediatamente allungato su Jamie Chadwick. La compagna di squadra ha ceduto poco dopo a De Alba e ad Abel, poi infine anche ad Aron Bryce, chiudendo al quinto posto finale.

Giornata negativa invece per Caio Collet, terminato solamente ottavo dalla quinta piazzola di partenza. Il piazzamento peró gli permette di chiudere al terzo posto in classifica e di meritare gli onori di Rookie of the Year della serie cadetta.

In programma c’è ancora l’ultimo round di Nashville, il 15 settembre prossimo.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche 

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Milwaukee, Race 2: Power spreca, Palou impreca e vince McLaughlin

La seconda gara del doubleheader al Milwaukee Mile poteva essere un game changer per Will Power dopo il guasto di natura elettrica che ha bloccato Alex Palou sin dall’uscita box, invece il pilota di Penske ha rovinato tutto da solo con un testacoda al lap 131.

Power concluderà decimo, rosicchiando altre 10 lunghezze al campione in carica, ma questa sa di occasione persa per la corsa al terzo titolo IndyCar, in attesa del finale di Nashville fra due settimane. A guadagnarne Scott McLaughlin, al terzo successo stagionale in volata su Scott Dixon.

La gara aveva perso immediatamente il polesitter Josef Newgarden a causa di un contatto innescato da Linus Lundqvist su Marcus Armstrong, pur’egli subito ko. La lista dei ritiri comprende complessivamente ben dieci piloti, compresi due degli eroi di ieri: Pato O’Ward, tradito dal cambio, e Conor Daly, anch’egli vittima di non meglio precisati problemi tecnici.

Cosí alle spalle dei due battistrada terminano Colton Herta, quest’oggi aiutato dalla strategia del boy Andretti, e Santino Ferrucci, due quarti posti di fila per lo scugnizzo del Connecticut.

Palou, dopo il penultimo ostacolo, conduce ora con 525 punti contro i 492 di Power ed i 475 di McLaughlin, ancora in lizza solo matematicamente.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo della Race 2

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IndyCar – O’Ward torna alla vittoria a Milwaukee. Daly, podio eroico dietro Power che accorcia su Palou

Pato O’Ward non poteva lanciare messaggio migliore a chi in settimana aveva dubitato della sua popolarità, vincendo la prima gara del doubleheader di Milwaukee, terz’ultimo atto dell’IndyCar Series 2024.

Il messicanino, finito al centro delle polemiche per le parole del CEO IndyCar Mark Miles, seguenti all’annuncio di una gara NASCAR a Città del Messico a partire dal prossimo anno, è presto risalito dalla sesta posizione di partenza, andando a prendere il comando una prima volta al lap 68.

Davanti erano Scott McLaughlin e Linus Lundqvist a menare le danze, mentre dalle retrovie un Conor Daly in forma smagliante dopo poche tornate dell’ovale corto di West Allis era già nelle posizioni centrali dopo essere partito dalla 25ma piazzola. Lo svedese di Ganassi però pagava un pit imperfetto, lasciando di nuovo spazio al polesitter.

Dopo aver preso il comando a metà gara, O’Ward, grazie alla strategia di Arrow McLaren e grazie ad un paio di fortunate coincidenze nella forma prima del contatto fra Josef Newgarden e Marcus Ericsson, ma soprattutto della ruota anteriore sinistra mal fissata sulla monoposto di Colton Herta, si trovava col pallino della gara in mano a poco più di 50 tornate dalla bandiera a scacchi.

L’ennesimo errore del box Andretti lasciava infatti Will Power, che aveva ereditato il comando dopo il pit della McLaren #5, Daly e Lundqvist con l’onere dell’ultima sosta in regime di Caution.

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Power e Daly risalivano di forza fino al podio, il primo di sempre per il Juncos Hollinger, con l’australiano che provava anche ad impensierire O’Ward, senza successo, mentre Alex Palou, autore di una gara attenta, chiudeva al quinto posto dietro Santino Ferrucci.

In classifica generale, Power ora si è portato a 43 lunghezze da Palou, mentre Herta, terzo nell’ordine è ormai anch’egli tagliato fuori per la lotta al titolo a due gare dalla fine.

Nella serata italiana gara 2 da Milwaukee alle 2.50 PM ET, le 20.50 italiane. Diretta tv sui canali Sky ed in streaming su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Juncos Hollinger Racing

L’ordine di arrivo della Race 1

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IndyCar – McLaughlin lancia il guanto di sfida a Milwaukee

Nel weekend la succosa anteprima del finale IndyCar al Milwaukee Mile con un doubleheader. Le qualifiche appena concluse sull’ovale corto di West Allis, che ritorna in calendario dopo 9 anni, hanno visto primeggiare Scott McLaughlin e Josef Newgarden, al top con le migliori prestazioni nei due giri cronometrati con 162.341 e 160.983 mph rispettivamente.

Newgarden dovrà però scontare 9 posizioni in griglia in gara 1 per la sostituzione del quinto motore, lasciando la DW12-Chevy #3 ugualmente al palo anche domani. Le penalità colpiranno anche Christian Rasmussen, il quale chiuderà la stagione per l’Ed Carpenter Racing e Conor Daly, per il cambio avvenuto dopo le libere, che hanno visto sempre Newgarden davanti su Scott Dixon e Pato O’Ward.

Sempre -9 posizioni in griglia inoltre per Nolan Siegel, Marcus Armstrong, Christian Lundgaard e Pietro Fittipaldi, in questo caso per aver cambiato propulsore dopo la gara di Portland. Peccato soprattutto per il giovane del Team Ganassi, che vanifica cosí la settima prestazione ottenuta in qualifica.

Continuando a scorrere la griglia, si prosegue con David Malukas, Alexander Rossi, Linus Lundqvist, Will Power e Pato O’Ward, che monopolizzano le prime tre file dello schieramento di entrambe le griglie.

Più indietro, P13 e P10 rispettivamente, per il leader Alex Palou, che dovrà dimostrare di vincere il suo terzo titolo su ovale tra Milwaukee e Nashville, che chiuderà la serie 2024 fra due settimane.

Lo start di gara 1 alle 5.40 PM ET, le 23.40 italiane. Diretta tv sui canali Sky e in streaming su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere

I risultati delle Qualifiche della Race 1

I risultati delle Qualifiche della Race 2

Power

IndyCar – Power domina a Portland e accorcia su Palou

Che differenza per Will Power il finale di Portland rispetto alla settimana scorsa! Il due volte campione ha condotto la gara dall’inizio alla fine, passando il polesitter Santino Ferrucci in curva 1 senza più voltarsi indietro. Il capolista Alex Palou che gli è terminato alle spalle non ha potuto nulla nonostante tentativi del box Ganassi di variare leggermente la strategia di entrata ai box in una gara non rallentata da caution.

L’unica neutralizzazione per il contatto in partenza da parte di Pietro Fittipaldi, poi penalizzato, che ha tolto dalla competizione, e dalla lotta per il titolo, Scott Dixon, prima ancora spintonato da Kyle Kirkwood, al contrario non sanzionato.

Power, gestendo opportunamente i pneumatici, ha poi condotto in porto una gara senza sbavature, resistendo all’unico attacco del campione in carica, propiziato dal povero Fittipaldi, doppiato e a gomme fredde, oggi protagonista suo malgrado, al lap 26.

Il Team Penske ha fornito l’aiuto che poteva (quanto avranno pesato le stupidaggini di Gateway lo scopriremo solo fra poco più di due settimane), con Josef Newgarden a completare il podio e Scott McLaughlin, dominatore delle libere, capace di rimontare dalla 20ma piazzola di partenza, ereditata a seguito del cambio del motore Chevy dopo le qualifiche, fino alla settima piazza.

Nel mezzo Colton Herta, quarto, che si allontana dai due major contender, un sempre più consistente Marcus Armstrong, alla sua terza top five, e un Marcus Ericsson finalmente al traguardo. E Ferrucci? Per l’alfiere del team Foyt oggi la vittoria non era realisticamente alla portata, e bene ha fatto a puntare al piazzamento, chiudendo ottavo.

Protagonista negativo della giornata sicuramente Romain Grosjean. Il franco-svizzero, partito da una sontuosa sesta piazzola frutto anche delle penalizzazioni altrui, ha tenuto a lungo la top five, anche con le cattive (ne sa qualcosa Herta, buttato nello sporco al lap 34), salvo poi entrare in confusione alla 64ma tornata, andando lungo alla prima chicane e rientrando alla garibaldina sul povero Christian Rasmussen, rovinando la gara di entrambi.

Curiosità, l’entry #20 è l’obiettivo da raggiungere da parte del Juncos Hollinger per racimolare il milioncino extra del Leaders Circle, e, senza voler pensar male, il 22mo posto odierno di Conor Daly appaia le due entry nella speciale classifica.

Disastro completo infine all’Arrow McLaren, col solo Alexander Rossi a tentare di difendere la reputazione del team in P12, mentre uno spento O’Ward navigava nelle retrovie chiudendo in P15.

Menzione speciale di giornata per Toby Sowery, che anche nella serie maggiore ha dimostrato di non temere nessuno, completando la sua ultima fatica del 2024 in 17ma posizione.

Il prossimo weekend si va a Milwaukee per le prime due delle tre rimanenti prove, tutte su ovale. Palou al momento conduce con 54 punti di vantaggio su Power, in pratica il punteggio pieno di una singola gara, e 67 su Herta.

Piero Lonardo

Foto: Team Penske

L’ordine di arrivo

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Indy NXT – Abel tiene vive le speranze di titolo a Portland

Jacob Abel torna alla vittoria a Portland, terz’ultimo appuntamento dell’Indy NXT by Firestone, al termine di una gara condotta flag-to-flag. La IL15 #51 è scattata al meglio dalla prima fila ereditata grazie alla penalizzazione di 6 posti per Caio Collet dopo il contatto di Gateway che ha eliminato Jamie Chadwick e alla prima curva era già davanti al polesitter, Louis Foster.

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Il capoclassifica ha mantenuto il distacco al minimo ma ha attaccato seriamente solo in occasione del restart successivo all’unica Caution della gara, procurata dal contatto in curva 1 fra il rientrante Ricardo Escotto e James Roe.

L’attacco di Foster è stato deciso e le due vetture si sono anche toccate leggermente ma Abel è rimasto al proprio posto. Vani i tentativi di riavvicinarsi sull’insidiosa pista del Northwest, cosí Foster ha deciso di minimizzare i danni, salvaguardato anche dal teammate Bryce Aron che gli guardava le spalle.

Collet è stato in grado di recuperare diverse posizioni e terminare in P4, davanti a Christian Brooks, Reece Gold e Myles Rowe, rimontato dalla P15 di partenza.

Gara da dimenticare invece per Yuven Sundaramoorthy, ottavo al traguardo, e soprattutto per Jamie Chadwick, vittima di un contatto con Callum Hedge in curva 1 che l’ha estromessa dalla top ten.

In classifica generale, il vantaggio di Foster su Abel si è ridotto a 79 punti, ma con due sole gare ancora rimanenti e 108 punti a disposizione, di cui una decina garantiti dalla sola presenza, l’impresa sembra impossibile.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo