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Floersch

Indy NXT – Sophia Floersch si separa da HMD

Sophia Floersch ha chiuso con effetto immediato la propria collaborazione con HMD Motorsports in Indy NXT. La separazione è avvenuta consensualmente e la squadra, che schiera in totale 9 monoposto nella serie cadetta, sta già cercando il sostituto per la IL-15 #24.

La motivazione alla base del divorzio consisterebbe, secondo RACER, in una “incomprensione” nei confronti dello sponsor principale, che ha fatto sí che si chiudesse in modo assai prematuro l’avventura statunitense della pilotessa tedesca.

“Proseguendo nel 2025, HMD Motorsports e Sophia Floersch hanno concordato di separarsi per il resto della stagione dell’Indy NXT by Firestone. HMD augura a Sophia la migliore fortuna per i suoi impegni futuri” – cita la dichiarazione ufficiale del team di Henry Malukas, che cosí prosegue – “Il team sta ora valutando attivamente le opzioni dei piloti per l’auto n. 24 per le restanti 13 gare ed i prossimi test”

A St.Petersburg la Floersch, che in precedenza ha avuto esperienze in F3, nel DTM ed in ELMS, ha chiuso in P12, dopo essere partita dalla 18ma piazzola.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

Herta

IndyCar – Penalizzata l’entry #26 dopo le verifiche al Thermal Club

L’IndyCar Series ha annunciato una penalità per l’entry #26 di Andretti Global a seguito delle verifiche post-gara del Thermal Club.

Contestata la violazione del punto 14.1.4. del regolamento sportivo, che cita testualmente: “I fornitori approvati devono inviare i bollettini all’IndyCar per l’approvazione prima di rilasciarli alle entry. Una volta che i bollettini inviati sono approvati dall’IndyCar, i membri sono soggetti all’applicazione da parte dell’IndyCar”.

In dettaglio, durante l’ispezione tecnica seguente la gara di domenica, è stato rilevato che il team aveva apposto in modo non corretto le piastre anti-intrusione sulla parte posteriore dei braccetti trasversali anteriori inferiori, utilizzandone solamente una per lato del telaio invece delle due previste (per un totale di quattro), come invece previsto nel bollettino rilasciato da Dallara il 14 febbraio 2025.

Le piastre anti-intrusione sono state introdotte nel telaio delle DW12 a seguito all’incidente occorso a James Hinchliffe nelle libere della Indy 500 del 2015.

In base al regolamento, la violazione è stata considerata una penalità per procedura non di gara (9.2.3.), che quindi prevede l’emissione di una multa pecuniaria (9.2.3.2.) e la perdita di punti e premi (9.2.3.5.). L’entry #26 è stata pertanto multata di $ 25.000 e perde 10 punti, oltre a tutti i premi in denaro associati alla gara del Thermal Club.

Va chiarito che la penalità è riferita solamente all’entry e non al pilota, Colton Herta, che mantiene tutti i punti guadagnati col quarto posto finale al Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Podium

IndyCar – O’Ward penalizzato dall’ibrido al Thermal Club

Nelle fasi finali della gara di domenica al Thermal Club abbiamo visto Alex Palou rimontare furiosamente sulle Arrow McLaren di Christian Lundgaard e Pato O’Ward, raggiungendole e superandole con apparente facilità per arrivare alla vittoria.

Nel post gara però si è appreso che parte del merito della vittoria del catalano va anche al set-up adottato sulla sua DW12-Honda rispetto a quelle dei due battistrada.

Come riportato infatti dall’esperto Marshall Pruett di Racer, Pato O’Ward per circa metà gara non ha potuto disporre dell’unità ibrida, il famigerato ERS introdotto a metà della scorsa stagione, a causa delle alte temperature della pista californiana.

Imputati i cosiddetti “radiator blockers”, installati alle spalle dei grandi radiatori situati nelle pance laterali, incaricati di restringere o espandere il flusso d’aria allo scopo di permettere temperature ottimali di gestione del propulsore. Questi accorgimenti, che vengono modificati all’occorrenza su ogni vettura in funzione del clima esterno, comportano però anche l’eventuale svantaggio di modificarne l’efficienza aerodinamica.

Pal_OWa

Premesso che la mossa vincente del box Ganassi è stata comunque la migliore strategia nell’uso dei pneumatici, grazie all’ultimo set di gomme alternate fresche, sulla macchina di Palou i blockers erano stati ottimizzati meglio (= tenuti più aperti) rispetto alle McLaren, rischiando un po’ sulle temperature. La svolgimento della gara, inaspettatamente senza caution, ha estremizzato questo aspetto.

O’Ward ha poi dichiarato che non avrebbe comunque potuto resistere all’assalto del catalano, nemmeno con l’ERS funzionante a pieno regime, lamentandosí però curiosamente anche dello scarso “gioco di squadra” da parte dei piloti Chevy in fase di doppiaggio, al contrario di quelli motorizzati Honda.

Peraltro anche altri piloti, soprattutto motorizzati Chevy, hanno sostenuto problemi all’unità ibrida al Thermal Club, tra gli altri sicuramente Santino Ferrucci, appena 14mo dopo una gara piuttosto anonima, e Scott McLaughlin, unico ritirato della competizione.

Ci permettiamo di sottolineare che questi aspetti sarebbero stati sicuramente più evidenti con la grafica dedicata all’ibrido utilizzata lo scorso anno dalla NBC, assente nell’attuale produzione FOX, vittima anch’essa del surriscaldamento, e che ci ha privato per oltre dieci tornate del segnale televisivo.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Palou

IndyCar – Palou spettacolo al Thermal Club. Niente da fare per le McLaren

Altra gara spettacolo di Alex Palou, che vince anche la seconda gara dell’IndyCar Series 2025 al Thermal Club. Il catalano, alla ricerca del threepeat, ha avuto la meglio nel finale delle due Arrow McLaren di Pato O’Ward e Christian Lundgaard, inchiodati sulle black mentre al contrario la DW12-Honda #10 volava sulle alternate.

Diciamo subito nessuna caution nei 65 giri previsti, con Lundgaard a resistere all’attacco in partenza di Palou, il quale aveva già messo il muso avanti. Contatti nelle retrovie protagonisti Scott McLaughlin e Devlin DeFrancesco, poi penalizzato dalla direzione gara, già nel giro di ricognizione, e Callum Ilott, pesantemente nelle terga di un’altra vettura, forse quella del compagno di squadra in PREMA, Robert Shwartzman.

Dietro le due Arrow McLaren e Palou, Colton Herta, unico della top six a partire con le black, Alexander Rossi, ad avere la meglio su Kyle Kirkwood; brutta partenza invece per Marcus Ericsson, che già mal digerí la pista californiana lo scorso anno nella 1$ Million Challenge.

Le fasi successive vedevano i due battistrada consolidare il proprio vantaggio sulla concorrenza nonostante le differenti strategie, con Kyle Kirkwood ad impossessarsi della quarta piazza su Herta e Rossi, mentre nelle retrovie l’unico ad infiammare era Will Power, in continua rimonta dalla 21ma piazzola, approfittando dei set extra di alternate giocoforza non utilizzate in qualifica.

La gara proseguiva cosí senza sussulti fino alle fasi finali, in cui Palou ha iniziato ad avvicinarsi a Lundgaard già prima dell’ultimo pitstop. Il sorpasso sul coriaceo danese avveniva peró a sosta avvenuta, con le due vetture a scambiarsi ripetutamente la posizione fino a far emergere la DW12-Honda #10, ora su red fresche.

Ma non era finita, perchè Palou riusciva in poche tornate a chiudere anche su O’Ward, il quale non riusciva ad opporre resistenza, prendendo cosi la leadership a 10 tornate dal termine.

Gli ultimi brividi li regalavano ancora Will Power, P7 su Rossi, poi Herta, in P4 su Kirkwood; quest’ultimo cedeva di schianto anche a Felix Rosenqvist, allo stesso Power e a Marcus Armstrong per terminare in P8 davanti a Rossi.

In classifica generale, Palou con questi primi due successi domina con 102 punti contro i 63 di O’Ward ed i 61 di Dixon, che chiude in P10 al termine di una gara di conserva.

Il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è fra tre settimane a Long Beach, in coabitazione con l‘IMSA. Speriamo non si ripetano i problemi tecnici al segnale internazionale di FOX Sports che ci hanno privato di una decina di giri di gara.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

Pato

IndyCar – Uno-due McLaren nelle qualifiche del Thermal Club. Debacle Penske

Prima fila tutta McLaren domani al Thermal Club, sede del secondo round dell’indyCar Series 2025. Pato O’Ward ha preceduto il compagno di squadra Christian Lundgaard, il migliore delle libere-2 svolte nel tardo pomeriggio italiano, nella Firestone Fast Six col tempo di 1.39.956.

Il capoclassifica Alex Palou, che aveva condotto sia il primo gruppo del turno iniziale che la Top Twelve con crono leggermente inferiori, si deve accontentare della seconda fila al fianco di Colton Herta dopo aver evitato una penalità per blocking proprio nei confronti della McLaren #5.

Marcus Ericsson ed Alexander Rossi completano le terza fila dello schieramento. Weekend difficile fino a poco fa per il neoacquisto dell’Ed Carpenter Racing, travagliato da problemi al sistema ibrido, messo a dura prova un po’ per tutti dalle temperature della facility californiana.

Buone qualifiche per entrambe le vetture del Meyer Shank Racing, con Marcus Armstrong P8 e Felix Rosenqvist nella fila dietro, come per Louis Foster. Il rookie britannico si è dimostrato il migliore della pattuglia del Rahal Letterman Lanigan raggiungendo il secondo turno e qualificandosi proprio alle spalle dello svedese.

Qualifiche terribili invece per il Team Penske, con tutte e tre le monoposto fuori al primo turno. Scott McLaughlin, in pole nel season opener di St.Petersburg, ha iniziato con uno spettacolare 360° che è costato anche un drive-through per blocking e domani partirà dal fondo in quanto ha chiuso in ultima posizione.

La batteria comprendeva anche Will Power, che ha chiuso con l’undicesima prestazione, e Josef Newgarden, P9; per una qualifica complessivamente cosí disastrosa del team bisogna tornare indietro di diversi anni.

Due parole infine su PREMA: i due piloti del team veneto hanno disputato assieme la seconda frazione del primo turno. Callum Ilott partirà dall’undicesima fila, mentre Robert Shwartzman, di nuovo in pista sul finire delle libere-2 con un nuovo telaio dopo il principio di incendio di ieri sulla sua DW12-Chevy, andrà a chiudere lo schieramento dei 27.

Domenica l’appuntamento per la gara al Thermal Club è per le 3.00 PM ET, le 20.00 italiane. Diretta della gara sui canali SkySport e sulla piattaforma IndCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Palou

IndyCar – Palou inseguito dagli Andretti nelle prime libere al Thermal Club

Alex Palou ha segnato la migliore prestazione nelle prime libere disputate nella tarda serata italiana al Thermal Club. Il vincitore della 1$ Million Challenge dello scorso anno, nonchè attuale capoclassifica della serie, ha fissato i cronometri sull’1.40.5486.

Alle sue spalle spinge l’intera pattuglia Andretti Global, capeggiata da Kyle Kirkwood ad appena 90 millesimi, seguito da Marcus Ericsson e Colton Herta. Completa la top five Christian Rasmussen con la migliore delle monoposto di Ed Carpenter. Migliore tra i rookie Louis Foster, P8 per il Rahal Letterman Lanigan.

Come a St.Petersburg, il tempo a disposizione è stato suddiviso in tre blocchi, con i primi 45’ riservati a tutte le 27 vetture, seguiti da due mini turni di 10’ con metà delle macchine in pista. Il tempo del catalano è stato il migliore della terza porzione, mentre Herta è risultato leader della precedente, viziata dallo stop di Devlin DeFrancesco in curva 1, davanti a Felix Rosenqvist.

Il pilota del Meyer Shank Racing ha comunque chiuso al secondo posto la prima parte della sessione, appena dietro Will Power, accreditato di 1.41.213 sulle black, e davanti a propria volta a Santino Ferrucci, Colton Herta e Kyffin Simpson.

Problemi per Robert Shwartzman, fermo in curva 6 per un principio di incendio sulla sua DW12-Chevy ad inizio sessione, pertanto inabile nel segnare una prestazione valida. Al contrario, Callum Ilott, teammate in PREMA, ha siglato il 13mo tempo.

Il weekend prosegue con la seconda sessione di libere e le qualifiche, previste rispettivamente alle 1.00 PM ET e alle 5.00 PM ET, vale a dire le 18 e le 22 italiane. Entrambe saranno godibili in streaming sulla piattaforma IndCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

Start3

IndyCar – Nel weekend si torna a Thermal Club, ma stavolta conta davvero

Il Thermal Club si appresta ad ospitare nel weekend la sua seconda gara IndyCar. Dopo l’esperienza fuori campionato dello scorso anno però, questa volta si tratta di una gara valida a tutti gli effetti rispetto alla precedente 1$ Million Challenge.

Innanzi tutto, niente batterie più gara finale, ma una gara unica per i 5.000 fortunati che si accomoderanno nelle facilities predisposte sul circuito californiano posto, ricordiamo, nelle vicinanze di Palm Springs.

Variato leggermente anche il layout nella parte finale, anche se i piloti, che vi hanno provato in off-season, hanno già giudicato come “non definitive” le modifiche apportate, soprattutto in funzione degli scossoni che potrebbero recare malfunzionamenti all’unità ibrida.

Track

In ogni caso, un’occasione forse unica per vedere in azione le 27 monoposto full-season in un contesto particolare, che potrebbe non ripetersi in seguito, data anche la collocazione temporale recentemente assegnata al GP di Arlington, vale a dire il 15 marzo 2026.

Frattanto, un paio di news “minori” durante la settimana che riguardano entrambe il Rahal Letterman Lanigan.

Per primo l’ingaggio di Toby Sowery quale reserve e development driver. Il 28enne pilota britannico, attualmente impegnato in IMSA col Crowdstrike by APR, dopo tre stagioni in Indy NXT con l’highlight della vittoria in gara 2 a Portland nel 2019, anno in cui si è piazzato al terzo posto nella classifica finale, ha debuttato in IndyCar lo scorso anno col Dale Coyne Racing, disputando tre gare in cui si è messo in luce nonostante i mezzi a disposizione.

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Devlin DeFrancesco, attuale pilota full-season del team, ha invece lanciato un concorso per decidere la propria livrea alla prossima Indy 500 fra tre opzioni in gioco del main sponsor Dogecoin. DeFrancesco donerà personalmente 25.000 $ dei 100.000 che riceverà quale compenso in moneta virtuale dallo sponsor, alla Riley Children’s Foundation di Indianapolis.

Votando QUI è possibile fino al 25 marzo è anche possibile vincere un portafoglio di Dogecoin del valore di 1.000 $.

L’appuntamento in pista con l’IndyCar Series è per venerdí 21 marzo alle 6.30 PM ET, vale a dire le 23.30 italiane. Qualifiche alle 5.00 PM ET di sabato 22 e inizio della gara alle 3.00 PM ET, le 20.00 italiane, di domenica 23 marzo. Diretta della gara sui canali SkySport, mentre libere e qualifiche si potranno godere sulla piattaforma IndCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Rahal Letterman Lanigan

03-11-Sato

IndyCar – Sato ci riprova a Indy. Intanto i team testano a Barber Park

Takuma Sato sarà della partita alla 109ma Indy 500. Il 48enne pilota giapponese, prenderà il via per la 16ma volta al Greatest spectacle in racing, vinta due volte nel 2017 e nel 2020.

Per la sesta volta sarà il Rahal Letterman Lanigan a mettergli a disposizione una vettura, la quarta DW12-Honda del team, che schiererà anche i full season Graham Rahal, Louis Foster e Devlin DeFrancesco.

“Sono molto emozionato di tornare alla 109a Indy 500 col Rahal Letterman Lanigan Racing”, ha affermato Sato. “Ancora una volta, un sentito ringraziamento a Bobby (Rahal), Mike (Lanigan), David (Letterman) e all’intera organizzazione per questa incredibile opportunità. Sono anche profondamente grato per il continuo supporto di AMADA come sponsor principale, insieme a Panasonic Automotive Systems, Niterra, Deloitte Tohmatsu, NAC, Honda, HRC e tutti i nostri fedeli sponsor.”

“La nuova vettura n.75 riprende il design storico di RLL con una nuova livrea rinnovata e dinamica: è assolutamente sbalorditiva. L’anno scorso è stata un’esperienza incredibile, riconnettersi con il team, e quest’anno, volti ancora più familiari si sono uniti allo sforzo, il che rende questo momento ancora più speciale e mi dà grande sicurezza. Non vedo l’ora di mettermi al lavoro”.

Frattanto ben 19 dei 27 piloti che compongono la griglia dell’IndyCar Series in rappresentanza di otto squadre si sono ritrovati in settimana a Barber Park in vista della gara del 4 maggio. Assenti Chip Ganassi Racing, Andretti Global e Juncos Hollinger Racing.

Power_Barber

Non trattandosi di un cosiddetto Open Test, non sono disponibili crono ufficiali, ma il miglior tempo risulta essere stato segnato da Will Power su Pato O’Ward.

A completare la top five di giornata i due danesi, Christian Rasmussen e Christian Lundgaard, e Rinus VeeKay, a riprova della competitività del rinnovato pacchetto dell’Ed Carpenter Racing nel primo caso, e del buon adattamento del secondo in casa Arrow McLaren. Per l’olandese infine, capace di riportare in top ten una vettura di Dale Coyne a St.Pete da Portland 2023, una nuova iniezione di fiducia dopo aver faticato a trovare un sedile per la stagione.

Da segnalare un paio di incidenti che hanno visto protagonista Felix Rosenqvist, out in curva 2 al mattino sulla sua DW12-Honda e poi a muro in curva 1 nel pomeriggio. Nessuna apparente conseguenza fisica comunque per il pilota del Meyer Shank Racing.

Ricordiamo che il prossimo appuntamento con l’IndyCar Series è previsto fra poco meno di due settimane al Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Hauger

Indy NXT – Hauger, buona la prima

A St.Petersburg prima stagionale anche della Indy NXT, il gradino finale prima di arrivare all’IndyCar Series, terminata con un dominio totale da parte di Dennis Hauger.

L’ex-campione del FIA F3 ha lasciato solo le libere 2 a Myles Rowe, conducendo la lista dei tempi sin dalle prime libere, per proseguire alle qualifiche, in cui ha dominato il primo gruppo col tempo di 1.03.8801, dando ben mezzo secondo al più esperto Caio Collet, il quale gli si è accomodato alle spalle. Lochie Hughes, campione in carica della USF Pro 2000 terminava, al top nel secondo gruppo davanti a Rowe, completando lo sweep della prima fila per Andretti Global.

NXT_Start

In gara Hauger non ha avito rivali e ha mantenuto comodamente la leadership al via su Hughes, Collet e Jack William Miller, abile a superare Rowe, ma una carambola nelle retrovie innescata dal testacoda di Niels Koolen che coinvolgeva anche James Roe e Tommy Smith generava un’immediata Full Course Yellow.

Al restart, Rowe si reimpossessava della quarta piazza, mentre dalle retrovie era Josh Pierson a dare spettacolo, arrivando alle spalle della top ten dopo essere partito dal fondo per un problema elettrico in qualifica.

Nella prima metà di gara altre due neutralizzazioni protagonisti Roe sulle gomme di curva 10, e Nolan Allaer, lungo all’ultima curva. Al terzo restart del lap 24, con le prime posizioni ancora cristallizzate, era ancora Pierson a dare spettacolo, approfittando del sorpasso di Callum Hedge ai danni di Ricardo Escotto per salire tra i primi dieci.

L’ultimo brivido finale lo produceva Miller, a pochi minuti dallo scadere del tempo limite di 55’, largo in curva 9, per chiudere la gara in regime di caution con Hauger meritatamente sul gradino alto del podio davanti a Hughes, Collet, Rowe e Salvador de Alba.

Appena fuori dalla top ten il giovanissimo Nikita Johnson, 16 anni, pronto a disputare il GB3 con Hitech in parallelo ad un programma parziale in Indy NXT, a precedere Sophie Floersch, partitagli appena dietro dalla 18ma piazzola. Al traguardo anche l’altra esponente del gentil sesso, Hallie Deegan, 14ma.

L’Indy NXT ora osserverà una lunga pausa per tornare solamente fra due mesi, a Barber Park, il 4 maggio.

Piero Lonardo

Foto: Indy NXT

I risultati delle Qualifiche

L’ordine di arrivo

Palou

IndyCar – Palou-Dixon, uno-due Ganassi a St.Petersburg

Le strade di St.Petersburg sovvertono i pronostici della vigilia e premiano Alex Palou ed il Chip Ganassi Racing, che completa una doppietta con Scott Dixon. Il campione in carica, partito dall’ottava piazzola dopo una qualifica non eccezionale, è stato sicuramente avvantaggiato dall’insolito andamento della gara.

Dopo una prima neutralizzazione in partenza per il contatto che ha messo ko Nolan Siegel, toccato da Will Power quel tanto che basta per andare a muro, e l’incolpevole Louis Foster, regime di corsa libera infatti per tutto il resto della gara.

Ma proprio quell’unico evento ha generato la necessaria separazione, con tutta la seconda parte dello schieramento partita con le alternate a liberarsene immediatamente per passare alle black.

Davanti Scott McLaughlin, partito dalla pole, stava dominando davanti alle due monoposto del Meyer Shank Racing di Felix Rosenqvist e Marcus Armstrong, alla McLaren total papaya di Linus Lundqvist e ad Alexander Rossi, capace di rendere competitiva anche la monoposto dell’Ed Carpenter Racing. Il solo Pato O’Ward, scattato dalla 23ma piazzola, optava per un nuovo stint con le green dopo una foratura.

Il restart vedeva McLaughlin resistere allo svedese, mentre Colton Herta, partito malissimo, unico tra i primi con le alternate, iniziava a rimontare anche su Palou. In questa fase in evidenza anche Newgarden e Dixon, ad ereditare la leadership a fronte delle diverse strategie.

Al giro 44 la gara perdeva Armstrong, vittima di un problema al mozzo della posteriore sinistra, unico altro pilota che non vedrà il traguardo. Problemi anche per Herta che dovrà ripetere il rifornimento.

La svolta decisiva a tre quarti di gara, allorquando i leader provvisori capiscono di non potere più attendere una Full Course Yellow e decidono di limitare i danni montando il treno obbligatorio di alternate per ripassare presto alle prime. McLaughlin al termine rientra solamente P5..

Davanti a tutti Palou, il cui box ha eseguito un lavoro prezioso con l’undercut nei confronti di Dixon. Nel mezzo Newgarden, che nel finale insidierà senza riuscirci il catalano, perdendo peró addirittura la seconda piazza nelle ultime curve a favore del sei volte campione.

Dietro McLaughlin, risalito al quarto posto dopo l’ultima sosta di Rosenqvist, Kyle Kirkwood e Pato O’Ward, contro ogni pronostico il migliore dei piloti McLaren all’arrivo.

Ottima la nona posizione di Rinus VeeKay, alla prima gara col Dale Coyne Racing, mentre per quanto riguarda i colori italiani le DW12-Chevy di PREMA chiudono in P19 e P20 con il più esperto Callum Ilott invischiato nella strategia meno performante e Robert Shwartzman in fase di ambientamento.

L’IndyCar Series tornerà fra tre weekend, il 23 marzo, sul tracciato salotto del Thermal Club.

Piero Lonardo

Foto: Chip Ganassi Racing

L’ordine di arrivo