Takuma Sato non ci sta ad appendere il casco al chiodo e si appresta a disputare una nuova stagione dell’IndyCar Series, la sua 13ma stagione con Dale Coyne Racing.
Di poche ore fa l’annuncio ufficiale che lega il 44enne nipponico, ricordiamo due volte trionfatore alla Indy 500, per tutto il 2022 con la vettura #51, gestita in partnership col Rick Ware Racing.
Allo stato attuale questa è l’unica entry schierata dal team dopo l’abbandono dell’altro partner Vasser Sullivan, in assenza di news riguardo l’ingaggio del vicecampione Indy Lights, David Malukas, che porterebbe a 15 le entry full-season Honda contro le sole 10 motorizzate Chevrolet. Per il marchio del farfallino si attendono peró le determinazioni delle nuove squadre quali Paretta Autosport, Top Gun e Cusick Motorsports e le eventuali ulteriori vetture che verrebbero schierate, con programmi completi o parziali, da Meyer Shank Racing, McLaren Arrow SP e Juncos Hollinger.
Proprio quest’ultima squadra ha presentato i nuovi colori per la macchina #77 di Callum Ilott. Il giovane inglese è stato uno dei protagonisti dei recenti test di Sebring, dove a brillare però è stato Nick de Vries sulla vettura messa a disposizione dall’MSR. Dei quattro prospetti invitati il più atteso, Stoffel Vandoorne, è stato quello che ha girato di più ma si è dovuto accontentare della terza piazza davanti a Jack Aitken con la monoposto dell’Ed Carpenter Racing.
Alla fine quello part-time della DW12-Chevy #20 è l’unico sedile sicuramente ancora a disposizione per la folta schiera di pretendenti, che comprende tra gli altri Ryan Hunter-Reay e Conor Daly.
Infine, di pochi minuti fa l’annuncio che vede Sage Karam e Santino Ferrucci entrambi col Dreyer & Reinbold per la 106ma Indy 500. Per Karam si tratta della partecipazione numero 9 al Greatest Spectacle in Racing, la quarta invece per Ferrucci, che nelle tre precedenti apparizioni ha sempre finito nella top ten, con l’highlight del quarto posto nel 2020 con Dale Coyne.
Piero Lonardo
Foto:IndyCar, Juncos Hollinger