Partita a St.Petersburg la Road to Indy ladder, con l’Indy Lights che torna ad essere diretta amministrazione della serie maggiore dopo alcuni anni trascorsi sotto la gestione della Andersen Promotions, che continua invece a mantenere le altre due serie propedeutiche, USF 2000 ed IndyPro.
Uno dei maggiori cambiamenti per la serie cadetta, oltre alla riduzione delle gare da 20 a 14, è sicuramente l’accordo televisivo con Peacock, accordo destinato a generare maggiore visibilità (e potenzialmente quindi maggiore attenzione e nuovi sponsor) ma che lascia però gli appassionati di tutto il mondo senza le dirette televisive gratuite di qualifiche e gara, che SkySport, la quale ha acquisito i diritti sulla piattaforma di proprietà della NBC, pare volere ignorare in favore di una qualsiasi replica di qualcos’altro.
Venendo ai risultati della pista, nelle prime libere del 2022 è stato il favoritissimo Linus Lundqvist a primeggiare col buon crono di 1.05.7856 davanti ai due top spot dell’ultima IndyPro, Christian Rasmussen e Hunter McElrea.
Nelle qualifiche, svoltesi nel primissimo pomeriggio, è stato proprio quest’ultimo a conquistare la pole position col tempo di 1.05.2812 nel rush finale staccando di 3 decimi Lundqvist, che lo affiancherà in prima fila.
Seconda fila per un rinvigorito Sting Ray Robb e per Benjamin Pedersen, mentre Rasmussen non è stato in grado di ripetersi e, dopo un innocuo lungo in T10, occuperà solamente la quinta piazzola al fianco del rientrante Davide Brabham. Nel range del secondo dal polesitter troviamo anche un altro promettente rookie, Kyffin Simpson, con la migliore delle due entry del TJ Speed Motorsports.
L’unica interruzione della sessione a cura di Danial Frost, nelle barriere sempre nella temibile curva 10.
In programma in giornata solamente un’ultima mezz’ora di libere alle 5.40 PM ET poi domani stop sino a domenica per lo start alle 9.30 AM ET, pari alle 15.30 italiane.
Piero Lonardo
Foto: Indy Lights