Nelle fasi finali della gara di domenica al Thermal Club abbiamo visto Alex Palou rimontare furiosamente sulle Arrow McLaren di Christian Lundgaard e Pato O’Ward, raggiungendole e superandole con apparente facilità per arrivare alla vittoria.
Nel post gara però si è appreso che parte del merito della vittoria del catalano va anche al set-up adottato sulla sua DW12-Honda rispetto a quelle dei due battistrada.
Come riportato infatti dall’esperto Marshall Pruett di Racer, Pato O’Ward per circa metà gara non ha potuto disporre dell’unità ibrida, il famigerato ERS introdotto a metà della scorsa stagione, a causa delle alte temperature della pista californiana.
Imputati i cosiddetti “radiator blockers”, installati alle spalle dei grandi radiatori situati nelle pance laterali, incaricati di restringere o espandere il flusso d’aria allo scopo di permettere temperature ottimali di gestione del propulsore. Questi accorgimenti, che vengono modificati all’occorrenza su ogni vettura in funzione del clima esterno, comportano però anche l’eventuale svantaggio di modificarne l’efficienza aerodinamica.
Premesso che la mossa vincente del box Ganassi è stata comunque la migliore strategia nell’uso dei pneumatici, grazie all’ultimo set di gomme alternate fresche, sulla macchina di Palou i blockers erano stati ottimizzati meglio (= tenuti più aperti) rispetto alle McLaren, rischiando un po’ sulle temperature. La svolgimento della gara, inaspettatamente senza caution, ha estremizzato questo aspetto.
O’Ward ha poi dichiarato che non avrebbe comunque potuto resistere all’assalto del catalano, nemmeno con l’ERS funzionante a pieno regime, lamentandosí però curiosamente anche dello scarso “gioco di squadra” da parte dei piloti Chevy in fase di doppiaggio, al contrario di quelli motorizzati Honda.
Peraltro anche altri piloti, soprattutto motorizzati Chevy, hanno sostenuto problemi all’unità ibrida al Thermal Club, tra gli altri sicuramente Santino Ferrucci, appena 14mo dopo una gara piuttosto anonima, e Scott McLaughlin, unico ritirato della competizione.
Ci permettiamo di sottolineare che questi aspetti sarebbero stati sicuramente più evidenti con la grafica dedicata all’ibrido utilizzata lo scorso anno dalla NBC, assente nell’attuale produzione FOX, vittima anch’essa del surriscaldamento, e che ci ha privato per oltre dieci tornate del segnale televisivo.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series