Terzo appuntamento stagionale dell’IndyCar Series nel weekend sulle strade di Long Beach. L’iconico tracciato cittadino ospiterà il Grand Prix, battezzato da Brian Redman con la F.5000 nel 1975, per la 50ma volta, la 41ma con protagoniste le monoposto più veloci del pianeta.
Il maggior tema ricorrente riguarda la supremazia dimostrata da Alex Palou nei primi due round. Il campione in carica ed il team Ganassi hanno infatti dimostrato una costanza di rendimento in gara, ben coadiuvata dalle strategie di Barry Wanser, fin qui senza rivali.
Va detto però che la venue californiana non ha mai visto fin qui una vittoria del tre volte titolato, che in quattro apparizioni comunque è sempre entrato nella top five.
Lo scorso anno abbiamo assistito ad un successo propiziato dalla strategia da parte di Scott Dixon su Colton Herta, nonostante una sola neutralizzazione; da vedere se si proseguirà su questo trend, evidenziatosi anche nelle prime due corse stagionali.
Un aspetto che invece non dovrebbe essere determinante è quello della temperatura, che dovrebbe assestarsi sui 20 gradi di massima, favorendo quindi il corretto funzionamento da parte delle unità ibride, imputate di diverse defaillance al Thermal Club.
L’appuntamento in pista con l’IndyCar sulle strade della California, ancora una volta in coabitazione con il WeatherTech SportsCar Championship, è per venerdí 11 aprile alle 6.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 12 a partire dalle 2.30 PM ET, le 20.30 italiane, e start della gara, quest’anno allungata da 85 a 90 giri, domenica 13 aprile alle 4.30 PM ET, le 22.30 nostrane.
Diretta tv della gara sui canali SkySport, mentre tutta l’azione del weekend sarà disponibile in streaming sulla piattaforma a pagamento IndyCar Live.
Piero Lonardo
Foto: NTT IndyCar Series