Podium

IndyCar – A Gateway, Newgarden spin and win fra le polemiche

Josef Newgarden torna al successo sull’ovale di Gateway, confezionando su una delle sue piste favorite una vittoria offuscata da tante ombre. Prima fra tutte lo slow restart che a 9 giri dalla fine ha propiziato il contatto fra Alexander Rossi e Will Power, foriero dell’interruzione con red flag, e le cui polemiche non termineranno certamente a breve.

Power_Bird

Ma assai prima il vincitore delle ultime due Indy 500 aveva rischiato di mandare tutto all’aria, come lo scorso anno, girandosi da solo. Miracolosamente, anche grazie al prontissimo intervento della direzione gara, il pilota della DW12-Chevy #2 non è stato toccato da nessuno, perdendo appena due posizioni in un circuito che perdona poco.

Ne sanno qualcosa i tanti ritirati: a partire da Katharine Legge, immediata vittima inconsapevole dell’ormai ex Ed Carpenter, per proseguire con Romain Grosjean e Kyle Kirkwood, la cui gara è stata compromessa dal wiggle di Rinus VeeKay, poi ancora Kyffin Simpson a muro, per finire con il contatto che ha tolto di mezzo un David Malukas avviato a ripetere se non migliorare il podio del 2023. In questo caso il crash è stato propiziato da Will Power, ovviamente non sanzionato.

Fatto sta che la guerra di strategie che lo scorso anno ha premiato Scott Dixon si è evoluta a tal punto da far perdere il senso della gara persino alla squadra dominante, che nel finale si è trovata a gestire tre diverse situazioni per i suoi piloti.

Alla fine ne ha tratto vantaggio Newgarden, anche grazie ad uno splash finale più veloce rispetto alla crew del “bus bro” Scott McLaughlin, il quale ha poi addotto anche un funzionamento anomalo del sistema ibrido all’ultimo restart, e che porta a casa un secondo posto che serve sicuramente meno di una vittoria in termini di campionato.

Vittima delle strategie questa volta proprio l’accoppiata Dixon/Hull, complice un’ultima sosta malauguratamente iniziata proprio mentre uscivano le bandiere gialle per l’incidente di Malukas, facendo perdere al sei volte campione il giro buono.

Al team Ganassi possono però gioire non solo per il quinto posto di Alex Palou, poi diventato quarto a causa della penalità comminata a Colton Herta per blocking nei confronti di Linus Lundqvist, quest’ultimo autore di un gran finale che lo riporta finalmente a podio per la seconda volta nel 2024. Peccato per il trionfatore di Toronto, autore di una gara fenomenale dal fondo dello schieramento dopo l’incidente in qualifica.

Finalmente una gioia anche per Felix Rosenqvist, sesto dopo essere partito dall’undicesima piazzola a causa della sostituzione del motore. Proseguendo con gli svedesi, ennesimo dramma invece per Marcus Ericsson, stabilmente nelle posizioni di testa nonostante un cambio di strategia in corsa, tradito a metà percorrenza dal proprio motore Honda; i problemi allo Chevy montato sulla McLaren #5 sono costati il ritiro a Pato O’Ward.

La classifica ora vede Palou aumentare il vantaggio sulla concorrenza, ora capitanata da Herta, distaccato di 49 punti. Seguono Dixon a -65, Power a -66 e McLaughlin a -73.

Prossimo appuntamento con l’IndyCar Series già la prossima settimana a Portland.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

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