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IndyCar – Palou si rilancia a Laguna Seca

Seconda pole position dell’anno per Alex Palou a Laguna Seca. Il campione in carica ha segnato il miglior giro del weekend nella Firestone Fast Six con 1.07.1465, precedendo Kyle Kirkwood, il polesitter dello scorso anno Felix Rosenqvist, Colton Herta, Alexander Rossi  e Christian Lundgaard.

Palou ha dominato anche le altre fasi delle qualifiche, che hanno lasciato per strada tutte e tre le vetture del Team Penske, al top assoluto due settimane fa a Road America. Sia Scott McLaughlin che Josef Newgarden sono stati buttati fuori dal turno successivo (il primo nella Top Twelve, il due volte campione addirittura nel Q1) all’ultimo istante da Rossi e Lundgaard rispettivamente, mentre Will Power, capoclassifica dopo il successo nel Wisconsin, non è andato oltre l’ottavo tempo in un primo turno che ha visto primeggiare Romain Grosjean.

Il francese sembrava proiettato verso una prima clamorosa Top Six per il Juncos Hollinger Racing, ma ha concluso il secondo turno con l’ottava prestazione. Il discusso compagno di squadra Agustin Canapino è invece rimasto fuori per poco dai primi dodici grazie al rientrante David Malukas; al contrario, Nolan Siegel che d’ora in poi condurrà la “sua” McLaren #6, non è andato oltre la penultima fila. Luca Ghiotto va a chiudere lo schieramento.

Domani la gara partirà alle 6.00 PM ET, le 00.00 italiane. Diretta su SkySport e su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – McLaughlin precede Herta e Palou a Laguna Seca

IndyCar – McLaughlin precede Herta e Palou a Laguna Seca

A Scott McLaughlin la migliore prestazione nelle prime libere di Laguna Seca. Il portacolori del Team Penske nel finale di sessione ha fissato i cronometri sull’1.07.6325, scavalcando Colton Herta ed Alex Palou, che lo precedevano in graduatoria.

Completano la top five sull’impegnativo tracciato californiano Josef Newgarden e Pietro Fittipaldi, al top per il Rahal Letterman Lanigan, col caposquadra Graham Rahal che si è fatto notare più per la splendida livrea della sua DW12-Honda che per il suo 17mo tempo.

Rahal

Tante le escursioni fuori pista sulla pista ancora assai abrasiva dalla ripavimentazione dello scorso anno, ma solo due le red flag, per le uscite di strada da parte di David Malukas sulla nuova montura al MSR, e di Pato O’Ward, il quale chiuderà con la sesta prestazione.

Poca fortuna, almeno per ora, per entrambe le new entry di questo evento, con Malukas a chiudere 25mo, poco dietro comunque al compagno Felix Rosenqvist, e Nolan Siegel ultimo, a 2”3 dal leader, con la McLaren #6. Nel mezzo, le due macchine del Dale Coyne Racing di Jack Harvey e Luca Ghiotto.

In giornata si prosegue con le libere 2 e le qualifiche, rispettivamente alla 1.00 PM ET e alle 5.15 PM ET, vale a dire le 23.15 italiane, il tutto fruibile come sempre dall’Italia in modo legittimo solo su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Rahal Letterman Lanigan

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Si riprende a Laguna Seca con Siegel in Mclaren

Nel weekend l’IndyCar Series ritorna in azione a Laguna Seca per l’ottavo round valido per il campionato. Tra i 27 protagonisti ci sarà ancora Nolan Siegel, che con una mossa inaspettata è stato ingaggiato da Arrow McLaren con contratto pluriennale.

Siegel, che ha ottenuto il successo fra le LM P2 con United Autosports, squadra che ha fra i proprietari Zak Brown, a Le Mans, va a prendere il posto, a partire dalla gara di casa, di Theo Pourchaire sulla DW12-Chevy #6 originariamente assegnata a David Malukas, che peraltro affronterà il debutto stagionale col MSR.

Incredibilmente, nell’intreccio di situazioni mediatiche che si è creato a valle della gara di Detroit, a uscirne con le ossa rotte è proprio il campione in carica della F2, il quale aveva posposto all’impegno in IndyCar i propri impegni quale reserve driver Sauber F1 ed in Super Formula. Ricordiamo che, per contro, Agustin Canapino tornerà al volante sulla pista californiana per il Juncos Hollinger dopo essere stato sostituito proprio da Siegel a Road America.

Siegel, che abbandona definitivamente il volante all’HMD (scuderia di proprietà di Henry Malukas, il padre di David) nell’Indy NXT, lascia libero anche il sedile sulla vettura #18 del Dale Coyne Racing per la gara di Toronto del prossimo 21 luglio. Ricordiamo che sull’altra vettura di Dale Coyne, la #51 gestita in partnership col Rick Ware Racing, salirà per la quarta volta il nostro Luca Ghiotto nell’ultima gara prima dell’adozione del sistema ibrido prevista per tutti per il round successivo di Mid-Ohio.

Alcuni team della serie si sono ritrovati lo scorso fine settimana a Nashville per provare le gomme Firestone in vista del season finale in programma sullo speedway. Della partita Pato O’Ward, protagonista anche di un non meglio specificato incidente, Colton Herta, Ed Carpenter e Graham Rahal.

L’azione in pista sul mitico Corkscrew e dintorni inizierà venerdí 21 giugno alle 4.10 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 22 alle 5.15 PM ET, le 23.15 italiane, e gara domenica 23 giugno alle 6.00 PM ET, vale a dire le 24.00 nostrane. Quest’ultima sarà fruibile sui canali SkySport, il resto su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: Arrow McLaren

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IndyCar – Ecco la schedule 2025, trasmessa interamente da FOX Sports

A sorpresa l’IndyCar Series ha già reso nota la schedule 2025. In realtà la sorpresa è relativa perchè fa capo al nuovo accordo televisivo annunciato contestualmente con FOX Sports.

Le due parti si sono accordate con contratto pluriennale per trasmettere interamente sul network che già ospita NFL, NASCAR e MLB tutte e 17 le gare in programma, mentre fino ad oggi negli States la diffusione affidata al gruppo NBC era mista tra il network e Peacock.

L’accordo, che si estende anche alla Indy NXT, riveste anche una notevole importanza dal punto di vista economico, vista l’attuale escalation dei costi per vettura, ed è stato accolto positivamente dai team manager.

Tornando al calendario, la novità è la validità della gara del Thermal Club, che si svolgerà ancora una volta, dopo il debutto 2023 fuori campionato, a fine marzo, dopo il season opener di St.Petersburg. L’addizione della venue californiana avviene a scapito di una delle due gare del Milwaukee Mile, rendendo cosí l’ovale dell’Iowa l’unico doubleheader stagionale.

Per il resto, da segnalare lo spostamento del World Wide Technology Raceway di Madison, Illinois, prima di Road America, mentre la tappa di Laguna Seca si sposta nuovamente, questa volta a fine luglio. La serie si concliderà ancora una volta a Nashville, ma non sul cittadino bensí, come nel prossimo settembre, sul Superspeedway.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Il calendario 2025 dell’IndyCar Series:

 

Domenica 2 marzo      Streets of St. Petersburg

Domenica 23 marzo    The Thermal Club*

Domenica 13 aprile     Streets of Long Beach*

Domenica 4 maggio    Barber Motorsports Park

Sabato 10 maggio      Indianapolis Motor Speedway Road Course^

Domenica 25 maggio 109th Indianapolis 500 presented by Gainbridge*

Domenica 1 giugno     Streets of Detroit

Domenica 15 giugno   World Wide Technology Raceway

Domenica 22 giugno   Road America

Domenica 6 luglio        Mid-Ohio Sports Car Course

Sabato 12 luglio          Iowa Speedway Race 1

Domenica 13 luglio      Iowa Speedway Race 2*

Domenica 20 luglio      Streets of Toronto*

Domenica 27 luglio      WeatherTech Raceway Laguna Seca+

Domenica 10 agosto   Portland International Raceway

Domenica 24 agosto   Milwaukee Mile

Domenica 31 agosto   Nashville Superspeedway

* — No INDY NXT by Firestone race

^ — INDY NXT by Firestone doubleheader 9-10 maggio

+ — INDY NXT by Firestone doubleheader 26-27 luglio

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IndyCar – Canapino proseguirà la stagione col JHR

Agustin Canapino continuerà ad essere un pilota del Juncos Hollinger Racing fino al termine della stagione. L’annuncio nella giornata di ieri via social da parte del team.

Ricordiamo che il pilota argentino, alla sua seconda stagione completa nella serie, era stato coinvolto nella querelle nei confronti del pilota Arrow McLaren, Thèo Pourchaire, successiva alla gara di Detroit di cui abbiamo ampiamente riportato su queste pagine. In conseguenza di ciò, “El Titan de Recife” decise di saltare la gara seguente a Road America, ufficialmente per propria volontà, per mettere ordine nel proprio stato mentale.

Le conseguenze di questi fatti hanno peraltro portato allo scioglimento della partnership tra i due team, con notevoli ripercussioni economiche sulla squadra gestita in pista da Ricardo Juncos.

Terminano cosí – almeno per ora aggiungiamo noi – le speculazioni riguardo una possibile sostituzione col giovane Nolan Siegel, che nell’ultimo appuntamento ha portato la vettura al traguardo in una onorevole 23ma posizione, cui ha fatto da contraltare anche la migliore prestazione in tenuta neroverde da parte di Romain Grosjean, settimo al traguardo.

Frattanto anche l’Indy NXT ha provato al Milwaukee Mile. Il più veloce è stato Louis Foster davanti a Jacob Abel e alla sorpresa Salvador de Alba. Alla sessione ha partecipato anche Christian Rasmussen con la vettura #39 dell’HMD in precedenza affidata a Siegel.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati dell’open test di Milwaukee dell’Indy NXT

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IndyCar – Power in forma smagliante nei test di Milwaukee

Prosegue il momento magico di Will Power, che dopo la strepitosa vittoria di Road America, chiude al comando i test sul Milwaukee Mile.

Il capoclassifica ha spinto la sua monoposto, dotata del sistema ibrido la cui adozione in gara partirà dal primo weekend di luglio a Mid-Ohio, a 161.251 mph nella sessione del mattino, mentre il compagno di squadra Josef Newgarden ha primeggiato nell’ora a disposizione nel pomeriggio con 160.759. Scott McLaughlin ha completato un nuovo un-due-tre Penske con la terza prestazione.

Colton Herta guida la pattuglia delle vetture motorizzate Honda col quarto tempo, pattuglia che comprende anche il neoacquisto del Meyer Shank Racing, David Malukas, atteso al debutto in gara tra due settimane a Laguna Seca, che ha chiuso con l’ottava prestazione complessiva.

Assenti le vetture dei team Ganassi e JHR, sulla monoposto #51 del Dale Coyne Racing è salita Katharine Legge. Non ci sono stati incidenti da segnalare; la pioggia peraltro ha chiuso in leggero anticipo la giornata, il cui programma è stato comprensivo anche di prove di partenza, restart e periodi di caution, cosí da simulare la meglio l’utilizzo dei supercapacitor sul circuito che tornerà in campionato a fine agosto.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati dell’open test di Milwaukee

Podium

IndyCar – Power torna alla vittoria a Road America capeggiando una tripletta Penske

Sembrava dovesse trattarsi di una festa per i team Honda, invece Road America si è trasformata in una tripletta Penske. Il Captain si prende cosí una robusta rivincita sui portabandiera del costruttore nipponico, che avevano dominato lo scorso weekend in casa GM a Detroit.

La catastrofe Ganassi, proprietaria della prima fila dopo le qualifiche di ieri, si è materializzata alla partenza, con Marcus Armstrong a spingere il polesitter Linus Lundqvist. Kyle Kirkwood dalla seconda fila riusciva a schivare la melèe andando largo, mentre Colton Herta, che gli partiva davanti, veniva toccato da Josef Newgarden e si girava. Ovviamente nessuna penalità per il due volte vincitore di Indianapolis, la cui vettura è stata ricostruita durante la notte dopo il violento crash di ieri.

Anzi, Newgarden dopo una seconda caution per i detriti del contatto con Herta, presto si impossessava della seconda piazza dietro Scott McLaughlin, che a sua volta aveva già disposto di Kirkwood, su Alexander Rossi.

La giornata del team Ganassi peggiorava ulteriormente a causa del contatto tra Kyffin Simpson e Christian Rasmussen, ai danni del primo, e poco più tardi anche Scott Dixon era costretto ad una sosta d’emergenza per una gomma completamente ko. Frattanto Will Power, tenutosi prudenzialmente alla larga dai guai alla partenza, risaliva in top five.

A metà gara si concretizzava una clamorosa tripletta Penske, con McLaughlin a precedere Newgarden e Power, ordine che si manteneva anche dopo la seconda sosta, ma risultava decisivo l’overcut del due volte campione al terzo ed ultimo pit, che gli permetteva di uscire davanti ai compagni, che nel frattempo avevano invertito l’ordine, e raggiungere una vittoria che mancava da due anni.

Il solo Alex Palou manteneva l’onore del team Ganassi con la quarta piazza davanti a Kirkwood ed Herta, caparbiamente risalito sino al sesto posto. Il nostro Luca Ghiotto conclude onorevolmente in P22 la sua terza esperienza nella serie dopo sei soste, compreso un drive through.

Con questa vittoria Power balza al comando della classifica generale con 236 punti, 5 in più di Palou e 11 in più di Dixon. Il resto del lotto inizia a sgretolarsi con Pato O’Ward quarto a -52.

L’IndyCar Series tornerà fra due settimane a Laguna Seca

Piero Lonardo

Foto: Team Penske

L’ordine di arrivo

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IndyCar – Lundqvist, prima pole a Road America

Prosegue il bel momento dei giovani leoni del Team Ganassi, e dopo il podio di Detroit da parte di Marcus Armstrong è Linus Lundqvist ad emergere siglando la prima pole position nell’IndyCar Series a Road America.

Il pilota svedese ha fissato i cronometri sull’1.45.1519 nella Firestone Fast Six su una pista che si stava velocemente asciugando dopo che la pioggia aveva dominato i tentativi nelle due fasi precedenti delle qualifiche.

A fare compagnia a Lundqvist in prima fila, un incredulo Colton Herta, sicuro di aver migliorato la propria posizione prima della red flag che ha chiuso i giochi in anticipo. Protagonista dell’interruzione Josef Newgarden, terminato rovinosamente sulle barriere all’esterno del “The Kink”, forse il punto più conosciuto del tracciato del Wisconsin. Prima di lui Will Power aveva bloccato il Q3 fermandosi alla Canada Corner.

Davanti ai due alfieri Penske si accomoderanno in seconda fila Marcus Armstrong e Kyle Kirkwood. Alex Palou invece, il migliore nelle prime libere di ieri, è stato scalzato dai primi sei proprio a cura di Lundqvist.

Giornata da dimenticare per Il Meyer Shank Racing, protagonista con i suoi piloti Helio Castroneves e Felix Rosenqvist di due dritti identici in curva 5 nel secondo gruppo del primo turno. Nolan Siegel, che contrariamente alle aspettative non parteciperà al sesto round dell’Indy NXT (possibile segnale di una sostituzione in pianta stabile di Agustin Canapino al Juncos Hollinger Racing) partirà dall’undicesima fila, davanti al nostro Luca Ghiotto, alla terza esperienza col Dale Coyne Racing.

La gara di Road America partirà domenica alle 3.35 PM ET, le nostre 21.35. Consueta diretta per l’Italia sui canali SkySport.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

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IndyCar – McLaren chiude la partnership con Juncos Hollinger. A Road America forfait di Canapino. Malukas nuovo pilota MSR

Una girandola di eventi senza precedenti a stagione in corso in IndyCar. Si comincia dalla chiusura della partnership siglata ad inizio anno tra Arrow McLaren e Juncos Hollinger. Fattore scatenante della rottura ovviamente la querelle successiva alle minacce di morte pervenute nei confronti di Thèo Pourchaire, reo di aver rovinato la gara di Agustin Canapino domenica scorsa a Detroit.

Il pilota argentino, il quale, come riportato su queste pagine, aveva minimizzato la situazione, non parteciperà al weekend in corso di Road America. Al posto dell’argentino sulla DW12-Chevy #78, Nolan Siegel, che pertanto sarà costretto al doppio impegno in Indy NXT, in attesa di salire, a partire da mercoledí, sull’Oreca LM P2 del Nielsen Racing a Le Mans.

Il Meyer Shank Racing ha invece trovato il sostituto di Tom Blomqvist in David Malukas. Il giovane nativo di  Chicago, originariamente avrebbe dovuto guidare la terza McLaren, ma aveva riportato un incidente in bicicletta poco prima del season opener di St.Petersburg.

Malukas è atteso di nuovo in azione con i nuovi colori a partire dal prossimo weekend di gara, a Laguna Seca, il 23 giugno. Sua l’incombenza di riportare l’entry nel Leader’s Circle e garantire quindi il relativo ammontare di premi. A Road America sarà invece ancora Helio Castroneves a correre con la DW12-Honda #66, come a Detroit.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

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IndyCar – A Road America con un occhio a Le Mans, piangendo Parnelli Jones e dopo le minacce a Pourchaire. Almeno torna Ghiotto

Non si ferma nemmeno questo weekend l’IndyCar Series, che dopo i muretti di Detroit farà tappa in uno dei circuiti più iconici degli USA, Road America.

Cinque i piloti che dopo la gara faranno le valige destinazione Le Mans. Sul Circuit de la Sarthe sono attesi Scott Dixon ed Alex Palou sulle Cadillac del Team Ganassi mentre Romain Grosjean tornerà sulla Lamborghini SC63 dopo le prime uscite IMSA di Daytona e Sebring. Kyffin Simpson e Nolan Siegel andranno infine a rinforzare gli equipaggi delle Oreca LM P2 di United Autosports e Nielsen Racing.

Santino

A tener banco nell’immediata dopo gara di Detroit, non fossero bastati i tanti contatti, oltre ale le scaramucce che hanno visto protagonisti Santino Ferrucci, i piloti dell’Andretti Global e Romain Grosjean, le minacce di morte da parte della torcida argentina ai danni di Thèo Pourchaire.

Il campione in carica della F2, che durante la gara ha avuto un contatto piuttosto duro con “El titan de Recife”, sarebbe stato bersagliato dai tifosi argentini, similmente a quanto accaduto lo scorso anno a Callum Ilott, al punto che Arrow McLaren e Juncos Hollinger hanno dovuto rilasciare un comunicato congiunto col quale prendono le distanze da questi comportamenti.

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Canapino, alla fine 12mo al traguardo, due posizioni dietro il francese, non ha propriamente smorzato le polemiche, anzi, ha ammesso di “non aver visto alcuna minaccia di morte diretta nei confronti di chi afferma di averle ricevute” ma anche, e questo forse è l’aspetto che più fa riflettere “di ricevere costantemente odio ed abusi, e di avere imparato a conviverci, ignorandoli”

Certo è che il like al tweet, prima apposto e poi tolto, dell’ex-pilota e commentatore Martin Ponte che commentava laconicamente “Callum Pourchaire” al post di denuncia del francese non depone a favore di Canapino. Il tweet lo potete trovare QUI

Questo sarà il primo weekend di gara senza Parnelli Jones. Il pilota e team manager si è infatti spento all’età di 90 anni. Sua la vittoria alla Indy 500 del 1963 davanti a Jim Clark ed A.J. Foyt, cosī come le vittorie del suo team nel 1970 e nel 1971 con Al Unser al volante. Rufus Parnell Jones verrà però ricordato soprattutto per la sua quasi vittoria con la STP Turbine del 1967, con la quale peraltro chiuse la propria carriera agonistica.

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Ad Elkhart Lake tornerà invece Luca Ghiotto per il Dale Coyne Racing. Dopo le prime due uscite di Barber Park e all’Indy GP, il pilota vicentino, impegnato nell’European Le Mans Series con Inter-Europol ma non della partita a Le Mans, salirà sulla DW12-Honda #51 anche a Laguna Seca due settimane più tardi.

Il programma del settimo appuntamento valido per la serie partirà venerdí 7 giugno alle 4.00 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 8 a partire dalle 3.25 PM ET e start della gara alle 3.35 PM ET, vale a dire le 21.35 italiane, in diretta sui canali SkySport, mentre le altre sessioni saranno garantite come al solito dalla piattaforma IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, IMS