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Powerwin

IndyCar – Power, rimonta e vittoria in Iowa. Paura per Robb

Si può vincere una gara partendo dalla 22ma piazzola? Will Power oggi ha dimostrato di sí; ovviamente occorre un piccolo aiuto dall’alto, sotto forma di un Agustin Canapino che si gira all’uscita box, ma devi comunque trovarti da solo davanti a tutti senza aver dovuto rifornire. Poi il tuo box deve riuscire nella seconda sosta a farti uscire davanti al leader. Checked and checked, per la vittoria numero 43 del due volte campione australiano.

Al contrario, Alex Palou questa volta non aveva sbagliato nulla al box, lasciando sfogare Scott McLaughlin, vincitore ieri ed in pole in gara 2, nella prima parte di gara, per poi passare al comando con un provvidenziale overcut dopo della prima sosta.

Per il resto non c’è molto altro da raccontare in questi 250 giri sull’ovale corto di Newton, con McLaughlin a chiudere in terza posizione dietro Palou e davanti a Scott Dixon e Colton Herta come in griglia. A seguire un altro ottimo piazzamento per Pato O’Ward davanti a Josef Newgarden, pur’egli autore di una positiva rimonta dalla 14ma piazzola, ed al redivivo Graham Rahal.

Completano la top ten Rinus VeeKay e Romain Grosjean, che nel finale hanno avuto la meglio su Santino Ferrucci, ancora una volta in modalità full attack, a volte forse anche troppo. Out, oltre a “El titan” anche Felix Rosenqvist e Conor Daly, subentrato all’infortunato Jack Harvey per il Dale Coyne Racing, entrambi traditi da problemi tecnici.

Unica pecca ad una gara svoltasi senza particolari problemi (ricordiamo che si trattava del primo weekend ibrido su pista ovale), il crash finale che ha coinvolto Alexander Rossi e Sting Ray Robb. Il pilota del Team Foyt non è riuscito ad evitare la McLaren #7 ed è decollato carambolando diverse volte upside down. Kyle Kirkwood e Ed Carpenter, che seguivano da presso, sono andati in testacoda per evitare la monoposto #14. Robb è stato portato in barella al centro medico ma pare non ci siano gravi complicazioni per il 22enne sophomore.

In classifica generale, Palou continua a condurre con 379 punti con 35 punti di vantaggio su Power, che balza in seconda posizione, 52 su O’Ward, 57 su Dixon e 66 su McLaughlin. Domenica prossima si va in terra canadese sul cittadino di Toronto per il 12mo appuntamento stagionale della serie.

Piero Lonardo

Foto: Team Penske

L’ordine di arrivo di Gara 2

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IndyCar – McLaughlin trionfa in Iowa e risale in classifica. Palou out

Prima vittoria su ovale per Scott McLaughlin nella gara 1 dell’ovale corto dell’Iowa dell’IndyCar Series. Momento decisivo della gara, interrotta per ben sei volte, il primo pitstop che ha visto la DW12 #3 uscire mezzo metro avanti la vettura di Colton Herta, che fino a quel momento aveva guidato la corsa dalla pole conquistata poche ore prima.

Per il pilota dell’Andretti Global solamente un’undicesima posizione frutto anche di una scelta sfortunata di undercut per la seconda sosta, coincidente con l’insolito errore e conseguente crash da parte di Alex Palou, ancora una volta vittima di un problema ai box che lo ha costretto ad una rimonta terminata anzitempo. Va però elogiata la freddezza del californiano nel riprendere nel finale di gara una vettura sostanzialmente già in testacoda.

Dietro McLaughlin si piazza Pato O’Ward, fresco reduce dalla vittoria di Mid-Ohio, che si propone come serio candidato al titolo alle spalle di Palou, e Josef Newgarden, che proprio all’ultimo restart a 12 tornate dalla bandiera a scacchi andava a rubare il gradino basso del podio a Scott Dixon.

A seguire le ottime prestazioni da parte di Rinus VeeKay, che torna in top ten per la seconda volta quest’anno dopo la Indy 500, e soprattutto di Santino Ferrucci, sesto dopo aver rimontato uno Stop&Go piuttosto veniale per errato allineamento nelle prime fasi di gara. Forse senza questa penalità lo scugnizzo del Team Foyt se la sarebbe potuta giocare per la vittoria.

Subito fuori David Malukas a causa di un “rookie mistake” come da lui stesso ammesso, che ha estromesso dalla gara anche le due vetture del Juncos Hollinger e Christian Lundgaard, mentre Will Power ha chiuso malissimo una gara iniziata sotto ben altri auspici, condizionata da un drive through per speeding in pitlane e poi definitivamente rovinata col tamponamento ai danni di Christian Fittipaldi in fase di restart, sanzionato dalla direzione gara con uno Stop&Hold+60”.

In classifica generale, Palou, nonostante la defaillance odierna, mantiene la leadership con 336 punti, 37 in più di O’Ward, a +43 su Will Power e +46 su Dixon. Il vincitore odierno sale in P5 a -59 dal catalano.

Domani si replica con gara 2 di questo doubleheader proprio con McLaughlin in pole position a partire dalle 12.00 PM ET, vale a dire le 18.00 italiane. Diretta sui canali Sky e su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo di Gara 1

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IndyCar – A Herta e McLaughlin le pole in Iowa, ma l’ibrido non soddisfa

Colton Herta torna in pole per gara 1 in Iowa. Per l’alfiere di Andretti Global si tratta della 13ma pole in carriera, la seconda dell’anno dopo Detroit, ma solamente la prima su ovale. A Scott McLaughlin invece l’onore di partire davanti a tutti in gara 2.

Le qualifiche si sono svolte sulla distanza dei due giri, ognuno valido per una delle due gare del doubleheader del Midwest. Dopo aver strappato la migliore prestazione con 187.655 Mph, Herta si lanciava per la seconda tornata, ma riscontrava problemi al sistema ibrido, classificandosi quarto, al punto di voler richiedere un secondo tentativo per scalzare la DW12-Chevy #3.

La direzione gara acconsentiva, ma alla fine il box Andretti valutava che c’era più da perdere che da guadagnare e optava per rinunciare, lasciando cosí la classifica immutata con McLaughlin a conquistare la terza pole dell’anno.

McL_pole (1)

Va detto che sono stati diversi i piloti ad avere avuto problemi con il supercapacitor, come Alexander Rossi, che comunque è riuscito a concludere in P7 e P6 rispettivamente, e soprattutto Jack Harvey. Il pilota del Dale Coyne Racing, peraltro visibilmente sofferente al collo, ha effettuato ben tre tentativi, chiudendo alla fine in P19 e P17.

Tornando alle posizioni di vertice, ottima prestazione di Alex Palou, che partirà terzo e secondo, Scott Dixon, P5 e P3, ed il vincitore di Mid-Ohio, Pato O’Ward, P6 e P7.

Discreti spaventi per Santino Ferrucci, Marcus Armstrong e Marcus Ericsson. I tre partiranno dalle posizioni dalle 8 alla 10 in gara 1 ma nel secondo giro hanno dovuto rallentare per non finire a muro, cosa che ad Armstrong è anche riuscita pur riuscendo a chiudere la qualifica coi propri mezzi. Problema analogo anche per Will Power, P4 dopo la prima tornata ma poi precipitato in 23ma posizione dopo un ulteriore scampato pericolo.

Con tutte queste incognite, appuntamento nella nottata italiana per gara 1 alle 8.00 PM ET, vale a dire le 2.00 nostrane. Diretta sui canali Sky e su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Team Penske

I risultati delle Qualifiche 1

I risultati delle Qualifiche 2

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IndyCar – McLaughlin al top nelle libere in Iowa. Sky ci degna della diretta integrale

L’IndyCar Series non riposa mai in questo periodo, e nel weekend si è raggruppata in Iowa per il primo doubleheader stagionale.

Nella serata di ieri si è svolta l’unica sessione di libere prevista di 2h25’, che ha visto primeggiare Scott McLaughlin con la velocità media di 185.891 mph davanti al leader in classifica Alex Palou ed al vincitore di domenica scorsa a Mid-Ohio, Pato O’Ward. Vicinissimi, nell’ordine dei 2 decimi in termini temporali, David Malukas ed Alexander Rossi, che completano la top five.

Solo 15mo tempo per Josef Newgarden, dominatore lo scorso anno in entrambe le gare.

Da segnalare, nonostante l’asfalto recentemente ripavimentato ed una estemporanea gommatura della high line, una serie di testacoda, protagonista anche Katharine Legge, tornata in azione nell’occasione per Dale Coyne sulla DW12-Honda #51. A farne maggiormente le spese Marcus Ericsson, out in curva 4 dopo appena 10’ dall’inizio della sessione.

Nella serata odierna le qualifiche, alle 3.45 PM ET, le 21.45 italiane, seguite dalla prima gara di questo doppio appuntamento, in notturna, alle 8.00 PM ET, le 2.00 di notte nostrane.

Non essendo indicate – dato anche l’orario – concomitanze con altre trasmissioni di contorno riguardanti la F1, da palinsesto Sky gara uno dovrebbe essere trasmessa integralmente in diretta, addirittura su due canali, SkySportUno e SkySportF1. Per il resto c’è IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

OWA

IndyCar – O’Ward nella storia: primo successo ibrido a Mid-Ohio

Pato O’Ward entra nella storia dell’IndyCar Series per la prima vittoria col sistema ibrido a Mid-Ohio. La gara si è decisa al secondo dei due pitstop previsti per i leader, allorquando Alex Palou, in testa, strategie a parte, dalla pole, ha tardato ad inserire la prima marcia, forse, come ammesso dal campione in carica, proprio per un suo stesso errore.

Palou è quindi uscito davanti al messicano di Arrow McLaren, che alla prima curva lo ha passato, prendendo il comando sino alla bandiera a scacchi, Inutile l’inseguimento del catalano, che alla fine terminerà ad appena mezzo secondo dal leader, alla prima vittoria “sul campo” del 2024.

A podio Scott McLaughlin, l’unico in palla dell’armata Penske, squadra che dopo delle qualifiche pessime – kiwi a parte – ha visto Will Power barcamenarsi dalle retrovie e Josef Newgarden tentare una strategia su tre soste che sembrava potesse regalare un’insperata top five al due volte campione, poi naufragato in un amen in un errore in pista seguito da ben tre penalità ai box per lo stesso errore.

Bel risultato di squadra – finalmente – per l’Andretti Global, che piazza Colton Herta e Marcus Ericsson in top five e Kyle Kirkwood, il peggio qualificato dei tre, all’ottavo posto dalla 14ma piazzola. Chissà se, anche dopo i bei segnali di Laguna Seca, si potrà parlare di rinascita della squadra.

Bel segnale ad Arrow McLaren e al resto del paddock anche da parte del neogiubiliato Alexander Rossi, sesto dopo una gara di sostanza proprio davanti al suo prossimo sostituto sulla vettura #7, Christian Lundgaard.

Peccato per David Malukas, una di quelle storie americane di redenzione che sembrava potesse essere coronata dopo il terzo tempo in qualifica. Già al via la DW12-Honda #66 ha faticato ad avviarsi, problema che si è poi ripetuto al primo pit. Ad ogni modo con quanto accaduto una P12 davanti al ben più esperto teammate non è da buttare.

Debutto al fulmicotone invece per Toby Sowery, il quale ha chiuso proprio alle spalle del lituano di Chicago. Fossimo in Dale Coyne non ce lo faremmo scappare, ma sappiamo che il pilota britannico non porta doti economiche.

Unica probabile “vittima” del rinnovato sistema propulsivo Scott Dixon, rimasto senza potenza nel giro di ricognizione, senza possibilità di riprendersi.

In classifica generale, O’Ward si rilancia portandosi in terza posizione a -70 da Palou e a -32 da Power con un punto di vantaggio su Dixon e 5 su Herta . Prossimo appuntamento con l’IndyCar già la prossima settimana, col doubleheader in Iowa.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo

Palou_Pole

IndyCar – Palou non perdona nemmeno in qualifica a Mid-Ohio

Quarta pole position stagionale, contando anche quella del Thermal Club, per Alex Palou che partirà al palo anche domenica a Mid-Ohio, nel nono appuntamento dell’IndyCar Series 2024, prima gara col sistema ibrido.

Il catalano, già al top nelle prime libere, ha beffato Pato O’Ward - al top nel secondo turno, dove eccezionalmente è stato consentito l’uso delle gomme alternate – nella Firestone Fast Six per appena 57 millesimi col tempo di 1.05.3511.

In seconda fila si accomoderanno Colton Herta, protagonista di una delle due red flag delle libere 2, e David Malukas, alla prima esperienza nel turno finale col Meyer Shank Racing. A seguire Marcus Armstrong, che come sappiamo dovrà scontare sei posizioni in griglia per aver cambiato il motore dopo i test in Iowa, e Marcus Ericsson, finalmente a proprio agio con la vettura dell’Andretti Global.

Appena fuori dai primi sei Scott McLaughlin, ma peggio è andata alle altre vetture del Team Penske, che partiranno in ottava a nona fila. Nemmeno l’aria di casa ha giovato a Graham Rahal, ancora piu indietro, mentre il deb Toby Sowery, nonostante un problema tecnico che lo ha tenuto ai box per gran parte del Q1, ha ottenuto la 25ma prestazione, davanti al più esperto teammate, il connazionale Jack Harvey, che chiude lo schieramento insieme a Pietro Fittipaldi, pure indietreggiato di sei piazzole.

Lo start della gara domenica alle 1.45 PM ET, le 19.45 nostrane. Diretta sui canali SkySport e su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 2

I risultati delle Qualifiche

Palou

IndyCar – Palou il migliore nelle prime libere dell’era ibrida a Mid-Ohio

Alex Palou ha primeggiato nelle libere 1 di Mid-Ohio, il primo turno ufficiale dell’era ibrida dell’indyCar Series. Il campione in carica ha fissato i cronometri sull’1.07.0650, dando mezzo secondo all’intera concorrenza, capitanata da Alexander Rossi e da Marcus Armstrong.

Il giovane kiwi del Team Ganassi peraltro sarà uno dei tre piloti costretti a scontare una penalità di sei posizioni in griglia per cambio motore, insieme a Felix Rosenqvist e Pietro Fittipaldi.

La sessione è stata disturbata dalla pioggia ed ha impedito l’utilizzo delle gomme alternate, ma la situazione ha permesso al deb di giornata, Toby Sowery, di saggiare la monoposto del Dale Coyne Racing sia in condizioni di asciutto che bagnato, chiudendo con il 21mo tempo.

Sowery

Nella giornata di sabato sono in programma il secondo turno di libere e le qualifiche, rispettivamente alle 10.50 AM ET ed alle 3.00 PM ET, vale a dire le 21 italiane. Entrambe saranno fruibili in diretta streaming su IndyCar Live.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

I risultati delle Libere 1

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IndyCar – Rossi out, Lundgaard in Arrow McLaren nel 2025

Clamoroso movimento di mercato nell’IndyCar Series: Arrow McLaren ha annunciato di non rinnovare Alexander Rossi nel 2025 e al suo posto ingaggia Christian Lundgaard con contratto pluriennale.

Rossi era approdato nella squadra di Zak Brown due anni or sono dopo sette stagioni all’Andretti Autosport, coronate dalla vittoria alla Indy 500 da rookie, nel 2016, cui sono seguite altre sette vittorie, giungendo secondo in classifica nel 2018, complessivamente la sua miglior stagione, alle spalle di Scott Dixon, e terzo l’anno successivo. Da ricordare che il californiano ha colto anche il successo assoluto nella Rolex 24 at Daytona nel 2021 con l’Acura DPi del WTR.

Nelle 26 gare disputate col team papaya Rossi, ricordiamo vicecampione GP2 nel 2015, non è mai andato oltre il terzo posto, raggiunto in due occasioni, l’ultima proprio nell’ultimo appuntamento di Laguna Seca. Dal canto suo Lundgaard, 22 anni, alla sua terza stagione completa col Rahal Letterman Lanigan, ha colto la prima vittoria lo scorso anno a Toronto, insieme a due pole position, aggiudicandosi il titolo di Rookie of the Year nel 2022.

Mentre McLaren prosegue con Lundgaard l’opera di rinnovamento iniziata con Nolan Siegel, tutto da scoprire il destino futuro del 32enne Rossi, uno dei piloti meglio pagati della serie.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

Ibrido

IndyCar – Nel weekend a Mid-Ohio due debutti: l’ibrido e Sowery

L’IndyCar torna in azione nel weekend a Mid-Ohio con una tappa storica per il futuro della serie, col debutto in gara del nuovo sistema ibrido sviluppato congiuntamente da Honda e Chevrolet in aggiunta ai preesistenti motori termici 2,2 litri V6 biturbo.

Il collaudo di queste unità, dopo l’abbandono del progetto iniziale a causa dell’approvvigionamento di materie prime, è iniziato un anno fa, e da allora sono stati percorse complessivamente 25.921 miglia su diversi circuiti senza particolari problemi. L’extra potenza ibrida, disponibile mediante l’azionamento di un comando a pulsante, potrà anche essere accoppiata al Push to Pass, per 120 HP totali in più, garantendo una potenza complessiva di circa 800 HP sui circuiti stradali e cittadini.

Tra i vantaggi del nuovo sistema, va tenuto conto anche della possibilità da parte dei piloti di fare ripartire la vettura autonomamente in caso di stop del motore, come un comune motorino di avviamento, riducendo quindi potenzialmente i tempi morti in prova ed in gara.

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Sul circuito del Midwest ci sarà anche un altro debutto, non di natura tecnica questa volta, con Toby Sowery a salire sul sedile della DW12-Honda #51 del Dale Coyne Racing.

Il 29enne pilota britannico, dopo aver ben figurato a suo tempo nella F3 locale, ha cercato fortuna un po’ dappertutto, facendo qualche apparizione saltuaria nelle serie propedeutiche americane fino all’Indy Lights, nella quale è stato protagonista soprattutto nell’anno di esordio, il 2019, dove è giunto terzo alle spalle di Oliver Askew e Rinus VeeKay, conquistando col modesto Team Pelfrey una vittoria e ben sei altri podi, ancorchè in una stagione segnata dal limitato numero di partecipanti.

Sowery, che nel 2020 avrebbe dovuto correre col defunto Team Belardi, è poi ritornato nel 2021 con Juncos Hollinger per una stagione parziale nella quale è comunque andato altre tre volte a podio, cui si aggiunge un terzo posto a Barber Park lo scorso anno nelle tre sole gare disputate con HMD. Sempre lo scorso anno Sowery è stato tra i piloti scelti per un test col Rahal Letterman Lanigan a Sebring con le monoposto della serie maggiore.

Nel frattempo, da segnalare un secondo posto a Daytona tra le LM P2 con l’Oreca del Crowdstrike by APR ed una vittoria nella stessa categoria sempre col team battente bandiera portoghese nell’Asian Le Mans Series. Quest’anno Sowery ha partecipato anche ai primi due round dell’Endurance Cup del Fanatec GTWC con la BMW del Century Motorsport iscritta tra i Bronze.

Giovedí scorso infine tutti i team si sono ritrovati in Iowa per provare le ultime soluzioni in vista del doubleheader del 14/15 luglio prossimi. Il miglior tempo non ufficiale sulla pista recentemente ripavimentata è stato di Colton Herta davanti a Scott McLaughlin e Marcus Ericsson.

Il test ha visto diversi contatti più o meno consistenti a muro: primo fra tutti Josef Newgarden, imitato poi da Pietro Fittipaldi, Romain Grosjean e Will Power.

Le ostilità a Mid-Ohio inizieranno venerdí 5 luglio alle 2.05 PM ET con le prime libere. Qualifiche sabato 6 alle 3.00 PM ET e gara che partirà alle 1.30 PM ET di domenica 7 luglio, le 19.30 italiane.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Indy NXT

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IndyCar – Palou inarrivabile a Laguna Seca nel disastro Penske

Quant’è bella questa IndyCar Series, che nel giro di due settimane sovverte tutti i valori in campo: a Road America c’è stata una tripletta Penske, invece a Laguna Seca ha dominato Alex Palou  mentre per le macchine del Captain è stato un mezzo disastro, col solo Will Power a salvare la faccia col settimo posto.

E dire che la giornata non era iniziata nel migliore dei modi per il polesitter, superato allo start da Kyle Kirkwood. Tutti con le black salvo Josef Newgarden e Scott McLaughlin, nel tentativo di recuperare, e con Power subito largo per evitare guai maggiori dalla battaglia tra Santino Ferrucci e Marcus Armstrong, e precipitare in P25. Alexander Rossi frattanto aveva la meglio su Colton Herta per la quarta piazza e Scott Dixon transitava addirittura settimo.

La prima sosta premiava l’undercut della McLaren #7, con Palou, nuovamente sulle primary, a cedere su Kirkwood ed Herta. Newgarden frattanto iniziava il proprio calvario subendo un drive through per uscita impropria dalla pitlane.

Al lap 36 la prima caution per l’uscita di strada di Luca Ghiotto in curva 4, e questo forniva a metà schieramento l’occasione di effettuare la seconda sosta, ancorchè anticipata, in regime di bandiere gialle. Non ne approfittavano fra gli altri soprattutto Palou, Romain Grosjean e Pato O’Ward, i quali si separavano a livello di strategia dai battistrada.

Yellow chiama yellow, e infatti poco dopo un testacoda di Nolan Siegel, al debutto con la McLaren, propiziava una seconda breve neutralizzazione, al cui restart Grosjean tentava di passare al comando, senza riuscirvi.

La seconda sosta per Palou avveniva al lap 56, ed il catalano, finalmente sulle red, rientrava in terza posizione dietro Herta e Rossi, di cui disponeva in poche tornate; frattanto Power si era nuovamente fatto largo sino alla quinta piazza davanti McLaughlin, complice anche la disavventura di Dixon al pit.

Ma era Newgarden ad impressionare, solo al comando dopo uno stint lunghissimo che come per magia si conclude con una terza sosta in regime di bandiere gialle, grazie al contatto fra Lundgaard e Armstrong.

Il vincitore della Indy 500 esce dietro Palou, entrambi su gomme prime, ma la catastrofe Penske si inizia a materializzare con un tentativo di sorpasso da parte di McLaughlin a Power che termina con perdita di posizioni per entrambi, e poco dopo Newgarden, con tanto etanolo ma troppa foga, andava largo in curva 6 perdendo 4 posizioni.

Nelle fasi finali due neutralizzazioni avrebbero potuto mettere a rischio la leadership di Palou, che però in entrambe le occasioni non aveva problemi a lasciarsi alle spalle Herta, mentre Rossi resisteva agli attacchi di Grosjean fino alla bandiera a scacchi. Il francese, col quarto posto davanti a Kirkwood, conquista il miglior risultato di sempre per il Juncos Hollinger. Power chiuderà settimo dietro Dixon mentre Newgarden dopo una nuova escursione fuori pista chiuderà appena in P19. Menzione per Santino Ferrucci, per la quinta volta quest’anno in top ten, e per Siegel, P12.

In classifica generale, Palou con la seconda vittoria stagionale torna al comando su Power di 23 lunghezze; a seguire Dixon a -32 e Herta a -68. Prossimo appuntamento con l’IndyCar Series, fra due settimane a Mid-Ohio, col debutto delle unità ibride.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series

L’ordine di arrivo