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IndyCar – Power e Newgarden dominano i test di Sebring. Diverse novità in vista di St.Pete

La due giorni di test di Sebring è terminata con un uno-due Penske con Will Power autore della migliore prestazione nella mattinata di martedí con 52.2549 davanti al compagno di squadra Josef Newgarden, staccato di 65 millesimi sul circuito corto.

Terza prestazione per Pato O’Ward, il migliore della prima giornata, a un decimo, a precedere a sua volta Marcus Armstrong. Il neoacquisto del Meyer Shank Racing nella prima giornata è stato costretto al doppio impegno a causa di un malessere del compagno di squadra Felix Rosenqvist, il quale ha preso regolarmente la pista mercoledí.

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Bene PREMA con Callum Ilott autore dell’ottava prestazione ed il deb Robert Shwartzman 22mo. Migliore dei tre soli rookies però Jacob Abel, al volante della #51 del Dale Coyne Racing, 18mo, appena dietro la migliore delle due entry dell’Ed Carpenter Racing di Alexander Rossi. Livree totalmente rinnovate per le due DW12-Chevy grazie all’ingresso del nuovo partner Ted Gelov.

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Da segnalare un paio di contatti con le barriere, da parte di Nolan Siegel, fuori all’uscita di curva 7 nella seconda sessione, e di Scott Dixon. Il sei volte campione IndyCar ha praticamente saltato la prima giornata per un problema tecnico, sbattendo in curva 6 all’inizio della seconda, producendosi in seguito in 58 giri totali.

Diverse le novità in tema tecnico e sportivo in previsione della nuova stagione. In primis, cambia l’allocazione delle gomme Firestone per i circuiti stradali e cittadini da 6 prime e 4 alternate a 5 / 5, esclusa l’assai abrasiva pista del Thermal Club e l’Indy GP.

Nell’ambito del nuovo contratto televisivo con FOX Sports dovrebbero inoltre essere utilizzate le cosiddette Helmet Cam (o Camera Eye). L’idea, che verrà testata a Long Beach in prova, verrebbe poi portata in gara in uno dei successivi appuntamenti, Barber Park o l’Indy GP. Obiettivo, in caso di esperimento positivo, ovviamente la 109ma Indy 500.

Finalmente un aiuto per i team con l’introduzione di un nuovo flussometro, prodotto dalla Sentronics e già utilizzato in F1, IMSA e WEC, in grado di gestire al meglio flussi e consumi delle DW12.

Una novità anche nel cockpit, grazie alle segnalazioni anche delle bandiere gialle “locali” sul cruscotto delle vetture. Fino allo scorso anno, l’azione era limitata alle Full Course Yellow ed era gestita dalla direzione gara.

Ancora, la serie provvederà a requisire anche il seggiolino del pilota in caso di impatto oltre i 65G. Fino ad ora l’obbligo era riservato solamente alle cinture di sicurezza, al fine di verificarne le condizioni dopo l’impatto e migliorare cosí i già elevati standard di sicurezza della serie.

Niente da fare infine per le ruote in alluminio. La proposta di sostituire i consueti costosi cerchi in magnesio, emersa a inizio anno, è stata posticipata ad almeno il 2027, vale a dire alla sostituzione dell’attuale telaio.

L’appuntamento è per il season opener IndyCar in quel di St.Petersburg fra due weekend.

Piero Lonardo

Foto: Team Penske, Ed Carpenter Racing, IndyCar Series

I risultati dei test di Sebring

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IndyCar – VeeKay nuovo pilota di Dale Coyne

Rinus VeeKay sarà il secondo pilota del Dale Coyne Racing. Il 24enne olandese andrà a completare i ranghi dell’IndyCar Series 2025 sulla DW12-Honda #18, l’ultimo sedile full-season rimasto ancora libero.

In realtà questa news è stata leakata, probabilmente a causa di un errore del social media manager del team, e postata sui social da un gruppo, che attentamente ha individuato il refuso. Questo anche il motivo della “povertà dell’immagine di copertina.

VeeKay, il quale aveva già provato col team di Plainfield e sarà presente nei prossimi test di Sebring del 17-18 febbraio, ha disputato le sue prime cinque stagioni nella serie con l’Ed Carpenter Racing, conquistando una vittoria all’Indy GP del 2021, due pole position e 4 podi complessivi e andrà ad affiancare il runner-up dell’ultima Indy NXT, Jacon Abel.

Tutto è pronto quindi per il season opener di St.Petersburg, che prenderà il via venerdí 28 febbraio alle 3.00 PM ET, le 21.00 nostrane con le prime libere, Qualifiche sabato 1º marzo a partire dalle 2.30 PM ET e start della gara alle 12.00 PM ET di domenica 2 marzo. Diretta di qust’ultima garantita su SkySport.

Piero Lonardo

Foto: IndyCar Racing FB Group

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IndyCar – Doug Boles nuovo presidente IndyCar: proviamo a capire perchè

Con una mossa inaspettata, Doug Boles è stato nominato presidente dell’IndyCar Series al posto di Jay Frye. Frye ricopriva questa carica da fine 2018, ma già nel 2015 svolgeva il compito di presidente delle competizioni ed operazioni della serie.

Sotto la gestione Frye sono avvenuti i tre cambiamenti più rilevanti nell’ambito della serie: l’adozione dell’aerokit unico nel 2018, l’introduzione dell’aeroscreen due anni dopo, ed infine il passaggio all’ibrido avvenuto la scorsa stagione. Nonostante quindi un decennio di miglioramenti significativi, la proprietà ha deciso di nominare al suo posto colui che era già presidente dell’Indianapolis Motor Speedway ad appena due settimane dall’inizio del campionato.

Nonostante al di sotto di Boles siano state promosse altre quattro figure che dovrebbero permettergli di adempiere a questo doppio impegno, difficile quindi comprendere perchè questo ulteriore incarico all’ex proprietario del Panther Racing, a capo dell’IMS dal lontano 2013.

Nel corso di una diretta Zoom di presentazione, volutamente ristretta a pochi addetti, il boss di Penske Entertainment, Mark Miles, ha seminato alcuni indizi. Qui di seguito alcune delle dichiarazioni:

“Crediamo che, dati i diversi anni di crescita a una cifra, ora abbiamo l’opportunità di accelerare davvero la crescita (dell’IndyCar), e penso che Doug sia la persona perfetta per guidarci in questo periodo con questa opportunità.”

“Doug è ben noto per essere uno dei migliori e più efficaci promoter ed addetti al marketing nelle corse, e l’IMS ne ha beneficiato attraverso la sua leadership. Essere in grado di applicare quelle competenze e quell’esperienza sia all’IMS che all’IndyCar ha molto senso”.

Evidente il richiamo – neppure tanto velato – al fatto che sotto il comando di Frye, nonostante le continue innovazioni al prodotto, non sono stati raggiunti gli obiettivi di crescita sperati. Ora, con il nuovo accordo televisivo con Fox, con tanto di commercial nei playoff dell’NFL (il grande nemico del calendario!) e persino nel SuperBowl, la serie vuole cercare di raggiungere quella visibilità e quel prestigio che Roger Penske in primis ritiene debba ricevere.

Forse però c’è anche dell’altro… questa la risposta alla domanda specifica, posta senza giri di parole da Marshall Pruett, veterano di Racer:

“Non entrerò nel dettaglio di come si sono svolte esattamente le cose con Jay. Ho iniziato questa call ringraziandolo, e lo dico sul serio, personalmente, per aver apprezzato di lavorare con lui. Penso che il fatto che non sia più con noi abbia creato questa opportunità, con Doug, di ampliare l’impatto, a partire dalla solida base che abbiamo nella competizione e nelle operazioni e di integrare maggiormente, abbattendone un po’ le barriere tra competizione ed operazioni ed il lato commerciale dello sport”.

E ancora: “Jay era più concentrato sulla competizione, sulle operazioni e sulla pista, e penso meno sugli altri aspetti commerciali dello sport. Doug, penso, è incredibilmente adatto a lavorare su entrambi i settori. Non ho ragionato in termini comparativi, ma so che può superare la sua categoria di peso (intesa in gergo pugilistico-ndr) in entrambi i settori”.

Un allontanamento ben poco amichevole quindi, e magari anche dettato dalla fretta di presentarsi “col vestito buono” alla Fox con un politico/commerciale del calibro di Boles invece che con un operativo come Frye.

Tra i compiti urgenti di cui Boles dovrà occuparsi, sicuramente il nuovo telaio, la cui introduzione è prevista nel 2027, ed apparentemente già fonte di forti perplessità, a fronte dei rendering diffusi ai proprietari dei team, perchè ritenuta troppo simile e quindi poco innovativa rispetto all’attuale DW12. Il nuovo telaio, ancora una volta prodotto da Dallara, avrebbe peraltro già iniziato i test alla galleria del vento.

Segue a ruota l’annoso tema del terzo motorista, in stallo anch’esso dal 2012. Vedremo se l’esperienza di Boles riuscirà a dare maggiore rilevanza mediatica alla serie cosí da irretire un partner capace di unirsi con successo ad Honda e Chevrolet.

Il nuovo presidente IndyCar sarà presente ai test ufficiali previsti il 17-18 febbraio a Sebring.

Piero Lonardo

Foto: Indianapolis Motor Speedway

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IndyCar – Ecco le nuove livree di Andretti Global. Cindric, ruolo ridimensionato in Penske

Presentate poco fa le nuove livree di Andretti Global, con tanto di nuovi sponsor ad occupare le carrozzerie delle DW12-Honda #27 e #28 di Kyle Kirkwood e Marcus Ericsson, mentre la #26 di Colton Herta rimane fedele ai colori noti.

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L’occasione è buona per fare il punto sui colori già presentati da altre squadre, quale il Juncos Hollinger Racing per Conor Daly e Sting Ray Robb.

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Presentata ufficialmente anche la rinnovata livrea del campione in carica, Alex Palou, del Chip Ganassi Racing.

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Nuovo logo infine per l’Ed Carpenter Racing, rinvigorito dall’iniezione di capitali di Ted Gelov, proprietario della Heartland Food.

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Erano invece noti da tempo i nuovi colori della #12 di Will Power. Proseguendo col Team Penske, di pochi giorni fa la notizia del ridimensionamento del ruolo di Tim Cindric. Il responsabile di tutta l’attività in pista, dopo 25 anni di onorato servizio ha deciso di ridurre il proprio committment alla sola presidenza del team IndyCar, con Ron Ruzewski quale direttore generale.

Michael Nelson e Jonathan Diuguid, rispettivamente responsabili dei programmi NASCAR ed Endurance con Porsche, d’ora in poi si rapporteranno direttamente a Roger Penske.

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“Ho vissuto il mio lavoro da sogno per gli ultimi 25 anni come leader generale dell’organizzazione Penske Racing”, ha affermato Cindric nel comunicato diffuso. “Ho avuto l’opportunità di lavorare con alcune delle persone migliori del settore, raggiungendo insieme molti traguardi. Ho deciso che ho bisogno di apportare un cambiamento che mi fornisca la flessibilità di cui ho bisogno in questa fase della mia carriera. Apprezzo la comprensione che Roger ha fornito durante le nostre conversazioni e sono sicuro che questo team continuerà ad avere successo poiché abbiamo un team di leadership collaudata in tutte le aree”.

Penske peraltro ha assunto recentemente anche la promozione del Big Machine Music City Grand Prix di Nashville, estendendo cosí ulteriormente il proprio raggio d’azione nella serie da lui posseduta.

Piero Lonardo

Foto: Andretti Global, JHR, Penske