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IndyCar – Louis Foster firma con RLL

Louis Foster ha trovato casa al Rahal Letterman Lanigan. Di poco fa l’annuncio che lega il campione in carica Indy NXT alla squadra di Bobby Rahal con contratto pluriennale.

Il 21enne britannico è reduce da una stagione dominante da sophomore nella serie cadetta con Andretti Global, dove ha ottenuto ben 8 vittorie su 14 gare, oltre a 7 pole e 12 podi complessivi, bissando il successo 2022 in Indy Pro 2000 da rookie con Exclusive Autosport.

Non si conosce ancora il numero di gara nè tantomeno la sponsorizzazione della vettura; sicuramente farà compagnia a Graham Rahal, mentre ancora non si conosce il pilota della terza DW12-Honda del team, che quest’anno ha schierato anche Christian Lundgaard, transfuga McLaren, Pietro Fittipaldi ed in un’occasione Juri Vips, oltre alla quarta enrty dedicata a Takuma Sato alla Indy 500.

Piero Lonardo

Foto: RLL

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IndyCar – Nasce il GP di Arlington, obiettivo marzo 2026. In settimana si testa a Indy

Annunciato l’IndyCar Grand Prix di Arlington. La gara si snoderà fra i due grandi stadi delle squadre professionistiche di Dallas, l’AT&T Stadium, sede dei Cowboys NFL, ed il Globe Life Field, casa dei Texas Rangers della MLB.

Le due entità collaboreranno peraltro anche all’organizzazione dell’evento, la cui prima edizione è prevista per marzo 2026, un posizionamento strategico perchè andrà a colmare il tradizionale spazio vuoto di oltre un mese fra il GP di St.Petersburg e la gara di Long Beach, spazio che nel 2025 verrà occupato dal Thermal Club, per la prima volta valido per il campionato dopo l’assaggio del 2024.

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Il tracciato di Arlington, che verrà rivelato nel dettaglio in seguito, consterà di 14 curve per 2,73 miglia totali, e ospiterà sicuramente, oltre all’IndyCar, anche l’Indy NXT. La speranza degli organizzatori è di portare un grande pubblico, anche grazie alle strutture preesistenti.

Ma è anche tempo di test, ed il 10-11 ottobre prossimi l’Indianapolis Motor Speedway sarà sede di un test collettivo con le unità ibride, cui parteciperanno i 10 team full-season 2024, più il Dreyer & Reinbold con Ryan Hunter-Reay.

Ma prima Nolan Siegel, recente acquisto Arrow McLaren, sarà chiamato a completare il Rookie Orientation Program in vista della sua prima partecipazione alla Indy 500. Da notare che per il Juncos Hollinger ci sarà Conor Daly, mentre non si conosce il pilota che testerà per il Dale Coyne Racing. Il Meyer Shank Racing dal canto duo porterà Helio Castroneves, che tenterà ancora una volta di battere il record assoluto di vittorie al Greatest Spectacle in Racing, che ora condivide con A.J. Foyt, Al Unser e Rick Mears, con quattro successi ciascuno.

Ma l’MSR non si ferma qui e ha annunciato che testerà Logan Sargeant nel mese di novembre al Thermal Club. L’ex-Williams F1 è appena reduce da un primo positivo test a Barber Park col team Ganassi, squadra che peraltro fornirà a partire dalla prossima stagione una partnership tecnica significativa col team dell’Ohio, che comunque al momento non può garantire un sedile per la prossima stagione.

Ufficializzato infine mediante una lettera aperta inviata via social il passaggio del testimone tra Michael Andretti e Dan Towriss all’Andretti Global già riportato su queste pagine. Aldilà delle belle parole, secondo alcune indiscrezioni l’allontanamento – seppur volontario – di Michael Andretti dalla sua stessa squadra sarebbe la conditio sine qua non all’accettazione del progetto Cadillac F1 da parte di Liberty Media. Nei confronti dell’organizzazione proprietaria del Circus ricordiamo è stata avviata un’indagine antitrust da parte del Dipartimento di Giustizia USA proprio per questa sua posizione.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, GP Arlington

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IndyCar – Cosa succede in casa Andretti? Chadwick e Drugovich, test positivo a Barber

A tenere banco di recente in ambito IndyCar, la cessione delle quote di proprietà di Andretti Global da parte di Michael Andretti. A darne la notizia qualche giorno fa, un portale sportivo di proprietà di Jay Penske, figlio del padre padrone attuale della serie. Ma cosa c’è  realmente dietro a questa mossa?

Innanzi tutto la news è trapelata perchè è stato Dan Towriss, nuovo maggiore azionista del team, a firmare il charter program invece di Andretti, il quale ha poi rotto il silenzio dichiarandosi nientemeno che alla Associated Press, affermando di essere ad un punto della propria vita nel quale non desidera più occuparsi delle faccende giornaliere del team.

Il passaggio del testimone a Towriss, proprietario della holding Group1001 e del gruppo assicurativo Gainbridge, passato da semplice sponsor del team nel 2018 ad azionista già due anni fa, sarebbe quindi una mossa premeditata, non solo per concentrarsi maggiormente sulla famiglia (Michael Andretti, oltre ai due gemelli di 10 anni del suo ultimo matrimonio è diventato pochi giorni fa anche nonno grazie a Marco), ma probabilmente anche sull’obiettivo più importante, l’entrata in F1.

Sicuramente non c’è stato l’intervento da parte di Roger Penske, del quale comunque Andretti, insieme a Zak Brown, ha criticato spesso l’operato, soprattutto le politiche di marketing della serie, ritenute troppo stagnanti e poco lungimiranti.

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Frattanto lunedí a Barber Park il team si è presentato in massa per gestire il primo test IndyCar da parte di Jamie Chadwick. La minuta pilotessa britannica ha impressionato gli esperti ingegneri Craig Hampson ed Olivier Boisson, nonchè Kyle Kirkwood, tutti presenti sul posto a riprova dell’interesse del team per la tricampionessa di Formula W, anche se i sedili al team Andretti per il 2025 sono già occupati. Probabile quindi una terza stagione in Indy NXT, serie in cui quest’anno ha ottenuto la prima pole position e la prima vittoria, sempre con Andretti.

In Alabama c’era anche Felipe Drugovich, alla sua prima presa di contatto col team Ganassi. Inutile dire che il riscontro cronometrico è stato a favore dell’ex-campione di F2, attualmente impegnato come test driver Aston Martin F1 e con Vector Sport nell’European Le Mans Series.

Il test, ricavato tra quelli demandati ai rookie nel regolamento sportivo IndyCar, è servito sostanzialmente al team, che sempre nella giornata di lunedí ha festeggiato il nuovo campione Alex Palou alla Victory Lap Celebration, quale prima presa di contatto con una nuova potenziale realtà; ben difficilmente infatti Drugovich approderà alla terza vettura del team, l’unica potenzialmente ancora libera stanti i contratti pending con Palou e Scott Dixon.

Piero Lonardo

Foto: NTT IndyCar Series, Jamie Chadwick X page